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“I have no dream!”. Disamina sulla generazione Cetto

La generazione Cetto include i cittadini maschi, compresi nella fascia d’età 50-65 anni, che vedono in Silvio Berlusconi il sommo maestro da emulare e glorificare. Costoro detengono buona parte delle posizioni apicali in questo Paese. Costoro rappresentano in buona parte tutto ciò che dovrebbe essere cancellato in Italia.

La generazione Cetto, vissuta allegramente nel periodo di massima espansione economica Italiana, ha dimenticato i tempi duri dell’infanzia e si è crogiolata sugli anni ruggenti. Ha barattato l’impianto di valori tradizionali, tipici dell’Italia contadina, con il facile successo, il culto del denaro, dell’immagine e della giovane e prosperosa amante da tenere nella casa al mare. Ha inoltre iniziato ad indebitarsi per acquistare auto di lusso, divani in pelle pregiata ed altri beni non durevoli. 

 

Ma, soprattutto, ha sostituito il valore supremo delle doti personali, sia morali sia intellettive, con il valore del proprio portafogli. Dalla generazione Cetto si è iniziato a correlare il valore umano degli individui al relativo conto in banca. Ed ecco che per magia un ricercatore medico, ad esempio, che ha scelto di dedicare la propria vita al servizio della comunità, negli ultimi trenta anni è stato declassato da individuo degnissimo a misero mentecatto, comunista, e mangia pane a tradimento. 

 

Magari quello stesso ricercatore che ha contribuito a scoprire una particolare molecola capace di salvare la vita a molti appartenenti alla generazione Cetto. Ma la gratitudine non è certo una peculiarità del cinquantenne, sempre abbronzato, che lascia allegramente il Suv in terza fila, o nel parcheggio degli invalidi o sopra un’aiuola. 

 

Ed eccoli tutti i nostri milioni di Cetto, sempre sorridenti, con abiti vistosi, auto enormi e luccicanti, sempre pronti a lagnarsi degli sgradevoli immigrati per poi però utilizzarli come operai in nero, badanti e soprattutto come caldi e sensuali passatempo durante le “interminabili” e “faticose” riunioni del dopo cena. Perché gli immigrati puzzano, con l’eccezione di quelli di sesso femminile sotto i venticinque anni e con un corpo mozzafiato.

 

I Cetto dunque, individui arroganti, maleducati, prepotenti, sgradevoli, ignoranti sono spesso causa di grave disagio psichico per i propri figli. Ma ai nostri Cetto questo non importa, anzi la causa principe dei problemi dei figli la individuano in automatico nella Scuola e nello specifico nella classe docente composta chiaramente da mentecatti, comunisti, mangia pane a tradimento. 

 

I milioni di Cetto hanno, per fortuna, il vuoto nel cervello, poiché altrimenti non potrebbero che impazzire guardandosi alle spalle e alla miseria della propria esistenza.

Commenti all'articolo

  • Di fernanda cataldo (---.---.---.189) 28 gennaio 2011 19:02
    fernanda cataldo

    lo stacco "generazionale" è comunque di 25 anni circa, perciò sono moltissime le cause "dell’italietta" di oggi. una di queste la denunciava anche Pasolini: la società dei consumi di massa, cioè, egli diceva che era riuscita a cambiare il volto degli italiani mentre paradossalmente avevano resistito contro il fascismo.

    ferni

  • Di paolo (---.---.---.118) 28 gennaio 2011 21:33

    Cetto Laqualunque è il paradigma del politico meridionale . Non rappresenta e non vuole rappresentare un riferimento generazionale o di costume politico . E’ il classico terrone ignorante ,becero , puttaniero che si butta in politica per raggiungere i suoi meschini obiettivi personali .

    E’ la satira non tanto del personaggio , ma del contesto sociale da cui scaturisce , fatto di mafiosità e sottocultura . Sua figlia è primario chirurgo ma ha la terza media ,parodia dei laureati in medicina nelle università del sud ,che espongono il prezziario degli esami , suo figlio Melo è uno scriteriato senza arte nè parte su quale il padre sputa per zittirlo ed il suo patner amoroso è anche il suo avvocato Samanta Fox , una specie di Ghedini al femminile ,che gestisce i suoi affari derivanti dal Minchioner ,versione sicula di un Millionaire Club esclusivo.
    E’ un buzzurro sociale , un miserabile botolo che disprezza ogni regola ,parodia di molto di quello che sta succedendo in questi giorni , che disprezza la cultura ,la legge ,ogni regola elementare di educazione e si propone in veste di politico con un programma sintetico "chiù pilu pè tutti " , anticipando gli scandali sessuali che investono il nostro premier .
    Insomma è il prototipo ideale di politico italiano da votare . Se si presentasse vincerebbe le elezioni . Infatti.

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