Molte delle cose scritte in quest’articolo sono errate: l’autore sembra conoscere la realtà cubana solo superficialmente. Per cominciare riguardo all’enfasi con cui viene menzionato l’embargo, sia nell’articolo che dalle autorità cubane: alla fine esso è solo una scusa del regime per addossare agli altri paesi la responsabilità della miseria in cui vive gran parte della popolazione (cioè di coloro che non hanno aiuti dai parenti espatriati o dai turisti), miseria dovuta invece alle enormi spese di polizia ed esercito (oltre che alla dilagante corruzione e pessima gestione) che il regime deve mantenere pur di soffocare ogni reazione, nonostante gli enormi profitti derivanti dal turismo e del cambio obbligatorio dalla valuta straniera in moneta locale imposto ai cubani a cui arrivano i soldi dall’estero. Non è vero inoltre che i cubani non pensano all’embargo, che "l’hanno dimenticato": al contrario ne parlano sempre.... (proprio perchè il regime lo indica continuamente come responsabile dei loro disagi). Perfino quando l’autore parla dell’eccellenza della Sanità dell’isola ("che oggi sta diventando famosa come una delle più serie e originali del mondo") evidentemente non si è mai imbattuto in una diagnosi cubana: io sono un medico e tutte ma dico tutte le diagnosi in cui mi sono imbattuto in anni di frequentazione (mia moglie è cubana) le ho trovate a dir poco ridicole se non addirittura criminali.
Mi fermo qui perchè non vale la pena andare oltre....