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Commento di Gian Carlo Zanon

su Dimenticare Pasolini. Per non guardarsi allo specchio


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Gian Carlo Zanon Gian Carlo Zanon 3 novembre 2010 12:32

Tutte queste "verità" sul delitto Pelosi in realtà non sono altro che agiografie su un individuo che si vuole far passare per martire ma che in realtà era un carnefice.
Moravia scriveva che quando andarono in Africa davanti alla porta d’albergo di Pasolini c’erano decine di ragazzini che a turno venivano fatti entrare nella stanza per essere violentati a pagamento. Tu pensi che il nostro chiedeva loro la carta d’identità per assicurarsi dell’età? Io non penso proprio. Non solo Pasolini era un pedofilo ma era anche un individuo che sfruttava sessualmente esseri umani come se fossero cessi nei quali defecare e pisciare. Questo era Pasolini, un distruttore di identità umane.
Per quanto riguarda il suo amore per le donne, riporto alcune cose di un articolo di M.Rosa Cutrufelli apparso su Queer 30 ottobre 2005:  Alle femministe che lamentavano la solitudine la solitudine nel dramma dell’aborto egli aveva risposto: "Capisco, però quando era a letto non era sola"
A me questa frase mi fa inorridire ... e non basterebbero tutte le poesie del mondo a sanare questo dolore che provo di fronte a questi esseri umani violentati e negati da questo individuo che fu ricoverato più volte per dissociazione del pensiero. Egli stesso sapeva della sua malattia perché scriveva di sè stesso: "Io sono come mister Hide, ho un’altra vita"; e Mister Hide era un sadico che faceva del male soprattutto alle donne.


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