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Commento di

su Sarah uccisa dallo zio. Il mostro in casa. Chi paga per i peccati dell'uomo? (Parte Prima)


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10 ottobre 2010 07:23

Iva Testa 

Sarah..15 anni..strangolata..violentata e gettata in un pozzo..
Il carnefice era lo zio che più volte aveva cercato di adescarla..
 
E’ una delle troppe storie di violenza sessuali contro le donne..
anche se cambiano le dinamiche della violenza, si riperpetua l’antico rito della bestia e della preda..
 
Le donne lo sanno, capiscono che sono esposte a questo rischio a tutte le età...
La legge, le leggi, le tutelano poco..
 
E poi c’é la vergogna, quella profonda, quella che non puoi dire : non é uno sconosciuto ma zio..padre..fratello..cugino..
Spesso il silenzio delle donne continuamente violentate in casa deriva dalla necessità di proteggere i figli..
 
Le donne hanno saputo costruire una fitta rete di aiuto e di accoglienza per le violentate..funzionano tuttora sparse capillarmente su tutto il territorio nazionale..
Le donne hanno anche manifestato per i loro diritti e contro la violenza sessuale, uno dei crimini più orribili..
 
Ma nella storia di Sarah c’é la novità dei media..
 
I media si sono sempre interessati di storie morbose..ma questa volta hanno travalicato il segno..
 
Facebook proliferava con dubbi gruppi alla ricerca di Sarah..I TG raccontavano strane storie sul desiderio di Sarah di scappare dal paesino dove era nata e cresciuta..
 
Ma la ciliegia sulla torta l’ha messa Federica Sciarelli in Chi l’ha visto?...
Mentre era in onda la trasmissione, ospite la madre di Sarah ( una statua di gesso ), é arrivata la notizia accertata che l’assassino era lo zio..
 
La signora Concetta Serano si irrigidisce ancora di più..
Certo, la Sciarelli le chiede se vuole interrompere il collegamento...ma il danno é fatto..
 
Queste notizie le danno solo gli inquirenti, gli unici titolari delle indagini..
 
La storia di Sarah si é interrotta a 15 anni...questa é l’unica verità....
 
E allora le indagini a chi ne è titolare, nessuna interferenza tra il diritto di informare e il dovere di essere informati..usare i media per far crescere nella coscienza bestiale una parvenza di umanità, continuare a combattere per affermare il diritto delle donne ad essere protagoniste della loro vita...ed entrare con coscienza nella rete, sapendo di maneggiare un materiale delicato...lo dobbiamo a Sarah e alle tante prima di lei..
 
 

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