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Commento di Michele Antonelli

su Sarah uccisa dallo zio. Il mostro in casa. Chi paga per i peccati dell'uomo? (Parte Seconda)


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Michele Antonelli Michele Antonelli 9 ottobre 2010 17:23

Leggo nell’articolo il sapore della "loggia", dell’associazione delle donne che esclude a priori la partecipazione di altri. L’uomo non appartiene ad un associazione ma al genere umano., Così facendo si alimenta un confronto duro che non fa altro che irrigidire le posizioni. Gli uomini che sono la causa del disagio femminile irrigidiranno le loro posizioni e si chiuderanno nelle loro considerazioni arcaiche, mentre quelli che sono rispettosi dell’altro sesso, si sentiranno spiazzati e messi nel calderone di una categoria criminalizzata. Infatti proseguendo nella lettura dell’articolo, si legge testualmente "Quando una vittima viene a chiederci aiuto, tutto ciò che la cultura patriarcale le ha tolto, la dignità, il valore, la stima di sé, noi gliela restituiamo. E insieme a lei, ci rialziamo tutte.". Questa affermazione esclude perentoriamente che l’aiuto possa essere chiesto ad un uomo. Chi scrive l’articolo definisce l’uomo e non "alcuni uomini" come un essere malefico. Rifletta su quello che ha scritto. Associarsi per fare qualcosa di "ANTI" si finisce per andare "CONTRO" le cose che funzionano o possono funzionare. La miglior condizione per liberare la donna e unirsi ad altri uomini rispettosi e a cambiare quelli che non lo sono. I figli maschi lo sono pure delle donne e da li che comincia la prima rivoluzione.


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