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Commento di HOPLA’

su Le squallide contorsioni di Sgarbi sui professionisti dell'antimafia


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HOPLA' HOPLA’ 7 gennaio 2009 00:56

Hai letto il libro "Leoluca Orlando racconta la mafia"? Dice Orlando «Sarei tentato di scrivere l´elogio della vecchia tangente. La vecchia tangente inquinava un affare e da essa potevi difenderti: pagandone una maggiore o rivolgendoti a un procuratore della Repubblica. Il conflitto di interessi, invece, inquina un sistema e non è configurabile di regola come un reato. E allora cos´è oggi Palermo? Palermo, capitale dell´antimafia, faceva scandalo. La Palermo di oggi, la Palermo sede sociale della nuova mafia, non fa scandalo. Non fa scandalo perché è in sintonia con la crisi di sistema dell´intero Paese. Nell´intero Paese dopo anni di corruzione e dopo anni di mani pulite oggi l´Italia illegale si è modernizzata e il nostro Paese è diventato sede sociale del conflitto di interessi. Non sto parlando di Berlusconi, soltanto di Berlusconi, sto parlando di una cultura, di uno stile di vita che sta coinvolgendo e omologando esponenti politici, imprenditori, intellettuali e artisti di entrambi gli schieramenti. Il conflitto di interessi è la carta d´identità delle nuove caste; è il comune denominatore di tutte le illegalità, al Nord come al Sud; è la cifra culturale che consente alla mafia di prosperare in una stalla di Corleone così come nella borsa di Milano. Il conflitto di interessi è la nuova tangente, il nuovo pizzo del terzo millennio. (...) L´Italia parabola di Palermo e viceversa. Tutto si tiene - Palermo e l´Italia - nel bene e nel male».


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