Mi piacerebbe poter pensare che un domani non troppo lontano le Babele possano risorgere
in tutte le città italiane, magari in un quartiere gay friendly sull’impronta delle librerie-artcafè che stanno sorgendo dappertutto (si veda, per esempio, come si è sviluppata la vecchia libreria bibli di trastevere a roma www.bibli.it) E allora vi prego diamoci da fare tutti quanti, ma non andiamo ad elemosinare sempre i soldi allo Stato. Dimostriamo di essere finalmente questa potente lobby di cui tutti parlano e di sapercela cavare da soli ! Dimostriamolo soprattutto in un momento come questo in cui la quasi totalità dei luoghi di aggregazione per omosessuali, sono pressochè omologati e rispondono soltanto alla domanda di sesso, proprio perchè "tira" sempre e procura facile guadagno. Però sappiamo bene che l’emancipazione sociale degli omosessuali non passa attraverso questi luoghi di emarginazione sociale ma attraverso la diffusione e la conoscenza della nostra cultura. E allora…. prima di chiudere le librerie gay nel nostro Paese pensiamo a riempire le dark room di libri !
Antonio Di Giacomo
Roma