Il Comitato don Diana-Libera Caserta commemora la morte del
sacerdote organizzando una manifestazione di musica e teatro nel giorno
della sua scomparsa, ad Aversa. Insieme a Don Peppe vogliamo ricordare
le migliaia di vittime della criminalità organizzata che seppur meno
note mediaticamente, hanno lasciato la traccia di una vita spesa per la
giustizia.
(Caserta, Stellato ricorda don Peppino Diana)
“‘Per amore del mio popolo non tacerò’. Per questo amore don
Peppino Diana aveva deciso di non abbassare gli occhi di fronte al
cancro della Camorra, che ogni giorno uccideva le speranze di riscatto
di un intero popolo”. Così il senatore del Pd Giuseppe Lumia, che
domani parteciperà a Milano alla giornata della memoria e dell’impegno
in ricordo delle vittime di mafia, commemora la figura di don Diana,
il sacerdote ucciso dalla Camorra il 19 marzo 1994.
(CAMORRA: LUMIA (PD), DON DIANA ESEMPIO DI AMORE CHE SI FA GIUSTIZIA E LIBERTA’)
Lei non può in nome della sua fede militante ridurre queste figure a
dei Martiri della Fede Cattolica e giustificare la Chiesa, i suoi compromessi e le sue
’amicizie’, con l’esempio di una figura come don Peppino Diana. Se la
Chiesa non fosse la Chiesa che ci troviamo sul territorio italiano e a
fianco di tante dittature di destra nel passato e nel presente, certi
comportamenti sociali non avrebbero più spazio per corrompere le menti.
La sua crociate d’evangelizzazione funzionerà forse con gente ignorante
(dal verbo ignorare) ma no con chi gli occhi è capace di aprirli.
Don Peppino Diana è morto perché abbandonato dalle gerarchie ecclesiali e dai buoni cattolici come lei.
Le notizie che riporto qui sopra sono di venerdì 19 marzo e di oggi 22 marzo, dovrebbe aggiornarsi. La rinvio al suo precedente articolo e al mio commento.