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Commento di Rocco Pellegrini

su Craxi e la Seconda Repubblica (cronache dal fronte)


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Rocco Pellegrini Rocco Pellegrini 19 gennaio 2010 18:54

 Che Craxi sia morto da latitante è un fatto e non un giudizio. Che ciò sia stata o meno una cosa giusta è una questione aperta che non riesce ad essere discussa come un fatto di storia perchè molti dei protagonisti o coprotagonisti di allora sono ancora in politica e, dunque, manca il necessario distacco che è un dovere per gli storici.

 Personalmente penso che Craxi, come dice anche il presidente Napolitano il cui intervento condivido in pieno, abbia pagato per tutti perchè non riuscì a dissimularsi nel momento iniziale di tangentopoli e divenne capro espiatorio di una giustizia sommaria.
 Quel famoso discorso che anche tu ricordi, Pietro, finì ne silenzio generale perchè quel che disse Craxi era vero e noto a tutti quelli che seguivano la politica a quei tempi.
 Ma il "vero" non si può dire in Italia e si è preferito non cambiare le cose e non varare leggi nuove condannando il cinghialone che si era esposto in mezzo ai farisei.
 E’ cambiato qualcosa da allora? No, tutto è peggiorato secondo il mio modesto parere.
 Dunque trovo disdicevoli sia chi lo vuole santo sia chi lo vuole demonio perchè entrambi continuano a nascondere la malattia del sistema Italia che Bettino, tardivamente, ebbe il coraggio di diagnosticare.

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