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Commento di Mario

su I veri clandestini? Sono i leghisti


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Mario 27 agosto 2009 11:41

Padana Ignoranza.
Vivere da globalizzati e non riconoscersi più nella nostra storia fatta dalle nostre regioni, comuni e/o paesi, sperdere le radici e le culture varie che hanno caratterizato ogni angolo del nostro bel paese è forse cosa ottimale?
La storia d’Italia, di ogni angolo di questo paese dei suoi abitanti, usi costumi e dialetti, rimembrare ciò significa essere arcaici e IGNORANTI?
Se è cio che carissimo Enrico pensa, IO mi ritengo ARCAICO E IGNORANTE, tutto ciò pur essendo un apolitico "agnostico" di 58 anni. In questo mio mezzo secolo e più di vita ho avuto l’opportunità di vivere 2 Italie, quella in bianconero e quella a colori e se mi vuole credere molto differenti tra di loro, alla pari della considerazione "politica " tra il nord ed il sud del paese.
La mia italia arcaica forse sognatrice, quella in bianconero dove la sera s’andava a letto senza girare la chiave nella toppa della serratura, dove conoscevi tutti e il rispetto annesso al saluto era la prima cosa che t’insegnavano i genitori. Oggi quando un giovane del paese incrocia un anziano a malapena gli volge uno sguardo, del saluto poi, macchissenefrega (mi piaceva scriverlo così unito). L’italia parlando "televisivamente" che trasmetteva si spettacoli, canzonissime & C, ma nel contempo nell’arco della giornata proponeva molti programmi culturali con la tv dei ragazzi, e programmi dediti a famiglie, QUELLA a COLORI è l’italia dei reality, dei grande FRATELLI... e qui come soleva dire il grande TOTO’.... ma mi faccia il piacere!
Il padano ignorante!! Semplice, risulta talmente allettante per i mass media trasmettere interviste al tipico "rozzo" padano quello proprio dalla dura cadenza bergamo/bresciana, che nel suo sproloquio non manca mai di citare ol terù, "il terrone". No, non è solo quello il militante leghista, altrimenti come si spiega che tra i tanti voti raccolti da tale movimento derivino molti da meridionali trasferitisi al nord anni or sono. Quei meridionali che hanno avuto l’opportunità di vivere le due italie, che tristemente anni addietro hanno lasciato il loro paese perchè nulla gli si poteva prospettare alla vita e con molta tristezza hanno raggiunto il nord affichè potessero "AVERE" anche loro qualcosa. Famiglie che si sono viste negare dalla politica e dai politici del sud (non proprio leghista) ogni possibilità, vedendosi affibbiare quel tal nomignolo ",MEZZOGIORNO" ma non ricevendo da quello nulla di nulla. Classe politica del sud che si è integrata bene a quel idioma "mezzogiorno", sedendosi a tavola e facendo subire ai propri conterranei quel magna, magna che ogni volta toglieva un servizio qua e la ed arricchiva invece i solit noti.
Il leghista che guarda al proprio orticello e non vede più in la del proprio naso? Chi è questa persona? Potrò sbagliare ma io lo riscontro in quella classe "operaia" che anni fa credeva in una rappresentanza della sinistra, quella sinistra ora quasi sparita, per lo meno dal quadro politico di rappresentanza nel paese.
Il leghista becero che vorrebeb riassaporare un po’ del proprio dialetto, magari nel tg regionale... sì ma quale dialetto parlerebbe ad esempio allora il tg della lombardia? Bergamasco o Bresciano? Perchè non Milanese? che confusione!! fa comodo pensare ad una Lega che pesni solo a sciocchezze e non ai problemi seri, intanto però, pezzo per pezzo il movimento mette i pezzi al proprio puzzle.
Ricordate quando nacque il movimento di Miglio e Bossi, inizialmente era il federalismo, poi con gli anni passato alla secessione e ritornato in questi ultimi di nuovo al concetto principale e cioè = FEDERALISAMO.
Partendo dal presupposto che di Federalismo la lega nulla ha inventato, nei primi anni del movimento nessun politico e riscrivo nessuno amava tale parola, il FEDERALISMO era bandito... certo ora si dirà, bandito il federalismo proposto dalla lega. NO, proprio FEDERALISMO non rientrava nei padiglioni auricolari dei politici e di molti italiani, OGGI "quasi" ogni partito S parla di federalismo. Quel federalismo che il movimento leghista ha voluto riproporre negli anni, quello dove l’eletto dal popolo deve dimostrare le proprie capacità di gestione del territorio e se sbaglia paga e non solo con la mancata rielezione. Il federalismo dove ognuno sia responsabile delle proprie azioni, ed è questo che mi auguro si giunga al prima possibile.
 PER KOCIS... che parla di FASCISMO... vorrei ribadire che pure il KOMUNISMO non c’è più, è morto sepolto addirittura in Italia non ha neppure rappresentanza nel parlamento. Abbia rispetto di quel 10% e non definisca i leghisti elettori persone abbindolate. Mormora, scrive dei leghisti xenofobi, di persone contro le minoranze, e lei che fa offende alla stessa strega la minoranza leghista quel 10%, COMUNQUE sempre 3° partito in Italia? Non è corretto. Come S corretto è quanto scrive avvertendo un’apologia di reato, la stessa apologia sulla quale si è discusso più volte a sinistra. Quella però non era solo APOLOGIA, era puro e diretto interventismo, la storia brigate Rosse ed anche quella meno recente, quella descritta dal Pansa nello Sconosciuto 1945 e/o I figli dell’Aquila e/o Il sangue dei vinti, dove l’interventismo era sinonimo di omicidi e tanti morti ammazzati che non condividevano la falce ed il martello. CHE BELLA DEMOCRAZIA. Come ho già scritto nel mio precedente intervento, la lega ed i suoi militanti non si sono mai macchiati di atti di inciviltà come distruzioni di cose e di proprietà come soliti sono fare i bravi ragazzi dei centri sociali, anzi spesso e volentieri si sono ritrovati sotto assedio proprio nelle loro sedi, devastate dai bravi ragazzi con la bandiera arcobaleno al collo.
E’ questa l’italia dove il diverso e solitamente non il "negro" di turno ma il leghista è considerato pari a 0 ZERO, un non nulla .... WIWA l’ITAgLIA.


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