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Commento di cafenoir

su Cosa cambierà?


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cafenoir 6 novembre 2008 10:56

Penso che il titolo sfornato da Agoravox Francia sia piuttosto provocatorio e niente più. Molte cose sono già cambiate infatti già in campagna elettorale. L’attenzione per il candidato che è stato scelto dalla gente alle primarie accantonando Hillary amatissima dal popolo americano per il suo impegno e la sua dedizione, lo straordinario metodo comunicativo che ha scelto Obama che ha coinvolto il popolo, come dovrebbe essere visto che il presidente dovrebbe agire proprio in virtù di quel popolo, nelle sue scelte e nel suo programma.
Dopo otto anni di continui messaggi in cui si invitava la gente a votare quasi con fare minaccioso tanta era la non voglia di farlo quest’anno per la prima volta le persone facevano la fila. Cose mai viste.
Già grazie a questi elementi un cambiamento c’è stato. E anche se consideriamo che ora le patate bollenti da trattare sono tante, perchè non ci si può aspettare che insediato alla casa bianca Obama faccia i miracoli certo è che una nuova visione delle cose non può che fare bene rispetto alla tristemente infruttuosa azione di Bush. Il giorno in cui nulla cambiò? Un modo per chiudere gli occhi davanti ad un presidente che fa il suo discorso agli elettori in uno stadio che sembra affollato per il concerto degli U2, con gente che applaude, si abbraccia, piange in puro stile americano questo è certo, specchio di un paese in crisi che ha solo voglia che qualcuno risani il colossale macello causato anche dalla crisi economica attuale.
Sostanzialmente c’è da considerare anche che la gente si è messa paura, sfido chiunque in una situazione così a non averne, e ha finalmente agito per voler davvero provare qualcosa che può migliorare il Paese.
E poi ricordiamo che il lato razziale non è da sottovalutare, tante battute di pessimo gusto sono state fatte sul nome, l’etnia e quant’altro... intanto per gli Stati Uniti che un presidente sia di colore è davvero un passo importante. E noi che pensavamo che non fossero ancora pronti...
C’è da farsi un grande esame di coscienza, per noi che viviamo in Italia e anche per chi vive in Francia magari, che sembra tanto più aperta mentalmente del nostro di paese, ma che in questi casi mira solo a fare orecchie da mercante. Non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire. O vedere.


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