• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

El Loco

El Loco

Collaboro al progetto www.dotduepuntozero.org per la promozione di politiche open acess e utilizzo di nuove tecnologie/multimedia nella ricerca sociale.

Alimento il blog video-letterario www.aboutvladivostok.blogspot.org

Statistiche

  • Primo articolo martedì 03 Marzo 2011
Articoli Da Articoli pubblicati Commenti pubblicati Commenti ricevuti
La registrazione 2 1 3
1 mese 0 0 0
5 giorni 0 0 0




Ultimi commenti

  • Di El Loco (---.---.---.46) 2 maggio 2011 20:40
    El Loco

    Salve,
    grazie innanzitutto per l’attenzione.

    Il PD non è l’imputato numero della critica, così come non c’è nessun intento autoassolutorio delle responsabilità dei "meridionali" (come il riferimento al sacco di Napoli e all’articolo di Panebianco penso dimostrino), per due motivi: uno è che io non sono meridionale, due la retorica autoassolutoria è esattamente l’oggetto della critica.
    Che il leghismo presupponga una "forte identità territoriale" è una sua affermazione che ha bisogno di essere sostenuta: empiricamente (difficile, visto che il leghismo è un caso unico e dunque incomparabile) oppure teoricamente (facendo riferimento a qualcuno che il leghismo l’ha studiato).
    La mia declinazione di "leghismo" si riferisce al fatto che per opporsi alla Lega si fa propria la sua dicotomia nord-sud come principio fondante la propria identità politica, mentre "di sinistra" si riferisce al fatto che tale dicotomia viene accettata per poter essere rovesciata (non sud origine dei mali del nord, ma viceversa), senza accorgersi che la dicotomia già struttura il rapporto nord-sud come rapporto di dominio.
    Non ho dato una definizione chiara e circoscritta di "leghismo di sinistra" volutamente, perché è proprio la rigidità di certe categorie che semplifica il dato storico (che è invece sempre alquanto complesso) e facilita la formazione di certe retoriche.
    Se vuole, entro i confini dinamici di "Leghismo di sinistra" rientrano certe dichiarazioni di dirigenti del PD (vedi Chiamparino e il PD del nord) ma anche un certo revanchismo "neo-borbonico" che si sta facendo pericolosa strada a sud di Roma.
    Il punto è un altro però: quando un dibattito così importante per il futuro del paese si riduce a una battaglia di pregiudizi storici e antropologici, comincia a serpeggiare una guerra civile, civile perché condotta in borghese, fatta di parole che rischiano di diventare pietre.
    Se avrà la pazienza di rileggere l’articolo, sono sicuro che vi troverà più punti di accordo di quanti non ne abbia trovati dopo la prima lettura.

    Buone cose

TEMATICHE DELL'AUTORE

Tribuna Libera Media

Pubblicità



Pubblicità



Palmares

Pubblicità