• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Tribuna Libera > Zoo: una serie che propone lo scontro tra uomo e natura

Zoo: una serie che propone lo scontro tra uomo e natura

Per secoli gli uomini sono stati la specie dominante. Abbiamo addomesticato gli animali, li abbiamo rinchiusi, uccisi per sport. Ma cosa succederebbe se, in tutto il mondo, gli animali decidessero che è ora di smetterla? Cosa succederebbe se alla fine decidessero… di reagire?

Questa è l’introduzione nel primo episodio della serie tv Zoo. Intanto a Los Angeles due leoni scappati dallo zoo provocano la morte di tre persone. Una giornalista di nome Jamie Campbell ha scritto sul suo blog che i leoni hanno attaccato gli umani perché lo zoo in cui erano tenuti usa del cibo prodotto dalla corporation Reiden Global.

In un campo safari in Africa, Msisimko Camp, tutti coloro che erano presenti nel campo sono scappati e una piccola telecamera mostra il momento della fuga degli esseri umani. In un’altra parte dello stesso campo un uomo e una donna sono attaccati da un gruppp di leoni. Essi fortunatamente riescono a scappare. Successivamente, la donna, di nome Chloe, racconta di come sia stata attaccata insieme ad un gruppo di turisti e di come ne sia uscita indenne in modo miracoloso.

Campbell va allo zoo di Los Angeles dove incontra un patologo, Mitch Morgan. L’uomo mostra alla giornalista due leoni morti che sembrano essere la causa delle morti a Los Angeles di cui si parla ad inizio episodio. Mentre Mitch ritiene l’accaduto una cosa nella norma la giornalista invece pensa che i due leoni abbiano ucciso per un preciso motivo collegato al cibo che mangiavano. Mitch Morgan, più avanti nell’episodio, mostra alla giornalista dove sono finiti molti gatti spariti nella città: essi sono su un albero e hanno paura di scendere da esso.

Questa serie mostra uno scontro tra l’uomo e la natura come è ben evidente sin dalle prime scene del primo episodio e dal prologo. Uno scontro tra uomo e natura che potrebbe avere almeno due spiegazioni: o il cibo della Reiden Global o qualcos’altro di più sinistro o terrificante ossia una presa di coscienza degli animali riguardo la loro superiorità rispetto agli esseri umani riguardo a potenza, velocità e a tante altre cose.

Una serie che fa pensare indubbiamente al film-saga del “Pianeta delle scimmie”. Una serie inquietante e sinistra perché punta la sua forza su qualcosa che è presente in ogni spettatore: la paura primordiale per i predatori. La serie è inquietante anche perché presenta una sorta di capovolgimento: l’uomo non è più la specie dominante e questo suo ruolo sembra essere messo in discussione.

La serie scatena tensione, paura, sgomento, terrore, una serie che punta la sua forza anche sulla suspense e sul colpo di scena. Una serie dove sono presenti anche scene di efferata violenza, violenza atroce normale per gli animali nel loro stato di natura e terrificante per l’essere umano che ha raggiunto uno stato di civiltà molto avanzato.

L’uomo civilizzato vede questi animali inferociti come fuori di testa perché non ha più il controllo su di loro. L’uomo civilizzato vede questi animali come mostri bramanti di sangue umano, mostri orripilanti spinti da pulsioni irrazionali molto lontane da quelle umane per la loro intensità.

Questo articolo è stato pubblicato qui

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox


Pubblicità




Pubblicità



Palmares

Pubblicità