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Wes Anderson: genitori, figli e altri animali di Ilaria Feole

Se amate Wes Anderson troverete pane per i vostri denti in Wes Anderson – genitori, figli e altri animali. Se invece (possibile?) il buon Wes non lo conoscete sarà l’occasione buona per avvicinarlo e innamorarvi di lui (oltre, evidentemente, a guardare i suoi film).

Si, perchè nel libro di Ilaria Feole è talmente evidente l’amore e la passione per il regista texano da balzare agli occhi dopo poche righe, anzi direi già nel rendersi conto che la prefazione è firmata da Peter Bogdanovich (mica pizza e fichi!).

Il volumetto Bietti (a proposito, complimenti per una collana che sta diventando davvero interessante e ricca di gioiellini) racconta Anderson attraverso l’analisi dei suoi film. E si tratta di un’analisi tradizionale, pulita, limpida.

Non mancnao riferimenti personali dell’autrice, capace di scovare le mille citazioni nascoste nel crogiuolo colorato del mondo creato dal nostro. Ma direi che l’aspetto più interessante è la ricostruzione di come i film sono nati, dei rapporti con gli attori e i collaboratori vari e ancor più forse il percorso unico che traccia una strada evidente nella crescita di Wes Anderson.

Capitolo dopo capitolo, film dopo film, ci si rende conto di seguire passo passo l’evoluzione del regista, le sue scelte, l’utilizzo di un linguaggio preciso.

Feole ha ben chiara in testa la struttura di crescita di Anderson e riesce a restituircela con un linguaggio godibile, capace di farci entrare, se non proprio nella mente del regista, quantomeno nel suo mondo ricco di colori e personaggi improbabili. Ci prende per mano e ci accompagna in un tour guidato, ci aiuta a dare uno sguardo a segreti emisteri, scortica un po’ di quel colore per farci guardare cosa c’è sotto ed alla fine ci riporta all’entrata del parco con un chiaro senso di soddisfazione.

Questo articolo è stato pubblicato qui

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