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Vucciria e dintorni

Penso che le date sono importanti e per questo le menziono:dopo circa 8 anni di assenza sono ritornata a Palermo. 

Una città piena di energia, una città dove la natura esplode, la vegetazione con i suoi parchi fantastici è un incanto. I palazzi storici che possiede poi innumerevoli, ricordo che già allora vi era un tentativo di rivalutare il centro storico . E' zeppo di palazzi d epoca, stupendi, ma che necessitano di essere ripresi per non essere cancellati del tutto. Si è costituita un associazione di giovani artigiani presenti per lo più nel centro storico: "ALAB – Associazione Liberi Artigiani/Artisti Balarm (Palermo)" in questo modo vive e loro tentano di vivere, insomma quando ci sta poco o nulla uno si inventa, si ingegna per poter sopravvivere. Poi vi erano i mercati, eh si si usa il tempo passato, come era bello, ricordo che si scendeva dalla nave, verso le 6,30 del mattino, e direttamente alla Vucciria per una buona colazione, e passeggiata nei mercato ora puoi scordartelo.
 
I mercati sono scomparsi quasi del tutto, il declino è iniziato 5 anni fa. Palermo aveva mercati storici come la Vucciria, Ballarò per citare i più conosciuti, ma questi due famosi sono cambiati, hanno subito un evoluzione che li ha praticamente annientati. Quando passi per La Vucciria ora è rimasta solo l'insegna, del florido, chiassoso simpatico mercato nulla più se non un ricordo. Passeggiando per le sue stradine, pochi negozi esistenti, dei cingalesi si sono insiediati anche lì, con i loro negozi di bibite gassose, trovi tutte le bibite esistenti e quelle che non pensavi che esistessero. I mercati si sa sono l anima della città, andare al mercato è un divertimento: vi erano i banchi della frutta e della verdura, bella e profumata, tutta graziosamente "aggiustata" sembrava di stare in un orto, poi vi erano i banchi di pesce, pesce di tutti i tipi e odorava, perché si sa il pesce fresco odora ancora non puzza, i banchi di carne, erano uno spettacolo.
 
Ora invece la desolazione altro che banchi. Perché questi mercati so scomparsi? Ho chiesto a diversi, tante risposte o accenni di risposte: la crisi, volontà comunali, altri che le abitudini delle persone sono cambiate e si recano piuttosto nei centri commerciali, orribile quest'ultima trovata. L'unico mercato che tiene ed è carino è quello del CAPO, quello è in forma e posso assicurare pieno di gente.
 
Quindi mi ritrovo a non aver capito il motivo di questo mutamento, a mio parere peggiorativo, non una sola risposta che mi abbia soddisfatto, il vero motivo per cui questi mercati storici sono scomparsi la ignoro, Guttuso che l'ha ritratto nel suo dipinto: "Vucciria di Palermo", non lo riconoscerebbe più. E' vero che le storie si evolvono, si trasformano ma mi chiedo io perché quasi sempre in negativo? E' una fissazione. Spero che il Mercato del CAPO resista e non scompaia come gli altri due.

Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.6) 26 febbraio 2015 18:18

    Rosita penso che la legge fondamentale è quella "del mercato" (per rimanere in tema :) ) se la bancarella non rende quanto dovrebbe allora la si cessa... tasse, tangente, merce, costi_vivi_gestione, rimane poco, soprattutto perchè la concorrenza è forte.... o forse è stata volutamente abbandonata la vucciria? per favorire qualcun altro?

  • Di Persio Flacco (---.---.---.14) 26 febbraio 2015 20:03

    Quando ci sono tornato, nel 2009, dopo molti anni di assenza, la Vucciria già non c’era quasi più. Sono rimasto basito. Allora ho cominciato a chiedere in giro, e tutti mi hanno detto, tra l’incazzato e il rassegnato, che le nuove norme imposte dal comune avevano reso impossibile la sopravvivenza del mercato.
    E così un fantastico patrimonio di cultura popolare palermitana si è dissolto nel nulla. A tutto vantaggio di supermarket e centri commerciali immagino. Le cose in Italia vanno così.

  • Di (---.---.---.56) 28 febbraio 2015 14:16

    bello sentire il cuore della citta. Senza mercato manca qualcosa. odori voci ...triste una citta muta. Franck

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