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Volete un complotto? Provate con Monti

Lo scenario dell'attuale situazione politica italiana potrebbe stimolare i più accaniti appassionati di teorie cospiratorie... tanto da sembrare perfino più paradossale delle scie chimiche, ma a volte si preferisce favoleggiare che affrontare la realtà.

La tendenza del complottista consiste nel ricercare anche dietro eventi di facile spiegazione delle motivazioni legate a cospirazioni, spesso attribuendo finalità politiche o economiche anche a situazioni del tutto estranee a questi ambiti.

Accade molto spesso che il complottista, nella ricerca di un colpevole comune a cui attribuire le cause dei suddetti eventi, si affidi a spiegazioni illogiche, molto spesso prive di riscontro, supportate anche solo da una vaga verosimiglianza. Il complottismo, spiegano gli psicologi, fornisce di fatto un colpevole ed una spiegazione apparentemente chiara a fatti inspiegabili o ineluttabili e chi tende a credere alle ipotesi di cospirazione spesso lo può fare in diverse occasioni e ripetutamente.

A volte sembra strano che molte persone vadano a ricercare teorie così evidentemente inverosimili e balzane, infarcite di massoni che vogliono il potere e tecnologie al limite del comprensibile, quando alcuni eventi, sotto i nostri occhi, si prestano a visioni complottiste decisamente più verosimili e divertenti.

Il presidente del consiglio dei ministri italiano, per esempio, Esimio professore e presidente di una delle più quotate università private, amministratore e consulente di grandi enti bancari, mai votato da chicchessia, ma eletto pro tempore per provvedere all’emergenza economica del paese e, nella fattispecie, ad uno spread (divario in percentuale del tasso di rendimento) tra Bund e BTP ormai insostenibile, ha da poco ammesso alcune cose sorprendenti. Fuori dal testuale avrebbe ammesso di essere in parte causa del peggioramento delle condizioni di vita dei cittadini, poiché i provvedimenti presi dal suo governo tecnico (che, si noti, dovevano avere carattere di urgenza!) avranno effetti a lunga scadenza, ma nell’immediato hanno portato al crollo dei mercati interni. Ha aggiunto che lo spread tra i titoli europei non è tanto urgente, quanto la ripresa dei mercati (che, però, poco prima aveva ammesso essere in parte stati demoliti proprio dalla compagine di governo, tramite i suoi “provvedimenti d’urgenza a lunga scadenza”….).

Allo stesso modo, sempre intorno al presidente Monti, aleggia un altro scenario, da quando il segretario del primo partito italiano ha adombrato che il titolato tecnico sia stato voluto, suggerito o auspicato nella sua posizione dalla banca centrale Europea. Sensazione acuita dai diversi scambi di cortesie che l’istituto centrale europeo e il Professore si sono più volte indirizzati.

Rimane un terzo, stimolante, aspetto della vicenda. Il governo tecnico capitanato dal Monti (un governo tecnico è come un idraulico, gli si possono lasciare le chiavi di casa per riparare la caldaia, ma questo non implica che lui possa usufruire della casa come meglio crede) entra in scena nel momento in cui il conflitto insanato tra le forze politiche del paese, ormai dichiaratamente rappresentative di poteri economici distinti, era entrato in stallo. Persa al fiducia nei partiti, la scena politica italiana iniziava a rischiare di vedere nuove correnti pericolose e scomode nascere ed affermarsi. Monti entra in scena come “intervallo” e regala ai grandi partiti un momento di tregua e tutti quei provvedimenti impopolari, duri e repressivi che i partiti, per ragioni elettorali non avrebbero mai attuato. In questa fase Monti sembra il semaforo rosso delle gare automobilistiche… tutti pronti a darsi mazzate, ma per ora piede sull’acceleratore e massimo immobilismo. Tant’è che il governo tecnico, non solo non attua nulla di quello per cui era stato convocato, se non chiedere ai cittadini di pagare con denaro e proprietà quello che lo stato ha “virtualmente” bruciato e continuerà a bruciare, ma non trova nessuna opposizione rilevante in parlamento.

Se tutti questi dati fossero raccolti da un complottista, troppo impegnato dagli stabilimenti segreti in Alaska dove si generano terremoti e uragani, questo cercherebbe di collegarli in modo da trovare una cospirazione, una forzatura della normale gestione del potere politico, a spese della gente normale. Questo ingenuo complottista potrebbe ipotizzare che in un momento in cui il sistema economico europeo ha subìto un grave colpo, la Banca Centrale dell’Unione abbia valutato che aiutare la Grecia, l’Irlanda e la Spagna sarebbe stato decisamente meno oneroso e rischioso di avere il terzo paese, per dimensioni ed economia, alla soglia del default. La BCE, quindi, avrebbe potuto designare un proprio “emissario” che risolvesse la questione. Il personaggio, per avere carta bianca ed un’ampia possibilità di azione, potrebbe avere promesso ai principali partiti un “lasciapassare” per il futuro, ottenendo una larghissima intesa.

A questo punto il complottista è contento, perché ha davanti uno scenario credibile. Il governo tecnico fa quello che nessun economista normale farebbe in quel frangente. Riassetta i conti, impoverendo la popolazione e disintegrando il mercato interno, tanto che senza un intervento provvidenziale dell’amica BCE lo spread non cala, ma aumenta notevolmente. E’ evidente, però, che nell’idea del complottista il governo tecnico non ha la finalità di salvare il paese, ma di salvare la struttura statale e la banca centrale da un default troppo costoso e da aiuti troppo onerosi. Così l’Italia si troverebbe in grande disagio, con i consumi fermi e aiuterebbe pure i paesi europei in difficoltà prestando denaro a tassi enormemente inferiori a quelli che paga normalmente. E’ altrettanto chiaro che dopo qualche tempo, per evitare che i cittadini, scontenti, vessati e perseguitati in questo “rastrellamento di fondi dai privati”, diventino rumorosi e stacchino le dita dei dirigenti di Equitalia, il governo tecnico parla di decreti salva Italia… decreti approssimativi che non trovano attuazione e che in molti casi servono a salvare l’Italia come un salvagente di marmo di Carrara sarebbe utile durante un naufragio.

Nella mente del complottista ci sarebbe stata questa idea fin da quando uno dei ministri del governo esplose in lacrime durante l’insediamento. Un medico non scoppia in lacrime se ha identificato una cura, per quanto dolorosa e lunga… confida nel risultato e nella guarigione… un medico può scoppiare in lacrime se sa che la cura non avrà esiti o che quello che sta facendo va contro il suo giuramento… Il complottista sbaglia, perché una donna abituata all’insegnamento di alto livello, abituata a gestire il futuro di altri esseri umani, cosciente delle proprie capacità e insignita della responsabilità di governo, ha così poco autocontrollo e tanta sensibilità da esplodere in lacrime davanti alle telecamere solo perché dovrà prendere decisioni corrette e legittime, seppur impopolari (è ovvio!).

Un’ipotesi di complotto articolata, ma poco credibile, perché i partiti politici, rappresentanti della popolazione, sarebbero intervenuti a fermare il tradimento. Ma il complottista non si arrende. Il governo tecnico per lui sarebbe una “terra di nessuno” permetterebbe di realizzare tutto ciò che i partiti avrebbero voluto, ma non avevano mai osato proporre, una costosa e inutile lotta pubblicitaria all’evasione, il taglio di posti di lavoro, aumenti di costi e tasse, la reintroduzione della tassa sulla casa, l’aumento smisurato dei costi dei carburanti, ma soprattutto l’uso totale e completo di denaro virtuale garantito da beni e immobili reali (!!), tutto senza toccare gli interessi forti, quelli che veramente potrebbero smuovere una opposizione. Il governo Monti permetterebbe ai partiti, ormai odiati e disertati, di rifarsi una verginità, di dirsi responsabili e di combattere eventuali nuovi e spinosi movimenti politici. Una volta terminato il periodo di intervallo, poi, chiunque dovesse riaffermarsi farebbe la figura dell’eroe, considerando che in un paese allo stremo con tassazione e costi ai massimi immaginabili ognuno potrebbe solo migliorare la situazione. Infatti Monti promette che dopo due anni il paese riprenderà (omette di dire che dopo due anni di trend discendente, i competitor stranieri non permetteranno tanto facilmente di recuperare gli spazi perduti!). Che Buontemponi questi complottisti. Non capiscono che cosa si perdono mentre cercano di spiegarsi perché i jet di linea lasciano quelle strane scie di vapore nel cielo, non capiscono che qualcuno avrebbe potuto fargli pagare decenni di errori e negato aiuti a cui avrebbero avuto diritto…invece studiano i simboli massonici negli spot televisivi, lamentandosi che non arrivano a fine mese e che non andranno mai in pensione. Dannati alieni!

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