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 Home page > Tempo Libero > Incredibile ma vero! > Vietato toccarsi: storie di ordinaria amministrazione nel profondo (...)

Vietato toccarsi: storie di ordinaria amministrazione nel profondo sud

Chi l'avrebbe mai detto che un momento d'intimità potesse costare così caro? Scenario della triste storia, Crotone. Due ragazzi sono sorpresi nel cuore della notte nella camera da letto dai genitori di lei e succede il finimondo. Storie di altri tempi che continuano ad essere ancora attuali in un sud dove tradizioni e mentalità talebana determinano un corto circuito nella mente alterata di chi vive ancorato al passato. Nell'era in cui si discute l'approvazione per legge delle coppie gay, a Crotone due fidanzati rischiano di lasciarci la pelle. È bastato che la madre aprisse la porta galeotta e giù dal cielo botte da orbi sul malcapitato ragazzo che faceva l'amore con la figlia dei padroni di casa. E come se non bastasse, dopo aver rotto denti e polsi al giovane innamorato, quest'ultimo è stato scaraventato fuori come un sacco di spazzatura dal balcone. Forse il ragazzo pensava di essere Icaro, peccato che come Icaro è finito sulla terra battuta con le ali sporche di sangue, e il corpo martoriato.

Vietato amare, vietato per due giovani ragazzi rifugiarsi in casa dell'amata, trasformatasi d'improvviso in camera di tortura. Una violenza a scapito di una donna, da punire in modo esemplare non solo con schiaffi e pugni, ma riducendo in fin di vita il malcapitato fidanzato che ha osato profanare la dimora di lei, tempio dove le giovani vestali devono custodire il sacro fuoco lontane dal mondo, senza che anima maschile possa a loro avvicinarsi. A tartassare quel povero giovane anche il fratello di lei, energumeno cresciuto e addestrato ai sacri valori del maschilismo imperante. Certo è che se la madre avesse trovato il figlio nella stanza a fare l'amore con una donna, sarebbe stato insignito della corona d'alloro per le doti d'amante focoso, doti che sono da vantare e giustificare. 

Femminicidio, violenza sulla psiche delle donne che non trovano pace, che non hanno nessun diritto, nemmeno quello di vivere un amore, ritagliandosi una privacy che in questo caso sarebbe costata cara non solo al ragazzo, ma anche a lei, che in una notte di un giorno qualsiasi ha osato contravvenire ordini arcaici che non si possono minimamente mettere in discussione.
 
Diritti dei gay? Certo, ma quelli delle donne troveranno mai diritto di cittadinanza in questa nostra triste realtà di provincia dove tutto lentamente muore e dove la speranza di un cambiamento ha alzato le vele per mari più avventurosi?
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