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Video choc: il ragazzo a terra e gli agenti ridono. Si va al processo

Un caso particolare, inquietante è tornato a far discutere. Anzi, forse se ne sta davvero cominciando a parlare solo adesso, perché su questa storia fino a poco tempo fa vigeva il più assoluto riserbo e silenzio. Protagonista suo malgrado, anzi, vittima di questo grottesco ed inquietante caso fu il giovane Federico Aldrovandi. L’allora diciottenne era di ritorno verso casa in un tranquillo settembre del 2005. Proveniva da un concerto a Ferrara e stava passeggiando, stanco e soddisfatto per la bella serata, per una piazza del luogo in attesa di raggiungere la propria abitazione. Non si sa perché è successo ma è successo: quattro poliziotti in divisa lo hanno avvicinato e picchiato a morte!

I genitori distrutti dal dolore ancora non si capacitano della cosa e chiedono giustizia! Giustizia che, forse, sta finalmente per giungere grazie anche ad un video della scientifica che si aggiunge come elemento di accusa per i quattro agenti Paolo Forlani, Monica Segatto, Enzo Pontani e Luca Pollastri, che rischiano adesso una condanna per omicidio colposo. Il filmato (che trovate anche su you tube) ha toni davvero drammatici, a tratti anche cinici, e mostra il ragazzo esanime a terra, completamente livido e tumefatto, mentre attorno a lui si sente il chiacchiericcio e anche una risata, come se tra i presenti nessuno fosse interessato al fatto che lì, a pochi passi da loro, c’era il corpo di un ragazzo che era stato ucciso. Parla Patrizia Moretti, la madre della giovane vittima di un sistema che chiede sempre più a gran voce il manganello per le strade (mascherandolo come bisogno di maggiore sicurezza) e che, così facendo, genera mostri: “Federico non ha mai fatto niente di male nella sua vita. Non faceva niente e l’hanno lasciato a terra”. Nel video si vedono le mani del giovane livide, piene di escoriazioni e tumefatte: Federico è stato immotivatamente picchiato sulle mani con forza e, secondo alcuni testimoni, ha ripetutamente chiesto aiuto a gran voce. Ma nessuno ha ritenuto opportuno intervenire. I genitori di Federico, distrutti dall’accaduto, comunque non si arrendono e da tempo hanno aperto un blog per raccontare questa triste storia, magari per far si che nessun altro ragazzo si trovi a dover subire lo stesso trattamento.

Il blog dove si può intervenire, saperne di più e informarsi su nuovi sviluppi legati alla vicenda è federicoaldrovandi.blog.kataweb.it. Andateci, cliccateci, diffondete la storia. Per non dimenticare!

 


DA LEFT AVVENIMENTI:

 

TORNANO IN SERVIZIO I POLIZIOTTI IMPUTATI NEL

PROCESSO PER L’OMICIDIO DEL GIOVANE FEDERICO

 

Si continua a parlare dello scandaloso caso di Federico Aldrovandi, morto sotto le percosse delle forze dell’ordine. Sul blog della madre di Federico si legge che sono tornati in servizio sulle volanti, riprendendo il posto che occupavano la mattina del 25 settembre 2005, quando trovarono il diciottenne vivo e lo lasciarono morto in una pozza di sangue. Ma dalla polizia negano, sostenendo che quando i 4 agenti furono indagati, vennero trasferiti in ufficio e lì sono rimasti, tranne Monica Segatto che ha chiesto il trasferimento alla questura di Padova. "Sono stati visti sulle volanti", spiega la madre di Federico. "Rimane il fatto grave che non sono mai stati sospesi dalla polizia".

 

DA L’UNITA’

VOLEVANO OSCURARE IL SITO CHE RACCONTA

IL CASO DI FEDERICO

federicoaldrovandi.blog.kataweb.it

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