• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

Home page > Attualità > Velocità di download, l’Italia fanalino di coda dei paesi sviluppati

Velocità di download, l’Italia fanalino di coda dei paesi sviluppati

L'analisi di 27 milioni di di download da 20 milioni di computer in 24 paesi, effettuati tra gennaio e giugno del 2011, fornisce la solida base per questa statistica sulla rilevazione della velocità media delle reti internet nei vari paesi del mondo. I dati sono stati raccolti da Pando Networks, un'azienda che si occupa della trasmissione dei file multimediali in rete. Un'azienda di un certo livello, che ad esempio ha in corso un progetto con Verizon per il P4P, un'evoluzione del Peer to Peer, progetto che difficilmente sarà pensato per essere d'utilità universale, vista la presenza dei noti benefattori di Verizon.

La velocità media mondiale è di 580 kbps, con l'Italia che si piazza maluccio con i suoi 336. A guidare la classifica è la Corea del Sud con 2202, seguita dai paesi dell'Est europeo, con la Russia in coda che si piazza comunque meglio di quasi tutti i paesi dell'Europa Occidentale, doppiando l'Italia, che batte solo Albania Serbia, Bosnia, Montenegro e per un pelo la Bielorussia, pecora nera della rete in Europa orientale. Battuti anche dalla Mongolia. Tanto per dire che i soldi per la "banda larga" che il governo ha fatto sparire dalle previsioni di spesa servivano a rimanere agganciati alle retrovie, non certo a dotare il paese di una infrastruttura all'avanguardia.

Drammaticamente lento il resto del mondo meno sviluppato, anche se c'è da dire che lo studio ha preso in esame le connessioni fisse e non quelle mobili, che spesso nei paesi meno sviluppati o di più recente sviluppo sono la via d'accesso privilegiata a reti che non possono contare su nazioni cablate e si devono accontentare di avere le connessioni fisse nelle principali città, che hanno quelle velocità lì.

L'unica città Europea a entrare nella top ten è Bucarest, la capitale della Romania con 2.665. La capitale più lenta è Algeri, che va a 56. L'ISP di riferimento oggi è sicuramente la Dacom coreana che offre una spettacolare media di 5.151 ai suoi utenti. Accanto a picchi notevoli il panorama globale non è confortante per l'industria, le medie sono molto al di sotto di quanto sarebbe necessario per il trasferimento veloce di robusti pacchetti di dati come i file multimediali e per ipotizzare un mercato sostenuto questa possibilità.

Lo studio, basato su dati reali e non sulle autocertificazioni delle compagnie o delle autorità, consegna comunque l'ennesima istantanea di un mondo nettamente diviso tra Nord e Sud, con i dati sulla velocità delle reti che ribadiscono differenze dure a morire, nonostante secoli di buoni propositi sparsi a confondere questa drammatica e persistente realtà. Non è solo digital divide. 


via chartsbin.com

Questo articolo è stato pubblicato qui

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox







Palmares