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 Home page > Tempo Libero > Musica e Spettacoli > Vasco Rossi e le unioni per raccomandata

Vasco Rossi e le unioni per raccomandata

Forse memore di quello accaduto al compagno di Lucio Dalla, Vasco Rossi ha deciso di unirsi in matrimonio con la sua compagna storica.

Ma attenzione è un 'non matrimonio', un fatto 'tecnico', nulla a che vedere con noi comuni mortali che abbiamo celebrato in Chiesa o al Comune secondo il nostro credo.

Lui lo fa 'tecnicamente' solo per assicurare i diritti alla sua compagna, ma perché tutti gli altri milioni che si sono sposati in Comune perché lo hanno fatto? Per stringere la mano al Sindaco?

Due notizie, il matrimonio di Vasco e l’esclusione da qualunque diritto ereditario per il giovane compagno di Lucio Dalla, riportano alla ribalta il tema dei PACS, unione gay e più in generale dei diritti delle coppie di fatto.

Partendo da un approccio pratico, che è lo spirito guida del mio blog, elenco quelli che sono attualmente i due problemi principali:
 
1.  Persone di sesso diverso che non vogliono sposarsi civilmente ma che chiedono che la loro unione abbia delle garanzie riguardo ad esempio alle cure sanitarie per il proprio partner, e un certo livello di prestazioni sociali (pensioni, assistenza, ecc) e via discorrendo;
2. Persone dello stesso sesso, legate da un legame affettivo, che hanno gli stessi problemi del punto 1 che vorrebbero sposarsi risolvendo tutti i loro problemi ma non possono farlo perché non previsto dalla legge.
 
Come scritto in un precedente post credo che omosessuali si nasca e quindi c’è oggettivamente una limitazione ai loro diritti, è necessario quindi al più presto estendere anche a loro la possibilità del matrimonio civile.

La cosa che invece non capisco sono le necessità delle coppie di fatto etero e di conseguenza le dichiarazioni di Vasco Rossi, su Facebook:
 
“Volevo tranquillizzare, sdrammatizzare e placare un po’ tutto questo entusiasmo e questa importanza data a un atto puramente tecnico e necessario per dare a Laura gli stessi diritti dei miei tre figli. Che ho sempre considerato il matrimonio come una ben triste condizione di vita. Ma in questo Paese le leggi sono poco chiare, sempre confuse e interpretabili non si sa mai cosa può accade e comunque non sono regolamentate chiaramente le coppie di fatto perché al vaticano non sono simpatiche e anche ai nostri politici non piacciono tutte queste novità. Oggi le coppie di fatto domani le coppie di uomini e poi magari le coppie di pecore e pastori. Quindi non ci sarà una festa. Non ci saranno pranzi, liste di regali o felicitazioni ma una nuova sconfitta per le nostre convinzioni”.
 
Ripeto, un limite c’è per gli omosessuali, ma per gli etero no, c’è il matrimonio civile, dove, ricordo al Blasco, non è obbligatorio festeggiarlo, non è obbligatorio fare la lista di nozze, Ti sposi in 5 minuti senza invitati.
 
Il matrimonio civile è un ‘contratto’, in uno Stato di diritto è un accordo fra due soggetti che regola la loro unione.
 
Ora lui, come tanti, parla di regolamentare le coppie di fatto, significa che come tutti capisce la necessità di alcune regole di base, tipo come fissare il momento da cui inizia il legame?
 
Matrimonio civile no e allora che facciamo? Filmino del primo incontro sessuale postato su youtube (o su youporn a seconda della qualità)?, Foto della prima cena a lume di candela insieme? Scambio di Tweet?, Cambio dello status su Facebook?
 
E la fine del legame lo stesso? Twitter? Facebook? Dichiarazione su Youtube?
 
Oppure per chi non frequenta internet una bella UPR (Unione per raccomandata), raccomandata al Comune per dire che due persone si sono unite, raccomandata per dire che si sono separate, rigorosamente con ricevuta di ritorno.
 
A parte le battute il matrimonio civile è rapido, poco costoso e da tutte le garanzie, quello che si deve fare è allargarlo alle coppie gay e rivedere le procedure di scioglimento, sia attraverso gli accordi pre-matrimoniali, per garantire il partner più debole, sia riducendo i costi e i tempi soprattutto quando non ci sono figli. 
Questo articolo è stato pubblicato qui

Commenti all'articolo

  • Di Damiano Mazzotti (---.---.---.240) 7 luglio 2012 08:54
    Damiano Mazzotti

    Io gli esseri umani continuo a non capirli... La maggioranza delle coppie di fatto esistono per non avere rotture di coglioni burocratiche e altre persone che mettono il naso nei tuoi affari privati quando le cose vanno male. E pure per risparmiarsi lungaggini e spese legali. Se poi due persone a un certo punto vogliono garantire diritti ereditari al compagno o ai figli basta sposarsi in Comune... Non mi sembra giusto regolamentare un settore che rischierebbe di creare obblighi anche a chi non li vuole. Il discorso è invece diverse diverso per le coppie omosessuali che hanno difficoltà a sposarsi in Comune.

    Per molte questioni di carattere sanitario basterebbe usare il buon senso e far firmare delle liberatorie dove il compagno si assume la sua responsabilità davanti alla legge. 

  • Di (---.---.---.30) 7 luglio 2012 10:23
    Il matrimonio è un contratto?
    il mio prof ce l’ha fatto scrivere ogni giorno: il matrimonio NON è un contratto. Perchè:
    • non c’è un rapporto giuridico, quindi i diritti che conseguono al matrimonio non sono diritti reali e diritti di credito;
    • non sorgono delle obbligazioni, ma degli obblighi.

    .. ma allora perché alcuni manuali (come il Torrente) scrivono che il matrimonio è un contratto?
    Dettagli aggiuntivi
    il matrimonio è un atto negoziale.
    Art. 153: effetti prodotti dal matrimonio. Vi sono riferimenti all’aspetto patrimoniale. Il matrimonio non crea/modifica/estingue un rapporto giuridico patrimoniale. Effettuato il matrimonio, scatta l’obbligo di produrre reddito. Non c’è un rapporto giuridico (ossia un rapporto che riguarda i diritti reali e diritti di credito); non sorgono delle obbligazioni, ma degli obblighi.
    Se io non rispetto gli obblighi del matrimonio, come la fedeltà, c’è la separazione, la quale è una sanzione di carattere personale (non ha risarcimenti dal punto di vista patrimoniale).
    Quindi l’inadempimento ai diritti/doveri derivati dal matrimonio, non produce sanzioni dal punto di vista patrimoniale.
    I diritti che conseguono al matrimonio non sono diritti reali e diritti di credito.

    no non è assolutamente un contratto ma un negozio giuridico!anche il mio prof ci tenne a sottolinearlo e la conferma sta nell’art 1324 cod civ. infatti qui c’è la conferma che al matrimonio non sono applicabili le norme ke ragolano i contratti
    (infatti se lo leggi c’è scritto ke le norme contrattuali sn compatibili cn atti unilaterali tra vivi e aventi "contenuto patrimoniale"=qst’ultima affermazione esclude quindi il matrimonio)!

    • Di حكيم النور (---.---.---.59) 7 luglio 2012 12:52

      Il problema non è se il matrimonio sia un contratto o meno (come hai peraltro ottimamente argomentato, visto che sono dott. in giurisprudenza anch’io), bensì il fatto che le coppie di fatto etero abbiano più diritti rispetto a quelle omo.

      Questo alla faccia dell’art. 3 della Costituzione (quello sull’uguaglianza), che fino a prova contraria precede e di molto l’art. 29 (sulla famiglia). E dire che persino nei lavori preparatori della Carta Costituzionale si parlava della necessità di tutelare i nuclei famigliari irregolari
    • Di Francesco Scolamiero (---.---.---.4) 9 luglio 2012 10:16
      Francesco Scolamiero

      Da ’Torrentiano’ purtroppo continuo a chiamarlo così, ma io sono laureato in Economia e mia moglie Avvocato me lo contesta smiley

      In ogni caso il discorso non era tanto nella tecnicità giuridica, ma sul fatto che gli etero hanno lo strumento del matrimonio civile, che a prescindere da come vuoi definire l’istituto ha delle rilevanze sui diritti reali (vedi la proprietà che va in eredità) o il discorso sugli alimenti, ecc.
      Quindi non si capisce in cosa l’istituto PACS (o come diavolo vogliamo chiamarlo) dovrebbe differire dal matrimonio, un inizio e una fine ci deve essere e anche i modi per certificarlo.
      Il problema è invece per gli omosessuali che non ce l’hanno questo strumento.
  • Di Damiano Mazzotti (---.---.---.240) 7 luglio 2012 13:52
    Damiano Mazzotti

    il "contratto" di matrimonio non avrebbe contenuti patrimoniali?

    Vallo a raccontare a chi deve pagare gli alimenti legati allo precedente stile di vita matrimonaile e agli uomini che hanno perduto la casa a beneficio della moglie che non lavora...

  • Di (---.---.---.31) 7 luglio 2012 17:45

    I suoi fan saranno contenti, spero! 

    Tra l’altro, i suoi stessi fan, per provare a diventare come lui, potrebbero provare il concorso delle Messaggerie Musicali in collaborazione con Sugar: http://messaggeriemusicali.sugarmusic.com/it/home-page

  • Di (---.---.---.117) 8 luglio 2012 00:13

    Articolo superficiale.

    • Di Francesco Scolamiero (---.---.---.4) 9 luglio 2012 10:20
      Francesco Scolamiero

      Superficiale? in cosa?


      Scusi ma a me sembra più superficiale Vasco Rossi, che parla di aria fritta senza argomentare e spiegare in cosa la legge sulle coppie di fatto dovrebbe essere più precisa, cosa del matrimonio civile non soddisfa le sue esigenze.

      Tra l’altro campione delle libertà non l’ho mai visto battagliare seriamente per i diritti dei gay, tra cui la questione del matrimonio civile sarebbe una delle più importanti.

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