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Usa – America Latina, al via una nuova era

 

Al summit delle Americhe il presidente Obama dà conferma della sua natura di uomo saggio, mite e lungimirante, almeno nelle intenzioni.

Alla preannunciata riapertura, anche se progressiva, dei rapporti con Cuba Obama aggiunge la volontà di riallacciare nuovi e fruttuosi rapporti con l’America Latina.

Anche in questa circostanza, dall’era Obama, gli Usa non si comportano da “arroganti” dominatori ma da più umili “coinquilini” del pianeta.

L’amministrazione USA ammette, tramite Hilary Clinton in visita a Panama e tramite lo stesso Obama,  che in passato gli USA hanno attuato una politica fallimentare nei confronti dell’America Latina.

Certamente queste posizioni risentono anche della necessità di instaurare nuovi rapporti commerciali con i paesi del centro e del sud America ma restano comunque un segno indelebile del cambiamento netto della politica estera USA.

Gli Stati Uniti, dopo anni di presuntuoso predominio, aprono realmente al confronto e sono disposti a dialogare alla pari con i principali interlocutori del continente Americano e non solo.

Nonostante la presidenza Obama sia iniziata sotto l’uragano di una spaventosa crisi economica il suo carisma e la sua visione “democratica” e “pacifica” della politica sembrano essere di ottimo auspicio per gli anni avvenire.

Viene da chiedersi quanto dovremo ancora attendere per ottenere mutamenti simili al vertice anche  nel vecchio continente.

Lo slogan “Yes We Can” dunque non era solo demagogia ma vero cambiamento. 

Commenti all'articolo

  • Di paolo praolini (---.---.---.74) 19 aprile 2009 11:19

    Ben accetto questo cambiamento di indirizzo intrapreso verso paesi come Iran, Russia, Sud America etc.
    Adesso arriva il difficile con la realizzazione di azioni concrete che seguano gli annunci e le esternazioni pubbliche di circostanza.
    Sono certo comunque che la disponibilità al cambiamento nelle relazioni internazionali ha già creato i primi frutti, smorzando le tensioni diplomatiche ed aprendo nuovi orizzonti.

    • Di Francesco Rossolini (---.---.---.103) 19 aprile 2009 12:37

       In effetti un conto sono le "intenzioni" e le "esternazioni di circostanza" e tutt’altra cosa sono i fatti. Però, pur rischiano di sbilanciarmi, credo di intravedere una vera presa di coscienza su quello che dovrà essere il nuovo ruolo degli USA da parte dell’attuale amministrazione Democratica. Ho sentore che il cambio di rotta sia reale, appropriato e propulsivo. 

    • Di lo scemo del villaggio (---.---.---.230) 19 aprile 2009 15:55

       "cambio rotta"...."propulsivo".... sembra che a scrivere sia un cacciatorpediniere.
      non una parola sull’incontro storico tra Obama e Hugo Chavez, il leader della rivoluzione socialista bolivariana.
      non una parola sull’embargo USA, criminale e ignobile, di cui Obama, per ora, non pare voler "cambiare la rotta".

       che bell’articolo, dove tutti ci vogliamo bene.
       questo e’ vero giornalismo. complimenti...

  • Di Damiano Mazzotti (---.---.---.29) 19 aprile 2009 15:19
    Damiano Mazzotti

    Al di là delle buone intenzioni di Obama la cosa potrebbe anche significare che gli Stati Uniti dal punto di vista economico finanziario sono veramente alla frutta.... Forse hanno in mente una moneta unica americana sullo stile dell’euro.... forse un primo passo verso la moneta unica: il famigerato bancora di schumpeter, che nessuno vuole perchè così non si riuscirebbe a speculare sulle economie degli Stati nazionali più deboli...
    Ma dato che pure Il Regno Unito non è più un impero finanziario e sta diventando molto debole, chissà...

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