Una ronda non fa Primavera. Anche Botticelli lo ignorava

Secondo questo sondaggio, ad opera di Ipsos, il 54% degli italiani crede che gli immigrati abbiano già sufficienti diritti, mentre un buon 30% crede che questo grande portafoglio di agiatezze andrebbe drasticamente ridimensionato.
Quindi, dice la Padania, questo sondaggio è un vero schiaffo a Fini e a Napolitano, che parlano degli extracomunitari come risorse, a cui dare il diritto di voto.

Le cifre mi sembrano alte, ma non stento a credere che l’aria che si respira sia davvero quella.

L’altra sera ad Annozero, da Santoro, Mantovano ci spiegava come non sia l’azione governativa a far cadere la tolleranza ed il senso di uguaglianza quando si è davanti ad un crimine. E’ lo stesso popolo italiano, sosteneva, ad additare per primo il colpevole, e a trovarlo nell’immigrato.

Da una parte credo sia vero, è molto più semplice e veloce. Dall’altra credo che sia l’ausilio dei giornali che non si stancano mai di titolare a piena pagina su rumeni o albanesi o rom.

La verità è che la paura serpeggia, e nonostante in molti si alzino a dire che i crimini sono in calo, regione per regione, il problema della sicurezza viene presentato ogni giorno, seminando dissidio, raccogliendo odio.

La soluzione sta nelle ronde.
Passatemi il fatto che una ronda non fa primavera, si respira la stessa aria invernale.

Lo stesso sindacato dell’Arma dei Carabinieri è intervenuto per criticare il progetto, sostenendo che invece di queste azioni sarebbe preferibile assumere almeno i diecimila uomini che mancano tra polizia e carabinieri. "Le ronde sono impraticabili", dicono.

La dimostrazione del fatto che lo sono in effetti, sta tutta nell’esperienza di ronde che si scontrano contro manifestanti, scaramuccia che richiama l’attenzione delle vere forze dell’ordine, che a quel punto impiegano più risorse dove dovrebbero, in teoria, levare lo sguardo.
Un bel successo.

C’è un altro aspetto che non mi convince.
Ed è riassumibile tutto in un vecchio adagio: "Metti un berretto in testa ad un italiano e quello si sentirà generale".


P.S. Vado a spiegarvi il nesso con il quadro iniziale. Che sia Botticelli, lo sapete tutti, ma pochi di voi sapranno che è una tela che incita al valore delle ronde. Leggiamolo assieme, partendo da destra verso sinistra: un rumeno travestito da divinità violenta una povera ragazza che cerca di fuggire. Al centro abbiamo la stessa ragazza incinta a causa della violenza, lo sguardo distante. A destra le ragazze che giocano allegramente per strada grazie all’arrivo della ronda che tranquillizza tutti con un bacchettino, col quale "scaccia le nubi".