• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Attualità > Cronaca > Un altro sito di informazione… razzista!

Un altro sito di informazione… razzista!

Il sito tuttiicriminidegliimmigrati.com è un nuovo sito razzista di informazione. Un news-aggregator riguardo i crimini commessi solo da immigrati.

Parlare solo di crimini e solo di quelli degli immigrati non è proprio un atteggiamento neutrale. Chi non ne vede il fine? Eppure secondo gli autori del sito non c’è del razzismo. “È come accusare il medico che fa la diagnosi, della propria malattia”. Se il medico è superficiale e si ferma solo ai sintomi rischia di sbagliare diagnosi e come minimo prendersi dell’incompetente. Se non una denuncia.

Ma andiamo per ordine.

Quando si entra nel sito colpisce immediatamente la macabra grafica con mani insanguinate, chiazze di sangue. Una anche per il riquadro su cui si clicca per andare alla pagina delle informazioni. Orrendo tema presente in tutte le pagine.

La pagina su "Come funziona 'Tutti i crimini degli immigrati'" spiega da dove vengono le notizie.

Innanzitutto attraverso “tags” (40% del lavoro). Questo dovrebbe essere dimostrazione di qualcosa di “oggettivo e asettico”. Se non fosse che le tag hanno qualcuno che le seleziona ad hoc (solo riguardo crimini e solo riguardo gli immigrati). Il resto avrà un metodo più “oggettivo e asettico”? Ci sono i volontari (30% del lavoro) e le segnalazioni da parte dei lettori (20%). Alla fine rimane un 10% che è “fonte delle Questure”.

Ci tengono a sottolineare che quanto riportato è tutto vero e verificabile grazie ai link. Perfetto. Proviamo a non dubitarne. Ma sappiamo anche che c’è una percentuale molto maggiore di notizie vere e non riportate, come tutti i non crimini degli immigrati o tutti i crimini dei non immigrati.

Nella stessa pagina c’è una precisazione molto interessante. D’obbligo? Il sito aggrega notizie che riguardano crimini commessi da “tutti gli immigrati: senza distinzione in base a sesso, razza, etnia o status giuridico” (precisazione forse ironica?).

Attenzione però. Non si troveranno “crimini commessi da giapponesi, ebrei o aborigeni: per il semplice motivo che non ne esistono”. Tutti santi? “Troverete invece quelli di cinesi, zingari e africani: per il semplice motivo che ne commettono tanti. Troppi.”

Quindi sarebbero solo loro la causa di tutti i crimini che ci sono in Italia. Ovviamente non si considerano tutti i crimini degli italiani (criminalità organizzata, corruzione e politica, etc.), perché non sono immigrati. Facile gioco.

Qualcuno lo fa notare nei commenti (Mario, 6 febbraio 4:42 pm) e l’amministratore risponde quasi subito (5:02 pm) con una tipica frase a effetto: “Perché a quello già pensano i media dipendenti” (che poi non sono molto diversi da quelli da cui loro stessi prendono le notizie). Silenzio invece di fronte a una interessante richiesta di chiarificazione: “In merito sono inclusi anche quelli degli immigrati italian? Tipo nati e vissuti in una città e poi trasferiti in qualche altra città? Perché per la nuova città saran ben degli immigrati” (Federico, 19 febbraio 1:36 pm).

Nel sito, per caso mi imbatto in un articolo dal titolo “Dubai: inglese stuprata da tre uomini, viene multata”. Ma allora non si parla solo di crimini di immigrati. Ce ne sarà qualcuno riguardo almeno giapponesi in Giappone, ebrei in Israele o aborigeni in Australia? O italiani dovunque? Se li trovate magari vincete un premio.

Secondo gli anonimi del sito “ci sono due soli tipi di notizie: quelle vere e quelle false. E poi ci sono i censori”.

A parte che ci sono anche le notizie manipolate. E già da come vengono presentate. Il nome del sito denota il programma di autocensura. Scopo manipolazione della realtà. Infatti si parla solo di crimini commessi da immigrati. Certo. Si dirà che è un sito specializzato. Se non fosse che la parte viene mostrata come realtà generale.

Anni fa andai a Londra e cercavo un lavoro. Alcuni risposero “Italiano? Mafia”.

Il sito stranierinitalia invita a una riflessione “sulla necessità di sparare in un titolo gli aspetti etnici di un borseggiatore o di uno di quelli che approfittano della calca nei tram dei pendolari per testare la compattezza dei glutei di una impiegata italiana”.

“Laddove è essenziale ai fini giornalistici, nulla da obiettare. Ma è ancora lecito chiedersi quando la deontologia esiga che il cronista spieghi, in quelle venti o trenta battute di un titolo o di un occhiello, il fatto in sé e magari, per completezza di informazione, aggiunga nel pezzo che il presunto – vale sempre per i colletti bianchi italiani e quasi mai per la feccia immigrata – rapinatore ha i suoi natali dove i romani antichi dicevano che oltre una certa linea c’erano bestie feroci”.

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox







Palmares