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Truman Burbank

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  • Primo articolo venerdì 11 Novembre 2012
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  • Di Truman Burbank (---.---.---.65) 2 novembre 2012 00:56
    Truman Burbank

    Il motivo principale dell’abbandono della cultura è che la cultura non produce business, mentre l’ignoranza dà grandi ritorni economici.

    Viviamo in un sistema che ci ha ridotto tutti a consumatori, e dove tutto deve essere commerciabile per essere tollerato dai nostri leader politici (siano essi Monti, Bersani, Berlusconi, Casini, ....).

    Ma la cultura si presta male al commercio, paricolarmente quando essa è conoscenza vera, profonda. Invece le pillole di conoscenza che galleggiano sull’immaginario collettivo dei consumatori sono facilemte commerciabili.

    Ecco perchè si inventano leggi per il diritto d’autore, per il brevetto, per il copyright: per evitare la libera circolazione della cultura e rendere così possibile il commercio della pseudo-cultura che proviene dai media, ma ormai è entrata anche a scuola, grazie a ministri che appaiono essere degli incaricati d’affari delle aziende.

  • Di Truman Burbank (---.---.---.251) 31 ottobre 2012 15:35
    Truman Burbank

    Un’organizzazione di parte come Amnesty International, finanziata da Open Society, American Jewish World Service, UK Department for International Development, Commissione Europea (EuropeAid) può solo dichiarare ciò che fa comodo ai suoi padroni.

    Tony Cartalucci spiega bene nell’articolo

    AMNESTY INTERNATIONAL ORGANO DI PROPAGANDA DEL DIPARTIMENTO DI STATO USA

     come funzionano le cose.

  • Di Truman Burbank (---.---.---.164) 4 luglio 2012 23:55
    Truman Burbank

    La ringrazio per aver confermato la mia teoria che molte persone sono ignoranti, ma per avere degli ignoranti veri bisogna prendere dei professori universitari.

    Nel merito, è tutta aria fritta, ripassature di economia teoclassica fallita da tempo. Del resto viene citato il più inattendibile dei quotidiani, IlSole24ore, il quale, in evidente conflitto d’interesse con i lettori, può dire solo ciò che fa comodo ai suoi padroni, cioè teologia economica.

    Ancora nel merito: com’è che sono 7 mesi che c’è Monti e il debito pubblico aumenta, mentre lo spread resta costante? Ma la favoletta con cui lo avevano messo a rubare nella posizione più favorevole d’Italia non prevedeva il miglioramento dei conti?

    E poi questi mercati nel mondo reale hanno un nome, non sono aziende qualsiasi, sono banche d’affari, tra le quali Goldman Sachs, la banca per cui lavorano (o hanno lavorato) Monti e Draghi. Ancora un conflitto d’interessi: non è che per caso monti e Draghi continuano a lavorare a favore di Goldman Sachs invece che a favore delle popolazioni europee?

  • Di Truman Burbank (---.---.---.207) 1 luglio 2012 20:49
    Truman Burbank

    La logica di Pergola:
    "intervista ... non ...rintracciabile sul sito online in inglese del quotidiano israeliano (forse semplicemente non ancora pubblicata)"
    "Il misterioso testo-fantasma è adesso finalmente leggibile grazie al sito romaebraica.it"
    e qui trovo:
    "articolo, pubblicato lo scorso 24 giugno"
    Ma Pergola legge ciò che cita?

    A parte questo, io non ho trovato traccia di Grillo nemmeno nella versione ebraica del sito web.

  • Di Truman Burbank (---.---.---.207) 1 luglio 2012 20:36
    Truman Burbank

    (Il 48 ero io, non avevo notato login non riuscito).
    La fabbrica del fango lavora anche sul web, nel tentativo di denigrare chi esprime idee ragionate invece di idee servili. Così con la scusa fantomatica di complottisti vari si attacca Grillo.
    Che l’articolo qua sopra sia una bufala è evidente dal fatto che parla del dibattito sui media per un’intervista che non si riesce a trovare sul giornale a cui era stata rilasciata e conclude che è tutta una bufala perchè l’intervista in Italia si trova.
    Ma il problema non era se Grillo avesse rilasciato l’intervista, il problema è che la censura israeliana rimuove tutte le voci non gradite.
    Se Fabio Della Pergola può mostrare il testo dell’intervista su un sito israeliano, lo mostrasse, altrimenti ammetta la censura che vige in Israele. (Va bene pure l’ebraico per il l ink, i traduttori standard danno almeno un’idea del contenuto).

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