• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Attualità > Cultura > Triennale Design Museum: atto secondo

Triennale Design Museum: atto secondo

Taglio del nastro per la seconda interpretazione del Triennale Design Museum: dopo la prima esperienza, iniziata nel dicembre 2007, si apre il secondo capitolo intitolato Serie FuoriSerie

Come tengono a sottolineare il Presidente della Triennale, Davide Rampello, insieme al Direttore del Museo, Silvana Annicchiarico, questo secondo atto risponde perfettamente al proposito originario di creare un museo dall’andamento narrativo, per approfondire e rappresentare in maniera viva ed esaustiva la storia del design.

Il tema della nuova interpretazione, Serie FuoriSerie, costituisce un elemento significativo, sia perché valorizza il momento produttivo in tutte le sue dimensioni, sia perché si inserisce in una situazione critica e complessa che colpisce particolarmente l’apparato produttivo e della manifattura, potendo generare una rete di interessi e influenze che stimolerebbero il design e la produzione italiana.

L’allestimento si articola in quattro macroaree tematiche e mira a sottolineare le relazioni che esistono fra il design italiano e l’industria. Queste aree si dispiegano lungo il percorso espositivo circolare che riesce a valorizzare in maniera completa e funzionale la struttura progettata da Muzio: la semplicità e l’asciutta razionalità degli spazi danno maggior risalto alla molteplicità degli oggetti esposti. Ogni singola sezione si presenta al pubblico con i molti prodotti di design (dal borsalino alla moka, dalla bottiglietta Campari soda alla Graziella, dalla Olivetti lettera 22 a alla lampada Atollo, dall’Ape Calessino alla Fiat Panda, dalla altalena luminosa al traliccio dell’Enel), ma anche con uno schermo esplicativo e di introduzione didattica della tematica stessa. Il design italiano, rappresentato in maniera circolare, va inteso dunque come l’equilibrio fra serialità e prototipicità, fra artigianato e produzione industriale, fra progetto e serie: e questo allestimento, che riesce a mettere a fuoco proprio questa dialettica tipica del design italiano, guida il visitatore fra la grande serie, la piccola seria e la serie numerata, fra il fuori serie, la serie personalizzata e la sperimentazione.



Con questa seconda edizione del Triennale Design Museum non solo si dà voce al tradizionale impegno della Triennale nell’ambito delle arti decorative e industriali, ma si costruisce, anche in termini istituzionali e grazie alla collaborazione di enti ed aziende che hanno messo a disposizione il proprio patrimonio, una finestra sulla storia del design in tutte le sue sfaccettature, dal progetto alla produzione, dall’utopia alla serialità, eleggendo proprio la Triennale come luogo centrale della rete dei giacimenti del design italiano, esprimendo in questo progetto museale ambizioso e ben riuscito la capacità di rappresentare e valorizzare la storia e i prodotti del nostro design.

Il Triennale Design Museum è aperto al pubblico a partire dal 21 marzo e fino al 2010 ospiterà nello spazio del Creative Set i progetti, i prodotti e la creatività di sei giovani designer, espressione del design italiano di nuova generazione. In questo modo sembra potersi chiudere il cerchio di questa dialettica, che allo stesso tempo si estende con il procedere della storia e con l’innovazione continua del design.

per www.panorami.info Francesca Misiano

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox







Palmares