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Texas, un test del Dna lo ha scagionato ma il 16 novembre sarà messo a morte

Larry Ray Swearingen è stato condannato a morte nel 2000 in Texas per l’omicidio, avvenuto due anni prima, della diciannovenne Melissa Trotter.

Swearingen ha sempre sostenuto di essere innocente e ha ripetutamente chiesto che venissero effettuati test del Dna sull’arma dell’assassinio, sui mozziconi di sigaretta rinvenuti sulla scena del delitto, sui vestiti della vittima, sulle prove dello stupro che aveva subito prima di essere uccisa e della colluttazione che l’aveva preceduto.

I tribunali del Texas hanno respinto quasi tutte le richieste ma quella accolta, di analizzare campioni di sangue dietro le unghie di Melissa Trotter, ha dimostrato l’estraneità di Swearingen puntando verso il profilo di uno sconosciuto.

All’epoca dell’omicidio le tecniche per l’esame del Dna non erano particolarmente evolute. In seguito sono migliorate, tant’è che hanno portato, in tutti gli Usa, all’annullamento di 351 processi. Solo nel 2011 i Dna non identificati sono stati inseriti nell’archivio giudiziario.

Naturalmente, se a Swearingen fossero stati accordati tutti gli esami del Dna richiesti, non sappiamo come sarebbe andata. Sappiamo solo che l’unico eseguito lo ha scagionato. Nel dubbio, le autorità del Texas dovrebbero fermare la sua esecuzione, prevista il 16 novembre.

Questo articolo è stato pubblicato qui

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