• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Attualità > Politica > Testimoni di giustiza. Sedotti e abbandonati

Testimoni di giustiza. Sedotti e abbandonati

Ormai è un rituale settimanale quello di raccogliere le paure e le speranze di persone che hanno rinunciato alla propria vita, alla propria identità, agli affetti, al lavoro per solo senso dello Stato. Sono i testimoni di giustizia.

Persone che, assistendo a un reato o venendone a conoscenza, si recano da polizia e magistratura per denunciare il fatto. Non pentiti, con cui anche giuridicamente sono stati confusi per anni, ma testimoni. E quando ci si trova di fronte a gravi delitti di sangue, connessi ad esempio con il terrorismo o, in particolare, con la criminalità organizzata, significa rischiare la vita. La propria e quella dei familiari.

Squilla il telefono. Una voce ti chiede se almeno tu, che lavori in un giornale, hai qualche novità. «Nulla, mi dispiace. Con noi si rifiutano di parlare». Occupandosi di , delle condizioni in cui si trovano a vivere dal momento in cui hanno deciso di parlare, ci si rende conto che i concetti di “giustizia” e “legalità” molto spesso non corrispondono. Anzi divergono.



Raccogliendo le loro storie si scopre che, di fatto, lo Stato non ha assolutamente coperto la loro rinuncia a vivere una vita “normale”, spinti dalla propria sete di giustizia. La risposta dello Stato, della politica politicante, è stata, nella maggior parte dei casi, un rifiuto. Anzi, una lunga serie di rifiuti. Un rifiuto generalizzato, sia dalla destra che da parte della sinistra. Perché i sono un piccolissimo gruppo sociale, 72 paria in quasi vent’anni, dal primo e artigianalissimo “fai da te” inaugurato da . Se si contano anche i parenti da proteggere si parla di meno di 400 persone. Niente al confronto delle migliaia di figure (collaboratori e loro parenti) legate alla legislazione sul pentitismo. Queste “voci testimoniali” premiate con riduzioni e favori, in cambio delle loro deposizioni e delazioni. Importanti, certamente. Ma il valore morale del libero testimone che sceglie di testimoniare? Sembra non essere riconosciuto. Anzi, risulta negato, da atti, burocrazie, norme, sottovalutazioni. I testimoni spesso vengono abbandonati a se stessi, in balia delle paure e a volte di disagi e sopraffazioni incredibili. Sopraffazioni morali e materiali. che subiscono ingiustizie proprio da chi dovrebbe proteggerli.

Le persone e le fragilità. È sorprendente quanto le vicende umane siano simili: i percorsi di queste persone che hanno scelto la giustizia si intrecciano, in un unico coro. Da cui emerge un dato: lo Stato li usa e poi li abbandona. Vent’anni fa e oggi. E poi non sorprendiamoci che siano solo poco più di settanta persone. Sapendolo, chi affronterebbe la perdita di tutto e contemporaneamente l’abbandono da parte dello Stato?

Editoriale dallo Speciale Giustizia di Terra

Commenti all'articolo

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox

Autore

Pietro Orsatti

Pietro Orsatti

Scrittore, regista, giornalista e autore teatrale. Ha lavorato per numerose testate giornalistiche italiane e estere. Ha lavorato presso il gruppo parlamentare verde e in associazioni ambientaliste come Legambiente e Friends of the Earth. Ha realizzato progetti web e campagne per ActionAid, ANCI, Un ponte per…, Ricerca e Cooperazione. Impegnato per anni come collaboratore e redattore di (...)

Sito: Pietro Orsatti - appunti per un racconto sociale


Profilo personale

Scrivi su AgoraVox !


Ultimi articoli dell’autore

Tutti gli articoli dell’autore

Articoli correlati

Politica
Tutti gli articoli di questa rubrica



Palmares


Articoli più letti

  1. Gloria
  2. Basta morti sul lavoro
  3. Una componente della barbarie: l’astensionismo
  4. Violento sgombero alla Columbia University. Oltre 120 università nel mondo occupate per Gaza
  5. Uccisi sotto scorta: in Messico il sistema di protezione dei giornalisti non funziona
  6. Il 28 luglio, al Mirano Summer Festival, l’evento "La Macchina Del Tempo 80", con Ivana Spagna, Johnson Righeira, Gazebo, Tracy Spencer
  7. Milazzo (ME) – Critica del Centrosinistra alla costruzione di un terminale per bus turistici
  8. Milano Sunday Photo 8° edizione
  9. La stagione del fisco: in arrivo il 730 precompilato.
  10. La secolarizzazione in Italia


Ultimi commenti