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Taleb, la scienza e la creatività dei giovani

Ieri pomeriggio la Fondazione Marino Golinelli di Bologna ha organizzato l’evento gratuito “Ricerca e impresa: gli inventori del domani”, e ha presentato alcuni progetti scientifici e la lectio magistralis di Nassim Nicholas Taleb.

L’evento si è tenuto all’Arena del sole di Bologna ed è stato condotto dal giovane e brillante giornalista Federico Taddia. Sono stati premiati i migliori progetti riguardanti il monitoraggio del sonno ideati dai ragazzi della scuola estiva del “Giardino delle imprese” e quelli sulle scienze della vita di “Scienze in pratica”.

Luca De Biase, è uno dei consiglieri del Trust Eureka legato alla Fondazione e ha fatto parte della giuria che ha premiato i migliori progetti nati all’interno del “Giardino delle imprese”. Tra i progetti premiati segnalo il “Mammut”, che utilizza uno smartphone in comunicazione con uno speciale braccialetto, per monitorare lo stato di veglia e di sonno dei neonati e dei bimbi. Una menzione d’onore è stata assegnata al “Mo-Mo”, un progetto centrato sulla misurazione dello stress attraverso il livello di cortisolo presente nella saliva accumulata in bite simili a quelli dentistici.

C’è stata anche la gustosa performance di Nassim Nicholas Taleb, studioso instancabile e grande scrittore di best-seller (Il Cigno Nero, 2008; Antifragile. Prosperare nel disordine, 2013). Taleb, docente di Risk Engineering alla New York University, ha quindi chiuso l’iniziativa con una lectio magistralis sui temi della necessità della sperimentazione e dell’educazione all’imprenditorialità.

Taleb è un pensatore molto scettico e dopo aver sviscerato i concetti di fragilità e antifragilità, ha discusso della diffusa ma poco studiata “crescita post-traumatica da stress”, cioè la versione evolutiva e positiva di quasi tutti le azioni umane che si scontrano con la realtà. Infatti una scoperta scientifica nasce molto spesso da molti tentativi e da piccoli e grandi errori, come è avvenuto per molti secoli nelle cucine di tutte le popolazioni. Oltretutto bisogna pensare che l’azione più significativa di moltissimi farmaci è stata scoperta nei contesti sbagliati (venivano cioè somministrati per curare un sintomo, ma sono risultati più utili nella cura di altre patologie).

Lo studioso americano di origine libanese non utilizza le checklist (le liste di controllo da spuntare), tuttavia ritiene più utili quelle incentrate sulle cose da non fare, in modo da evitare gli errori irreparabili (la questione è stata tirata in ballo con una mia domanda). Inoltre per Taleb è più facile indagare nel futuro se si pensa alle cose che scompariranno, tenendo conto che una cosa che esiste da vent’anni è molto probabile duri per almeno altri vent’anni. Quindi in molti casi le nuove tecnologie hanno vita breve. E forse i libri dureranno fino alla fine dell’ultima civiltà umana.

Comunque l’iniziativa servirà anche promuovere le attività della Fondazione e il nuovo Opificio Golinelli, una modernissima città della conoscenza, con laboratori, aule didattiche, giardini e piazze per far circolare la conoscenza a livello informale e a pieno regime. La struttura è stata pensata per valorizzare al massimo gli approcci scientifici multidisciplinari e trasversali e le grandi capacità creative dei bambini e dei giovani dai due anni ai vent’anni.

L’apertura dell’Opificio Golinelli è prevista per il mese di giugno 2015 nell’area dell’ex complesso delle Fonderie Sabiem e rappresenterà il luogo ideale per le visite didattiche degli studenti supervisionati dagli insegnanti e dai genitori (sono previsti circa 100.000 visitatori annui). Infatti esiste un programma di formazione chiamato “Educare ad Educare”, dedicato agli insegnanti di ogni ordine e grado, che è stato progettato in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca scientifica e con l’Accademia dei Lincei.

Infine segnalo alcuni eventi molto interessanti: www.caffedeigiornalisti.it/voci-scomode (la voce dei giornalisti più coraggiosi, Torino, 27 e 28) www.hrcyberforum.it (le innovazioni nella gestione delle risorse umane, Assago - Milano, 27 e 28); www.handimatica.com (le tecnologie ICT e la disabilità, Bologna, dal 27 al 29, gratuito); il meeting marchigiano riguardante “Le “rimozioni” nel giornalismo”, (www.giornalisti.redattoresociale.it, 16 crediti; sede: www.comunitadicapodarco.it, Fermo, 28-29-30); www.forumeccellenze.it (meeting e Speed Business Date, Milano, 29 e 30)

Per gli approfondimenti su Taleb potete avventurarvi qui: http://www.fooledbyrandomness.com.

 

Nota talebiana - Troppe persone confondono “scienza e scienziati. La scienza è grande, ma i singoli scienziati sono pericolosi. Sono umani e hanno le stesse distorsioni degli essere umani. Forse anche di più. Molti scienziati infatti sono testardi, poiché non avrebbero altrimenti la pazienza e l’energia per compiere le fatiche eroiche che vengono loro richieste, come passare diciotto ore al giorno a mettere a punto la tesi di dottorato” (Giocati dal caso, 2003, p. 222). Cambiare idea sembra la cosa più semplice di questo mondo, invece non è così. Però in molti casi è la cosa più vitale da fare.

Nota personale - Nel 1995 è morto Henri Laborit, un personaggio francese anticonformista e molto curioso, simile a Taleb. Laborit è stato un biologo, un farmacologo e un moderno filosofo, quindi approfitto dell’occasione per consigliare due opere molto sintetiche: “Elogio della fuga” (1990); “Conversazioni con Henri Laborit. La libertà come fuga” (una biografia atipica scritta da Claude Grenié, Eleuthera, 1997). Inoltre si possono trovare alcuni filmati su YouTube, compreso alcuni estratti del film “Mon oncle d’Amérique”, diretto da Alain Resnais (1980).

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