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 Home page > Tribuna Libera > SuperMario e quell’azzurrino che non incanta

SuperMario e quell’azzurrino che non incanta

Finalmente il premier ottriato ha deciso di scendere al livello dei comuni mortali che non rappresenta. Abbandona il grigio per un colore più primaverile. Ma il diavolo è più brutto di come lo si dipinge...etriti causati dal crollo degli edifici

Sorrisi smaglianti, clima da ipocrisia internazionale, prove tecniche di sobrietà comunicativa: il G8 di Camp David, promosso dalla consueta megalomania statunitense di cui oggi è interprete il presidente Obama, è una perfetta fiera delle vanità. Ci sono tutti, in maniche di camicia, golf leggero, tailleur della C&A e dita incollate con l'attak: solo il neo presidente di Francia Hollande fa il sovversivo e prende le distanze, presentandosi all'incontro con un completo scuro. Sono in molti a sperare che non si tratti di una coincidenza e che voglia esprimere dichiaratamente la strenua opposizione che ci si aspetta dal nuovo inquilino dell'Eliseo, rispetto ai profeti della globalizzazione mondiale.

Anche SuperMario indossa un maglioncino con scollo a v, in una tonalità cromatica compresa tra l'azzurro e il ciclamino: colori soft, morbidi, che ispirano (o dovrebbero ispirare) lealtà e fiducia. Nulla di particolare, a dire il vero: prima del bocconiano, era toccato a Prodi indossare i panni del ciclista e a Berlusconi quelli del premier plurinquisito con una smodata passione per il burlesque e le statuette di Priapo. Tutti personaggi ben distanti dall'italiano medio che si guadagna il pane col lavoro e non con lo sfruttamento dei ceti più deboli della popolazione che hanno provato, per opportunismo mediatico, a vestire i panni della persona comune (fallendo miseramente, a dire il vero).

Sembra quasi che gli otto potenti del mondo temano, in un certo senso, l'opinione pubblica che sanno di non controllare più come accadeva qualche decennio fa, quando la rete era soltanto un groviglio di link ancora immaturi per poter incidere in maniera significativa sulla vita dei cittadini. Serve sobrietà, nei momenti che precedono la probabile fine dell'euro, con conseguente tracollo finanziario per l'occidente capitalista, e questa viene altresì esibita dai capi di governo presenti alla riunione. Ma non basta certo un golf alla moda a convincere i popoli della necessità di manovre erariali che stanno seminando malcontenti e drammi tra i cittadini. Né si illudano gli otto grandi, mai così piccoli, di potere ancora tenere in scacco le popolazioni che vivono quotidianamente la mancanza di lavoro e di servizi di base.

Intanto il premier Monti ha dovuto abbandonare l'incontro, per rientrare tempestivamente in Italia a causa dell'emergenza terremoto che ha messo in ginocchio l'Emilia, appena tre giorni dopo la pubblicazione, sulla Gazzetta Ufficiale, del provvedimento che riforma la Protezione civile e che non promette nulla di buono per le povere vittime del sisma, che dovranno provvedere alla ricostruzione senza alcun aiuto da parte dello stato. Ad essere sarcastici, bisogna sperare che non decidano di inventarsi un nuovo balzello per lo smaltimento dei detriti causati dal crollo degli edifici. Chissà, con i bocconiani non si sa mai!

Grazie Ragionier Monti, Lei sì che sta contribuendo a salvare l'Italia dal baratro. Ma dalla sua assurda azione di governo, chi ci salverà?

Questo articolo è stato pubblicato qui

Commenti all'articolo

  • Di Damiano Mazzotti (---.---.---.213) 21 maggio 2012 13:53
    Damiano Mazzotti

    La colpa non è solo dei tecnici e dei politici, ma anche di molti dirigenti pubblici e burocrati vari... E degli affaristi delle assicurazioni e delle banche...

    Comunque qui se lo Stato non pagherà i prossimi danni di terremoti e alluvioni prima o poi ci scapperà il morto illustre... o anche molto illustre... Ma questi sono talmente rincretiniti dal potere che non sanno cosa può succedere al di fuori della aule universitarie e delle riunoni di burocrati pecoroni il più delle volte messi alla pecorina...

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