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Sul caso Esposito-Berlusconi e sugli scenari possibili

Il buonsenso vorrebbe che le dichiarazioni di Esposito fossero considerate gravi. Invece non è così, anche se danno a Berlusconi un ottimo alibi per fare ricorso alla Corte Europea per i Diritti dell'Uomo.

Gli "ermellini" sono basiti: ora si aprono nuovi scenari. Ubi maior minor cessat, però mi vanto di averlo detto prima.

La gravità della sortita del magistrato non può e non deve sfuggire alla gente di buon senso, anche a chi non mastica tutti i giorni diritto. Esposito ha smentito di aver pronunciato quelle frasi, ma il sonoro dell’intervista registrata lo inchioda alle sue responsabilità. Il direttore del quotidiano napoletano lo ha ribadito: il magistrato voleva proprio dire quello, ha anticipato ad un organo d’informazione le motivazioni della sentenza, non ancora rese note per le vie ufficiali. 
 
Alla faccia della terzietà, della sobrietà, dello stile di vita specchiato e della limpidezza operativa che dovrebbe contraddistinguere chi fa la professione di Esposito. Si è verificato l’ennesimo cortocircuito tra settori politicizzati della magistratura e alcuni media che puntano ad esasperare il conflitto tra poteri. 
 
In Cassazione tutti sono basiti. Con le sue dichiarazioni, che di fatto anticipano i contenuti di una sentenza impostata sul principio che Berlusconi "sapeva" della frode fiscale, Esposito apre inevitabilmente (e inconsapevolmente) nuovi scenari. Quelle parole, seppure ritrattate dal diretto interessato inchiodato dal sonoro della registrazione che quindi si è beccato del bugiardo a ragione veduta, sono un assist sia per la difesa, che ora avrà ulteriori motivi per tentare la strada del ricorso alla Corte europea dei diritti dell’uomo.
 
Foto: BlackCat/Wikimedia

Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.45) 8 agosto 2013 15:05

    1-Esposito non ha mai fatto riferimento diretto al processo Mediaset

    2-Che B. venisse informato sta nelle carte del processo
    3-Cosa cambia ai fini della sentenza di colpevolezza?
  • Di alessandro tantussi (---.---.---.39) 9 agosto 2013 01:22
    alessandro tantussi

    Che devo rispondere al commento. Forse che, beh, basta leggere i giornali. Non "LIBERO" né il "GIORNALE" né il "TEMPO" Anche quelli di sinistra. Si capisce quello che non si vuol capire, basta essere disponibili a capire senza pregiudizi. L’improvvida sortita di ESPOSITO apre nuovi scenari politici e giudiziari.


  • Di (---.---.---.228) 18 agosto 2013 23:51

    La terzietà del giudice non ne vieta la convinzione di colpevolezza, ma solo che affronti il caso con ottica neutra. Dopo l’analisi della situazione, egli arriverà ad una conclusione, che non potrà essere neutra, ma dovrà entrare nel merito: colpevole o innocente, banalizzando molto ed escludendo altre casistiche.


    Tutti i giudici arrivano ad una sentenza, che può essere avversa o meno, ma questo non vuol dire che non siano terzi. Significa che hanno analizzato il caso (loro, non noi che non conosciamo il contenuto delle carte) e sono arrivati ad una conclusione. Terza.

    Sono giudici terzi solo quelli che assolvono?
  • Di (---.---.---.39) 19 agosto 2013 04:40

    per il giudice Esposito oltre alla conclusione terza c’è anche una conclusione quarta, quella della intervista al Messaggero. I giudici veramente terzi si astengono dal commentare le proprie sentenze sui giornali. Esposito è malato di protagonismo e, forse, di atteggiamento pregiudiziale. Resta il fatto che qualsiasi sentenza non è "la Verità" rivelata dal Verbo di Dio, è un provvedimento redatto da uomini e pertanto soggetto ad errore. Io non dico nemmeno che la sentenza sia errata, dico solo che chi l’ha pronunciata non era privo di pregiudizi e di postgiudizi.

  • Di (---.---.---.39) 19 agosto 2013 04:41

    e sia chiaro che terza deve intendersi tra virgolette...

  • Di (---.---.---.228) 19 agosto 2013 08:47

    Ma se non dici che la sentenza è sbagliata perché tiri in ballo il Verbo di Dio e la verità rivelata? Qual è il senso di tirare in ballo certe frasi se non si vuole veicolare che i giudici abbiano sbagliato?


  • Di (---.---.---.39) 19 agosto 2013 09:16

    Dio Santo, ma perché critichi e non leggi? Io dico che la sentenza perde di valore perché screditata dalle dichiarazioni POSTgiudiziali di Esposito e dalla conseguente immagine di giudice non imparziale. Che poi la sentenza sia giusta o sbagliata in sé è quasi secondario e comunque ciascuno la pensi come vuole. Resta il fatto che il valore della sentenza, che essendo espressione della Corte più Alta dovrebbe essere irreprensibile, risulta svilito nei fatti e ha in effetti aperto (come avevo previsto) scenari politici nuovi. Se proprio qualcuno si ostina a non voler capire: il Berlusca è stato rimesso in corsa, leggete i giornali ed ascoltate i telegiornali! Ancora una volta dato per distrutto il Silvio rinasce dalle sue ceneri. E per favore non ditemi che tifo Berlusconi: dove lo leggete nell’articolo il tifo per Berlusconi?

  • Di (---.---.---.205) 19 agosto 2013 15:12

    Che io non legga è una tua presunzione, ma in effetti c’è da chiedersi perché perda il mio tempo a leggere certi articoli.


    La sentenza non è minimamente svilita nei fatti e il giudice non ha detto niente di diverso da ciò che si può desumere dalla sentenza. Soprattutto sono affermazioni fatte post-giudizio, come da te ricordato. Diverso sarebbe stato se l’intervista fosse stata rilasciata PRIMA del pronunciamento della corte.

    Si può parlare di cattivo gusto nel commentare atti processuali, ma non di certo di parzialità: la posizione del giudice era già nota, espressa ad alta voce davanti a centinaia di telecamere.

    Era un segreto che Silvio Berlusconi fosse considerato colpevole dal giudice che l’ha ufficialmente condannato a nome del popolo italiano? 
  • Di (---.---.---.39) 19 agosto 2013 17:18

    nessuno ti obbliga a perdere il tuo prezioso tempo con me. mi pare che le cronache che vedono l’imputato-condannato ringalluzzito, un Napolitano in difficoltà, un Letta stretto fra l’uscio di Berlusconi ed il muro del PD, lo stesso Pd che forse, per mantenere in piedi il governo dovrà perfino dichiarare un qualche riconoscimento del diritto di B a continuar la sua strada politica ... tutte cose che di fronte ad una condanna senza strascichi avrebbero avuto molta meno risonanza. Del resto la mia conclusione e la mi previsione era proprio questa " Esposito apre inevitabilmente (e inconsapevolmente) nuovi scenari."

    così è stato e... così è (se ti pare)


    • Di (---.---.---.182) 19 agosto 2013 19:51

      Ovviamente la considerazione è reciproca: nessuno ti obbliga a perdere il tuo tempo con me.


      Tu scrivi un articolo, è tuo diritto. Io commento, è mio diritto. Fine, si tratta di accettare il fatto che qualcuno la possa pensare in modo diverso e non possano arrivare solo e sempre commenti plaudenti.

      La sentenza resta non svilita: la soluzione da te sottolineata è meramente politica, non giudiziaria. Non è un caso. O per caso nel nostro diritto penale è previsto un quarto grado di giudizio in cui sono i partiti a stabilire la sorte dell’imputato/condannato di turno? Non mi risulta, ma verrà introdotto a breve, di questo passo.

      Tutto il tuo ragionamento si basa sul presupposto che Napolitano si presti a dare la grazia ad un condannato che neanche si è pentito, non ha ancora scontato un giorno della pena, né ha chiesto clemenza e in più è interdetto dai pubblici uffici per durata da stabilirsi, il che vuol dire che ha commesso un reato che per sua natura porta come pena accessoria qualcosa che è cozza con il riabilitare la sua agibilità politica.

      A questo resta da domandarsi perché non si grazi il delinquente comune e qui ci starebbe bene la fattoria degli animali: alcuni sono più uguali di altri.
  • Di (---.---.---.39) 19 agosto 2013 20:22

    Il TUO riferimento alla fattoria degli animali è quantomeno prematuro, per ora il B è stato condannato e quindi non sembrerebbe essere più eguale, anzi visto il trattamento MENO uguale, a lui sono state riservate corsie privilegiate di giudizio percorse al galoppo, tutto il resto di cui si occupavano i magistrati (sia inquirenti che giudicanti) è passato in fanteria. Non ho detto che Napolitano si appresti a dare la grazia (che anzi credo non verrà né richiesta né eventualmente concessa se richiesta) ma tutti si stanno preoccupando di consentire "l’esercizio della attività politica" di B. Penso che, ma posso sbagliare, che si inventeranno un pateracchio, una specie di mostro giuridico che salvi non tanto il B. (che a Napolitano non gli può fregà de meno) quanto il Governo e il PD che non sa che pesci pigliare con l’alleato condannato. Confermo che nella sostanza politica la sentenza è stata screditata e, se verrà presa una qualche iniziativa per garantire "l’agibilità politica" del B, risulterà chiaro anche a te. Per il resto possiamo continuare all’infinito, è difficile che io e te ci troviamo d’accordo, ma finché rimaniamo nell’ambito del rispetto reciproco, io non cesserò mai di risponderti. Nel nostro Ordinamento un quarto grado non è previsto, ma è prevista la possibilità della revisione ed annullamento della sentenza di cassazione e anche il ricorso alla Corte Europea. Francamente non credo (non ci scommetterei la casa ma una cena sì) che la cosa sia finita lì. Vedremo...

    pentimento? il pentimento cozzerebbe con la dichiarazione di innocenza, dite tutto quello che vi pare sul B. ma di certo non si può dire che sia un fesso, sfrutterà fino in fondo "l’effetto martire" traendone vantaggi sia sul piano politico che su quello giudiziario.

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