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Striscia di Gaza, lotta senza fine

 

A seguito della violazione del cessate il fuoco da parte di Hamas, il movimento di resistenza islamico palestinese, e del ripetuto lancio di diversi missili  dalla striscia di Gaza alla parte sud di Israele sono riprese massicce ostilità tra i due storici contendenti.

Il Governo israeliano ha preparato una dura offensiva contro Hamas che potrebbe durare anche parecchio tempo. I primi attacchi sono stati effettuati mediante bombardamenti aerei e da postazioni fisse; gli obiettivi colpiti e distrutti sono tutti militari e comunque centri nevralgici della forza militare di Hamas. Alcuni personaggi di spicco della polizia palestinese sono rimasti uccisi nei bombardamenti, che hanno causato anche la morte di civili nonostante i bombardamenti selettivi.

Sembra che non possa esserci pace in questa piccola striscia di terra e che tutti gli sforzi, fatti dalla comunità internazionale per giungere a una conclusione pacifica della questione di Gaza,  finiscano irrimediabilmente nel vuoto.

Hamas ha annunciato dure rappresaglie nei confronti di Israele, che dal canto suo ha annunciato l’impiego di tutti i mezzi necessari, sia di cielo sia di terra, per fronteggiare il nemico. Si prefigura un nuovo scenario di morte e terrore a perpetrare questo conflitto “senza fine”.

Tra recriminazioni reciproche e poca collaborazione ancora una volta si assiste a un’escalation delle ostilità tra i due contendenti di vecchia data che sembra allontanare a tempo indeterminato la possibilità che ci sia pace in quegli sfortunati territori. 

Commenti all'articolo

  • Di e633 (---.---.---.154) 29 dicembre 2008 13:27

    Forse è meglio che si sbrighino ad entrare via terra in modo da essere ancora più chirurgici e minimizzare veramente i danni collaterali, anche se gli israeliani non sono mai stati molto attenti sotto questo punto di vista...

    • Di Francesco Rossolini (---.---.---.185) 29 dicembre 2008 14:01
      Francesco Rossolini

       Se lo scopo di Israele è distruggere le postazioni missilistiche "nascoste" di Hamas allora l’ingresso via terra è necessario. Comunque non credo in assoluto che nuove ostilità possano giovare al processo di pace, sembra veramente una guerra infinita una lotta tra acerrimi nemici separati da mura socio-culturali insormontabili. 

  • Di Truman Burbank (---.---.---.161) 29 dicembre 2008 15:58

    Ciò che oggettivamente accade è che i macellai israeliani sterminano palestinesi e la comunità internazionale è complice dello sterminio.

    In quanto ad Hamas è il legittimo partito di governo in Palestina avendo vinto le elezioni.

    A questo punto dovrebbe essere chiaro a tutti che Israele è sostanzialmente un’organizzazione criminale, dedita al genocidio dei palestinesi. 

    • Di (---.---.---.185) 29 dicembre 2008 20:13

       Questa tua affermazione dimostra che c’è troppo odio tra Palestinesi e Israeliani. La pace si costruisce sulla comprensione reciproca e sul dialogo. 

      Hamas non è priva di colpe come non lo è il Governo Israeliano. Ma la recriminazione non porta alla pace. 



  • Di Paolo Praolini (---.---.---.3) 29 dicembre 2008 21:28

    Concordo con il fatto che procedere con atti di guerra non risolverà questa drammatica vicenda ormai storicizzata.
    Responsabilità di Israele sono indiscutibili come lo sono quelaio, perchè di questo si tratta.
    Allora occorrerà prendere posizioni più dure con entrambe le parti e sedersi definitivamente ad un tavolo, dove anche Hamas partito democraticamente eletto ha diritto di partecipare in contrapposizione ad Israele, magari con Hillar Clinton a fare da mediatore.

    Vedremo.

  • Di Truman Burbank (---.---.---.145) 29 dicembre 2008 22:57

     Quelli che si riempiono la bocca con la parola pace sono i complici degli assassini che uccidono donne e bambini borbardando dall’alto, come se schiacciassero insetti.

    La parola pace serve solo a coprire il genocidio che i nuovi nazisti stanno compiendo nel lager di Gaza.

    Ricordo che Hamas è il partito che ha legittimamente vinto le elezioni in Palestina. L’attacco criminale degli israeliani dimostra che non vogliono una controparte, ma solo agnelli sacrificali di cui bere il sangue.

    Per la pace c’è sempre speranza, comunque. Quando finirà quella mostruosità giuridica che è Israele ci potrà essere pace in Palestina.

  • Di Truman Burbank (---.---.---.145) 29 dicembre 2008 23:12

    Agricola, 30
    ‘(…) nos terrarum ac libertatis extremos recessus ipse ac sinus famae in hunc diem defendit:: nunc terminus Britanniae patet, atque omne ignotum pro magnifico est; sed nulla iam ultra gens, nihil nisi fluctus ac saxa, et infestiores Romani, quorum superbiam frustra per obsequium ac modestiam effugias, raptores orbis, postquam cuncta vastantibus defuere terrae, mare scrutantur: si locuples hostis est, avari, si pauper, ambitiosi, quos non Oriens, non Occidens satiaverit: soli omnium opes atque inopiam pari adfectu concupiscunt. Auferre trucidare rapere falsis nominibus imperium, atque ubi solitudinem faciunt, pacem appellant (…).’
    “Proprio la lontananza e l’oscurità della nostra fama hanno difeso fino a oggi noi che siamo l’ultimo popolo della terra e della libertà: ma ora il confine della Britannia è aperto, e tutto ciò che è ignoto sta al posto del meraviglioso; ma ormai al di là non c’è nessun altro popolo, nulla se non flutti e scogli, e ancora più pericolosi i Romani; la cui superbia inutilmente si cercherebbe di evitare con l’obbedienza e la sottomissione. Predatori del mondo intero, dopo che a loro che tutto devastano sono venute a mancare le terre. Frugano il mare: sono avidi se il nemico è ricco, ambiziosi se è povero, tali che né l’Oriente né l’Occidente li aveva saziati: soli tra tutti desiderano con pari cupidigia le ricchezze e l’indigenza altrui. Rubare, massacrare, rapinare, lo chiamano con falsi nomi impero e, là dove fanno il deserto, lo chiamano pace.”
     Tacito

  • Di (---.---.---.7) 30 dicembre 2008 13:39

    Se mi permettete voglio mettere in dubbio questa affermazione: "gli obiettivi colpiti e distrutti sono tutti militari e comunque centri nevralgici della forza militare di Hamas", Io non so se lei ha visto almeno le immagini di bambini e donne uccise in tv prima di dire ciò !!! fino ad ora più di 300 persone uccise da bombe "intelligenti" contro 3 israeliani uccisi !!!! Ma fino ad ora nessuno parla di risposta sproporzionata !!! per quanto Hamas abbia torto, Israele ha sempre fatto tutto ciò che voleva e gli altri non facevano altro che tacere oppure essere d’accordo !!!!! Dov’è Obama ? Sarkozy ? Berlusconi e tutti i leaders europei ? Di loro nemmeno una parola; Della morte dei civili palestinesi non se n’è infischia nessuno !!! l’attacco del Libano nel 2006 vi ricorda qualcosa ?

    • Di Francesco Rossolini (---.---.---.185) 30 dicembre 2008 19:50
      Francesco Rossolini

       L’articolo è stato scritto all’inizio dei bombardamenti quando ancora non c’erano centinaia di morti.
       Purtroppo le cose sono peggiorante di ora in ora, comunque non è ammissibile legittimare Hamas e attribuire l’intera colpa dell’accaduto ad Israele.

      Ad ognuna delle parti deve essere attribuita la giusta colpa, Hamas provoca costantemente e pretestuosamente Israele ed Israele reagisce in maniera furiosa e smodata.

      Non è questa la strada per una normalizzazione nella regione. Non è però più ammissibile che dopo 60 anni si continui ancora a morire in Palestina. Bisogna trovare uno sbocco, un compromesso che permetta la convivenza dei due contendenti. 

    • Di pamoja (---.---.---.7) 2 gennaio 2009 15:26

      A quanto sembra è stato colto di sorpresa dai bombardamenti israeliani ? Come fate voi "giornalisti" a scrivere su situazioni e fare conclusioni affrettate ? Sa com’è nato l’organizzazione Hamas ? è nato sotto l’impulso d’Israele nel 1987 per contrastare l’OLP e veniva finanziato dal mossad !!!! Ed ora però l’Israele vuole mettere i palestinesi contro Hamas poichè ha vinto le elezioni !!! poi dice: "Ad ognuna delle parti deve essere attribuita la giusta colpa": Sè ognuno dovesse pagare in proporzione alle sue colpe Israele finirebbe al Tribunale penale internazionale: Dimmi te come fanno a distinguere militanti Hamas dai civili ? un vigile da un guerriliero ? Ora a Gaza cade una bomba ogni 5 minuti, loro hanno passato il capodanno nascosti nelle loro case ed hanno avuto fuochi d’artificio offerti gratis dall’aviazione israeliana: HAPPY NEW YEAR GAZA !!!!! E l’Università bombardato che ne dice ? questi sono crimini contro l’Umanità! Dovrebbero tutti comparire davanti al TPI !! Ora che Israele ha pure rifiutato di cessare il fuoco, Si è capito che Israele ha obiettivi molto più ampi di quanto si crede: con la sua arroganza vuole non solo anientare Hamas ma vuole ricordare a tutti i paese della zona ostili(sopratutto dopo la sconfitta in Libano nel 2006) a lui che Israele è ancora il più forte.

  • Di raffaele della rosa (---.---.---.11) 1 gennaio 2009 10:45

    Partirei da un dato storico, l’ideologia sionista si basa sullo slogan, poi sempre messo in pratica, UNA TERRA SENZA POPOLO PER UN POPOLO SENZA TERRA...
    Gli esseri umani che abitavano la Palestina e che non appartenevano alla razza (??) popolo(??) ebraico erano un non-popolo, sotto sotto anche non-persone...come incipit non c’è male direi....

    Israel non si limita ad esserci ma continua a cercare di popolarsi e sovrappopolarsi con gente (anche non ebrei) proveniente da ogni parte del mondo, che viene mandata a colonizzare le terre occupate dal non-popolo arabo....

    Una seria trattativa pur non potendo assicurare a tutti gli arabi espulsi (ed ai loro eredi) il ritorno alle case e terre da dove furono cacciati dal popolo eletto (la giustizia è nemica della pace, in casi come questo) NON PUO’ PRESCINDERE DALLO STOP ALLE COLONIE E DALL’ESPULSIONE DI GENTE CHE IN PALESTINA-ISRAELE non è neppure nata e vive da pochi anni.

    Gli attacchi di Hamas, a mio avviso condannabili in quanto non giovano alla causa palestinese (ma che cosa possa giovare ai palestinesi ancora nessuno lo dice) visto che il terreno politico-militare è quello di maggior forza per Israel, vanno compresi alla luce del mai praticato cessate il fuoco di Israel nei confronti delle organizzazioni militanti per la liberazione della Palestina.

    Così come Israel ha fatto di tutto per delegittimare Al Fatah ora spinge Hamas allo scontro militare più duro possibile.
    Edward Said pensava invece che la non-collaborazione e la resistenza di massa nonviolenta avrebbero aperto maggiori spiragli. Certo è che il mondo così detto civile, quello non terrorista, quello degli effetti collaterali in Afghanistan e del paradiso di Guantanamo, quello che appoggia Uribe in Colombia e Calderon in Mexico, non so che titoli abbia per condannare Hamas....

  • Di raffaele della rosa (---.---.---.11) 1 gennaio 2009 10:52

    Se non chiedo troppo vorrei sapere in quale occasione, e la data, anche approssimativa, in cui con trattative, sia pure indirette, Hamas ed Israel avrebbero stabilito un cessate il fuoco ed i termini, sia pure sommari del patto...
    ringrazio anticipatamente

  • Di Francesco Rossolini (---.---.---.185) 1 gennaio 2009 23:22
    Francesco Rossolini

     La tregua tra Israele ed Hamas scadeva il 19 dicembre 2008, quando avrebbe dovuto essere rinnovata.

    Hamas ha invece iniziato il lancio di missili sulla zona sud d’Israele

    Israele ha reagito con le modalità che conosciamo. 

    Queste sono le informazioni in mio possesso di cui ho potuto verificare un certo grado d’attendibilità.

  • Di raffaele della rosa (---.---.---.11) 2 gennaio 2009 01:19

    dall’URL http://news.bbc.co.uk/2/hi/middle_e...

    che come si vede si riferisce ad una pagina della BBC ricavo (citando senza tradurre)

     HAMAS ’TRUCE’ TIMETABLE
    0600 (0300 GMT) Thursday ceasefire begins
    after 24 hours Israel eases crossing restrictions
    after five days Israel opens commercial crossings
    after two weeks Egypt starts talks with all sides to seek reopening of Rafah crossing
    ceasefire applies in Gaza Strip only

    il mancato rinnovo dell’accordo di tregua da parte di Hamas, non di una rottura/violazione si tratta, quindi, è motivato dal mancato adempimento delle condizioni di cui sopra.
    Lo stesso Mustapha Barghuti che non appartiene ad Hamas illustra le condizioni in cui Israel costringe la popolazione della striscia di Gaza....

    Il punto è che Israel vuol decidere chi rappresenta e chi dirige i palestinesi....cosa francamente inaccettabile...
    Invece l’incipit dell’articolo fa apparire Hamas come autore di una violazione a cui sarebbe seguita una reazione israeliana condannabile in quanto non proporzionata...di fatto Hamas non ha violato nessuna tregua ha solo rifiutato di sottomettersi alle inadempienze israeliane.


    • Di Francesco Rossolini (---.---.---.185) 2 gennaio 2009 14:06
      Francesco Rossolini

       La questione è che tutto ciò non ha alcun vantaggio per i Palestinesi come del resto per Israele.
      Gli unici a guadagnarci sono i grandi esportatori di petrolio del medio oriente poiché l’instabilità porta all’aumento del prezzo del greggio. Sembra che Hamas venga guidata e spinta a provocare Israele per due ragioni:

      1- Questione petrolifera, aumento dei prezzi
      2- Legittimazione del terrorismo, la lotta impari tra "pochi disperati" male armati ed il più forte (o tra i primi 3) esercito del mondo porta ad un effetto "pietismo" nei confronti degli islamici della striscia di Gaza. 

      Questa rimane chiaramente la mia modesta opinione che non vuole essere "la verità assoluta" ma un contributo alla ricerca del vero storico. 

  • Di Francesco Rossolini (---.---.---.185) 3 gennaio 2009 22:17
    Francesco Rossolini

    Ha avuto inizio la fase 2 dell’offensiva israeliana.

    Le truppe di terra iniziano a penetrare nella striscia di Gaza da tre fronti, Nord, Centro e Sud.


  • Di reza (---.---.---.38) 4 gennaio 2009 15:58

    Le precise e intelligenti bombe israeliane continuano a piovere su Gaza ma non sanno rispondere a una semplice domanda: dove intendono portarci i nostri illuminati leader, tronfi dopo una settimana di una guerra di cui neanche i più accesi fan sanno gli obiettivi?

    Sui media israeliani già compaiono i dubbi che nel 2006, durante la guerra del Libano, arrivarono molto più tardi e l’opinione pubblica, che in maggioranza appoggia l’attacco, dubita dei suoi risultati.

    L’opinione pubblica. Questo significa che la leadership politica, prigioniera delle elezioni di febbraio, gira intorno alle reazioni viscerali di un popolo dimentico di quel che è successo solo ieri che esige, eccitato e pieno d’odio, una risposta immediata contro chi "minaccia" la sua esistenza con la propria esistenza.
     
    Dalla guerra di terra di Israele contro Gaza, uscirà un nuovo scenario per l’intero medioriente; se Hamas e Gaza perdono, avrà "vinto" la politica sionista che si basa sull’annientamento dei palestinesi come popolo, ma se Hamas e Gaza resistono e Israele fallisce , come è successo nell’2006 dirante attacco al Libano e Hezbollah, il futuro scenario mediorientale sarà testimone di una fine fisica ed ideologica per Israele e per tutti i regimi arabi che oggi appoggiano l’attacco vile degli israeliani a Gaza ed a Hamas.

    In realtà Hamas, e non Israele, sta pagando un caro prezzo per sostenere la libertà e la democrazia.

  • Di Francesco Rossolini (---.---.---.22) 4 gennaio 2009 16:29
    Francesco Rossolini

    Pur apprezzando questo prezioso contributo non lo condivido.
    Ritengo che il "movente" rimanga la questione petrolifera e la necessità per i paesi esportatori che il prezzo del greggio riprenda a salire. I livelli attuali sono troppo bassi, i pozzi con gli impianti più vecchi sono i perdita quando il costo del barile si avvicina ai 30$. 


  • Di latinorum (---.---.---.207) 8 gennaio 2009 23:00

    raramente ho visto riunite insieme tanta ignoranza storica e tanta confusa e razzista ideologia; colpa della scuola ideologizzata dell’ultimo trentennio.....Gelmini salvaci tu!

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