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Sostenibilità e emissioni di CO2: il ministro Clini incontra l’ad Telecom Patuano

Mercoledì 10 ottobre alle ore 11, il ministro dell’Ambiente Corrado Clini e l’amministratore delegato Telecom Italia Marco Patuano si confronteranno sulla sostenibilità nel mondo delle imprese, l’intervista sarà moderata da Jacopo Tondelli, direttore di Linkiesta. Sarà possibile seguire l’evento in diretta streaming sul sito di Telecom o anche su Eraclito e Linkiesta. Il pubblico potrà inviare domande sui temi trattati sugli account @marcopatuano e @corradoclini, i protagonisti dell’incontro risponderanno via twitter attraverso l’hashtag #CliniPatuano.

Tutto nasce dall’accordo firmato il 21 maggio 2012 dal Ministero dell’Ambiente e Telecom Italia per lo sviluppo di un nuovo modello di sostenibilità per il settore TLC/ICT. L’obiettivo principale è quello di ridurre le emissioni di CO2 nell’aria. Telecom è tra i primi consumatori di energia in Italia, impiegando ogni anno circa la stessa quantità utilizzata da tutte le famiglie di una città come Milano, circa 2350 GWh. Così l’azienda ha avviato in simbiosi con il Ministero dell’Ambiente una serie di iniziative volte a ridurre il Carbon Footprint, il totale delle emissioni nell’atmosfera di CO2, principale causa del riscaldamento del pianeta. Scelte concrete che hanno già consentito nel 2011 di ridurre di oltre il 6% le emissioni di CO2 e il consumo complessivo di energia elettrica del gruppo Telecom

L’accordo volontario sottoscritto con il Ministero dell’Ambiente rappresenta la tappa fondamentale di un percorso che vuole massimizzare l’impegno del gruppo in termini di politica ambientale, favorendo una strategia che si pone un duplice obiettivo. Primo, migliorare le performance di Telecom Italia attraverso un utilizzo ottimizzato e intelligente delle fonti energetiche e delle altre risorse naturali, anche attraverso l’adozione di politiche di acquisto sensibili alla tematiche ambientali. Secondo, diffondere l’utilizzo di tecnologie ICT in grado di ridurre l’impatto sull’ambiente degli altri settori produttivi e delle famiglie.

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