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Simboli leghisti nelle scuole. Neanche i comunisti riuscirono tanto!

Nemmeno nei più rossi dei piccoli comuni emiliani, circondati da un mare di comuni rossi e protetti da superiori amministrazioni rosse e dal secondo partito del paese, si era trovato qualcuno così fanatico e intimamente stupido da pensare di piazzare falce e martello sugli arredi e i muri delle scuole comunali.

Nell'arco di decenni non si è mai trovata una sola amministrazione comunista capace mettere il marchio del partito su una scuola, ma si può dire anche che a nessun altra giunta di nessun altro partito era mai venuta in mente una cosa del genere.

Ci sarà un perché, ma i leghisti di Adro non se lo devono essere chiesto, troppa dev'essere stata la fregola di trasformare un luogo pubblico in un tributo al partito e alla Padania immaginaria. Il tentativo nemmeno tanto mascherato di educare i propri e gli altrui figli alla stessa narrazione di fantasia e allo stesso analfabetismo istituzionale, una scuola per ignoranti che pensano che basti murare i crocifissi per salvaguardare confusi valori fatti da un minestrone di cattolicesimo alla carta (il minimo che basta da contrapporre agli islamici) mescolato a pezzi di Braveheart e geografia fantastica.

È abbastanza chiaro che se qualcuno non prenderà il sindaco di Adro per le orecchie e non gi farà rimuovere di corsa tutti i simboli leghisti dalla scuola, ne vedremo delle belle. Scuole pubbliche dedicate alla mamma di Berlusconi, campagne di ristrutturazione degli edifici scolastici databili dalla presenza dei simboli di uno o dell'altro partito nell'edificio, repentini cambi di look delle scuole al cambiare delle amministrazioni e chissà cos'altro. Ma rischiamo di vederne anche di brutte, perché l'unica volta che nel nostro paese i simboli di partito sono stati integrati negli edifici scolastici è stato durante il fascismo.

Ad accomunare leghisti e fascisti c'è proprio l'enorme deficit di cultura democratica che impedisce loro di capire come le scuole e gli edifici pubblici siano tali e quindi non si possano caratterizzare o decorare con i simboli di un partito

O forse lo capiscono benissimo e la loro comprensione elementare della realtà li porta a credere che si tratti addirittura di una mossa furba e che se qualche abitante di Adro non vorrà mandare mandare i figli a scuola sotto le insegne della Lega Nord sarà tanto di guadagnato e ci saranno più risorse pubbliche per i fedeli alla causa e i veri padani.

Resta il fatto che una cosa del genere è inammissibile e che qualunque politico la difenda o si astenga dallo stroncarla è ugualmente da considerarsi un estremista nemico della democrazia, non solo un complice dei barbari verdolini e dei loro deliri etilici.

Commenti all'articolo

  • Di vituzzo (---.---.---.177) 13 settembre 2010 13:41

    Non fraintendetemi, ma non trovo che il simbolo leghista sia tanto diverso dal crocifisso e che forse i simboli dei partiti (e perché no, anche il fascio littorio, la svastica, il simbolo degli anarchici) e delle credenze spirituali e religiose (quindi anche islamici, indù e satanisti) è meglio introdurli tutti nelle scuole (e nei pubblici uffici in generale), invece di auto-castrarsi facendo finta che le nostre convinzioni non influenzano il nostro comportamento pubblico.

  • Di Mazzetta (---.---.---.237) 13 settembre 2010 18:00
    Mazzetta

    il titolo non mi sembra così felice ;)

  • Di (---.---.---.81) 13 settembre 2010 19:22

    io condivido ma ho sempre frequentato scuole emiliane; bologna e limitrofe ,allora o sono cieco o spiegami tu dove e’ condivisibile questa ombra comunista che fino ad ora ci avrebbe plagiato. io ricordo benissimo le ore di religione "ore dove non si faceva un emerito cazzo" non condivido il simbolo leghista , sta foglia, che fra ’laltr fa anche tenerezza sembra l’ intruglio del maestro miaghy . quindi dico abbasso le religioni a scuola abbasso le scuole dedicate alle mamme di chi? i simboli? passiamoci sopra chiedo fondi E NON TAGLI AL FUTURO DEI MIEI FIGLI . gelmini spero che sessualmente tu sia meglio della tua carriera culturale : la resistenza 

  • Di pv21 (---.---.---.53) 16 settembre 2010 19:45

    Il Sole delle Alpi (nella versione in esame) è stato scippato dalla Lega ad una Rivista alpina che non aveva depositato il marchio. Se il buon giorno si vede dal mattino ... ogni riferimento storico è infondato. Come è del tutto casuale (ognuno ha i suoi gusti) il colore verde di tutta la scuola. Gelmini e Brunetta hanno competenza sui crocifissi, ma non sui simboli di partito? Non c’è da meravigliarsi. Nel paese del Barbiere e il Lupo l’arte più praticata è quella di arrangiarsi ... 

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