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Sgarbi si candida nel partito del ministro Romano

Sgarbi ha tenuto una conferenza stampa per rendere pubblica la sua volontà di candidarsi alle future elezioni nelle file del PID (Popolari di Italia Domani) capeggiato da Francesco Saverio Romano.

Proprio lui, il Ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali, indagato per concorso in associazione mafiosa, salvato dalla mozione di sfiducia, con il contributo determinante della Lega, che ha sostenuto in maniera granitica e compatta proprio un siciliano, che per di più si chiama Romano.

Al di là dell’aspetto giudiziario del ministro, che qui non c’interessa approfondire, lo stesso Sgarbi ha commentato provocatoriamente la cosa dicendo: “Così potranno dire che sono sostenuto da un mafioso”, e poi ha aggiunto: “Se chi è indagato per mafia non può fare politica, allora io sono il primo ad accettare la candidatura con il Pid di Romano, proprio per lottare contro chi vede la mafia là dove mafia non c’è. L’antimafia che inventa la mafia è come la mafia.”.

Sgarbi attualmente è sindaco di Salemi, un piccolo paese in provincia di Trapani, che sostiene di amministrare con impegno e dedizione, stranamente però questo impegnatissimo amministratore lo ritroviamo ogni giorno in televisione, ospite di qualunque talk show.

Nelle trasmissioni politiche si propone come strenuo difensore del presidente del consiglio, spesso urlando in maniera così accanita che gli altri ospiti preferiscono addirittura sorridere ironicamente pur di non finire su striscia la notizia nella rubrica “I nuovi mostri”, dove le performance di Sgarbi sono riprese quasi ogni settimana.
Non rifiuta neanche di andare a partecipare a trasmissioni di non altissimo livello culturale, infatti a “La pupa e il secchione” era quasi sempre presente, e le sue liti con la Mussolini sono state ritrasmesse in tv ed online tantissime volte.

Ma la cosa che più lascia perplessi è la sua convinzione che le nuove tecnologie sulla generazione di energia alternativa, come gli impianti fotovoltaici ed eolici rovinano il paesaggio e sono gestite dalla mafia.
Naturalmente qualunque attività che genera reddito, soprattutto in Sicilia, deve essere monitorata costantemente per il pericolo di pericolose infiltrazioni mafiose, e anche il paesaggio è giusto salvaguardarlo, evitando di deturpare alcuni panorami, come la bellissima Valle dei templi ad Agrigento, tanto per fare un esempio, ma è esagerato pensare che fonti di energia definite sostenibili possano avere un impatto ambientale così catastrofico.

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