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Sfrattate le Berlusconette. La Minetti rischia il posto

E il telefono di Berlusconi diventa rovente.


L'amministrazione del complesso dove si trovano gli appartamenti delle mantenute di Berlusconi ha intimato loro lo sfratto. Troppo il disagio per gli altri inquilini, scioglimento del contratto e sfratto immediato per lesione al decoro del condominio. Hanno solo otto giorni per lasciare gli appartamenti, non dovrebbero comunque finire in mezzo a una strada. Come non dovrebbe finire in mezzo a una strada Nicole Minetti (nella foto*), che vede minacciato il suo posto, e la sua retribuzione da consigliere regionale della Lombardia. Anche i suoi compagni di coalizione sono in imbarazzo nello spiegare agli elettori il senso di retribuire con denaro pubblico una persona che si è scoperta impegnata a tempo pieno nella gestione dell'harem sopra ricordato. Per non parlare delle firme false sulla sua candidatura e altri dettagli. Come al solito l'ira degli indignati si abbatte come una furia sulle figure di secondo piano, i capri espiatori sacrificati al posto del caprone, che sta facendo l'impossibile per sfuggire al suo tristo destino.

La disgrazia che si abbatte sulle sue compagne di giochi rende però molto difficile il lavoro di chi sta cercando di difendere il caprone, da una parte con sottili distinguo sulle competenze e dall'altra negando assolutamente qualsiasi ipotesi di puttaneggiamento. Diventa difficile quando le ragazze sono scacciate dalle loro dimore perché ne offendono il decoro o si devono dimettere dagli incarichi pubblici perché giudicate indegne e troppo compromesse dagli stessi compagni di partito. Una posizione poco compatibile con l'immagine di un vorticoso giro di denaro destinato a beneficiare un gruppo di giovincelle bisognose, che è la versione che stanno cercando di promuovere Berlusconi e i suoi associati. Così com'è impensabile che gli inquilini senza cuore caccino un gruppo di giovincelle bisognose, assistite da un milionario dal cuore d'oro, adducendo un danno al decoro. Evidentemente, nonostante gli sforzi fin qui profusi e il solito sacrificio di molti che si sono lanciati ben oltre il ridicolo per fare scudo a Berlusconi, non se la beve nessuno che le signorine siano qualcosa di diverso da quello scoperto dai magistrati.

Una realtà inconfutabile emersa già dalla parte di atti trasmessi al Parlamento, nei quali c'è di tutto, ma manca proprio la minima traccia di relazioni edificanti. E non si tratta nemmeno di tutte le prove già acquisite nell'inchiesta, ma "solo" di quelle ritenute necessarie per giustificare la perquisizione dell'ufficio del ragioniere di Berlusconi, quello che pagava questo gruppo di ragazze, che non è nemmeno l'unico bacino dal quale attingevano le serate bunga-bunga. Su questa ipotesi s'intravede un abbozzo di Piano B, che cerca di dipingere Berlusconi come vittima di ragazze scafatissime aizzate da famiglie avide e da presunti amici impegnati a truffarlo. Quadro forse più realistico, ma comunque una plateale ammissione d'inadeguatezza a ricoprire un ruolo come quello di Presidente del Consiglio. Presdelcons che in questo preciso momento sta subendo svariati atti di bullismo telefonico, dopo che il suo numero è divenuto pubblico insieme a quelli di tutti gli altri protagonisti della vicenda.

Sono già molti quelli che riferiscono di aver telefonato o (i più numerosi) inviato SMS poco cordiali. L'antica saggezza popolare cinese imporrebbe a questo punto di bastonare il cane che affoga, ma la vicenda non si svolge in Cina e così per ora al cane annaspa e sopravvive. Intanto l'opinione pubblica nel suo complesso fatica ad indignarsi, un po' perché è abituata da anni a questo livello di trivialità e un po' perché fatica a prendere sul serio la cosa in mezzo a tanto sghignazzare e all'enormità delle notizie che circolano. * Chissà se Bossi Jr. (aka Il Trota), rivedendo la foto, penserà a quando la sua ex-fidanzata andava ai bunga-bunga con la Minetti e Berlusconi.

Questo articolo è stato pubblicato qui

Commenti all'articolo

  • Di Damiano Mazzotti (---.---.---.33) 21 gennaio 2011 10:10
    Damiano Mazzotti


    Quanto moralismo inutile...

    Ci sono donne che sono brave a fare quelle cose lì... Perchè non possono campare di quello che sanno fare? Voi tutti non cercate di fare il lavoro che sapete fare meglio?

    Vi dirò che di donne molto belle e serie ce ne sono molto poche... è tutta invidia...

    La prostituzione esiste perchè alle donne piace soprattutto farsi guardare e gli uomini non possono stare sempre a guardare...

    La gente normale paga aperitivi, cene, discoteche, cinema e regalini e Berlusconi che a molti contanti paga in contanti... è non è per niente avaro Berlusconi...

    A differenza di tanti imprenditori di sinistra che sfruttano giovani donne e giovani uomini, sottopagandoli o non pagandoli nulla con gli stage...

    E sicuramente a Berlusconi è costata enormemente di più Veronica Lario...

    • Di Renzo Riva (---.---.---.205) 22 gennaio 2011 19:50
      Renzo Riva

      Caro Mazzotti,
      mi ritrovo in quello che hai scritto.
      Qui metto un commento su "il Giornale" all’editoriale di Ferrara.
      .
      Non essendo un avvocato devo prendere in considerazione chi lo è o sostiene di esserlo:
      ==== Da il Giornale - 21 gennaio 2011 un lettore scrive ====
      Vorrei dire - come avvocato - a quanti continuano a ripetere che avere rapporti sessuali con minorenni è sempre reato, di informarsi meglio, perche’ scrivono una cosa sbagliata.
      E’ sempre reato, se il minore ha meno di 14 anni.
      Oppure se il minore ha tra i 14 e i 16 anni, e chi fa sesso con lui/lei e’ un educatore, o un medico, o un fratello/sorella, o un assistente sociale, o un pubblico ufficiale nell’esercizio delle sue funzioni.
      Tra i 16 e i 18 anni (come per Ruby), puo’ essere reato solo se chi avesse fatto sesso con lei fosse stato un genitore (anche adottivo), o un parente stretto, o un tutore, o convivente.
      E siccome non risulta che Berlusconi (che pure, come Ruby, ha negato di avere avuto rapporti sessuali con lei) sia genitore, o convivente, o tutore di quella ragazza, sarebbe ora che chi continua a parlare di "minorenni" la smettesse di esibire la propria ignoranza giuridica.


      A proposito come si chiama la bionda di Errani?
      Come fu pagata?
      E di tanti altri sinistrati?

  • Di (---.---.---.162) 21 gennaio 2011 15:18

    caro Damiano,

    quello che in molti si ostinano a NON voler capire è che a tanta gente non gliene frega niente di cosa faccia Berlusconi nel suo "lettone"
    Se però PAGA le sue feste con i MIEI soldi, allora sì che mi arrabbio!
    Se le sue "amiche" SONO PROMOSSE politicamente a ruoli di consigliere in regione o di parlamentari a Roma, alla fine quegli STIPENDI "D’ORO" glieli abbiamo pagati noi ...!
    Se le sue "amiche" SONO SCORTATE dalle forze dell’ordine e trasportate in auto blu, alla fine chi paga siamo ancora NOI!
    Se lui VIOLA la legge sottraendo i delinquenti alla giustizia solo perché, con una telefonata, invoca la ragion di stato (MENTENDO spudoratamente) ... allora qui non si tratta di moralismo, ma di richiesta di UGUAGLIANZA davanti alla legge, non che se uno (o una) è amica sua allora è anche AL DI SOPRA DELLA LEGGE.
    Ma naturalmente fa comodo distorcere la verità per imbrogliare (al solito) le carte.
    Se poi invece che indignarsi, lo si invidia ... siamo a posto!
    smiley
    Paolo
  • Di pv21 (---.---.---.232) 21 gennaio 2011 19:03

    Basta strappi mediatici >

    A difesa del Cavaliere si recupera anche la dichiarazione (novembre 2010) del PG di Milano Bruti Liberati: “La fase conclusiva della procedura di identificazione, foto-segnalazione e affidamento della minore è stata operata in modo corrretto. Sul punto non sono previsti ulteriori accertamenti”.
    L’esecuzione corretta di procedure specifiche non ha alcuna rilevanza ai fini dell’ipotesi di reato di corruzione avanzata dai pm milanesi.
    Più significativo è il fatto che Maroni abbia rinunciato alla querela minacciata contro il pm A.Fiorillo per le sue dichiarazioni “diffamatorie”.

    Contare sulla caducità della memoria umana è solo una tecnica da Dossier Arroganza

  • Di Damiano Mazzotti (---.---.---.220) 21 gennaio 2011 20:34
    Damiano Mazzotti


    D’accordo, queste ragazze non andavano scortate... Ma andavano controllate... Lui purtroppo e sempre il presidente... 

  • Di pv21 (---.---.---.57) 23 gennaio 2011 18:50

    Fil rouge >
    La stampa pro-Cav fa a gara nel rimarcare il “dispendio” di risorse e mezzi impiegati dai pm di Milano. Si scomoda perfino Al Capone.

    Nessuna attenzione viene tuttavia prestata alla “abnorme” mole di lavoro generata dal traffico telefonico dei soggetti intercettati.
    Stando ai dati pubblicati, il solo duo L.Mora-Minetti  avrebbe tenuto, nei mesi controllati, una media di 1 contatto telefonico ogni 3 minuti.
    Performance da far “arrossire” non solo Al Capone, ma anche i più noti tra gli attuali boss mafiosi.

    L’importante è orientare Riflessi e Riflessioni di soggetti sensibili all’imprinting mediatico …

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