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Sei un assassino? Diventerai ricco grazie ai media! Ecco alcuni casi

In questi giorni si fa un gran parlare dell'ultima sortita di Schettino, il comandante della Costa Concordia che a gennaio di quest'anno ha guidato il gigante del mare con oltre 4.000 passeggeri che gli era stato affidato addosso agli scogli davanti all'Isola del Giglio, e che dopodiché ha ordinato all'equipaggio di tranquillizzare i passeggeri - "non è successo niente, tranquilli" - e ha iniziato le operazioni di sbarco in netto ritardo, quando la situazione era ormai diventata molto pericolosa e l'acqua aveva invaso buona parte della nave, sempre più inclinata su un fianco. 32 persone hanno perso la vita quella tragica notte. E ora il capitano vuole lucrare sulla tragedia, pretendendo 50.000€ per ogni intervista che rilascia ai media. Una vera vergogna.

Ma questo non è il primo caso - e sicuramente non sarà l'ultimo, se non viene introdotta una legge ad hoc - di persone che lucrano sulle tragedie che causano. Nel 2007 fece scalpore il caso di Marco Ahmetovic, che ubriaco alla guida di un furgone investì e uccise quattro ragazzini minorenni. Dopo il fattaccio un "agente dei VIP" gli offrì un contratto come testimonial di una linea commerciale di jeans e occhiali da sole. Ma non è finita qui: siccome ad Ahmetovic furono concessi gli arresti domiciliari, che avrebbe dovuto scontare in spazi ristretti, un tizio gli mise a disposizione il proprio residence, dove poteva passare le giornate nella terrazza a prendere il sole

Il caso suscitò ovviamente la rabbia dei familiari e degli amici dei giovani uccisi, e finì su tutti i giornali. Probabilmente in quei giorni qualche testata lo ha anche pagato per farsi concedere interviste, visto che furono pubblicate fotografie che ritraevano Ahmetovic sulla terrazza, sbracato su una "sdraio" da mare.

La notorietà acquistata "grazie" all'omicidio di Meredith Kercher è valsa ad Amanda Knox un contratto milionario negli USA, dove è tornata accolta come un'eroina in seguito alla contestatissima assoluzione. Ha rilasciato decine di interviste lautamente pagate, e infine è arrivato il contratto da ben 4 milioni di dollari, circa 3 milioni di euro, e pubblicherà un libro che sicuramente sarà venduto in milioni di copie in tutto il mondo. 

Passerà la vita nell'agiatezza, un destino molto diverso da quello di Rudy Guede, condannato a 16 anni "per avere ucciso Meredith Kercher in concorso... da solo."Nonostante sia stato condannato per avere ucciso Meredith in concorso con i due ragazzi assolti, per l'ivoriano la condanna resta incredibilmente definitiva. In ogni caso, se non altro Amanda Knox è stata assolta.

Se non viene introdotta una legge che proibisce di poter guadagnare "direttamente o indirettamente" grazie alla notorietà acquisita a causa di fatti criminosi o di disgrazie, i casi come questi sono destinati a moltiplicarsi. E speriamo che a qualche mente malata alle prese con problemi economici non venga in mente di compiere qualche gesto eclatante proprio per cercare questo genere di - redditizia - notorietà.

 


Credit Photo: Reuters

Questo articolo è stato pubblicato qui

I commenti più votati

  • Di Elisa Lai (---.---.---.149) 13 luglio 2012 12:01
    L’articolo mischia i dubbi personali dell’autore con i fatti, come se fossero la stessa cosa: la Knox è stata assolta ed è dunque innocente, con la conseguenza che non si può limitare la sua libertà di espressione per il solo fatto che questa viene ritenuta immorale da chi la considera ancora l’assassina. Le sentenze esistono e non possono essere ignorate. 
    Non si può proporre una legge di questo tipo che porterebbe a implicazioni indesiderate e a limitazioni della libertà di stampa a catena: anche gli editori guadagnano con la cronaca delle disgrazie, anche i giornalisti. E come si fa a distinguere giuridicamente la cronaca legittima dallo sciacallaggio? E perché il guadagno sulla disgrazia è moralmente ingiusto per gli uni e non per gli altri? Sul piano morale ci si muove sempre su un terreno un po’ pericolante.
    Le chiacchiere da bar, a mio avviso, nel bar devono rimanere. Sono affermazioni che tutti siamo portati a fare prima o poi, ma trasferirle sul piano giuridico diventa abbastanza pericoloso.

Commenti all'articolo

  • Di Elisa Lai (---.---.---.149) 13 luglio 2012 12:01
    L’articolo mischia i dubbi personali dell’autore con i fatti, come se fossero la stessa cosa: la Knox è stata assolta ed è dunque innocente, con la conseguenza che non si può limitare la sua libertà di espressione per il solo fatto che questa viene ritenuta immorale da chi la considera ancora l’assassina. Le sentenze esistono e non possono essere ignorate. 
    Non si può proporre una legge di questo tipo che porterebbe a implicazioni indesiderate e a limitazioni della libertà di stampa a catena: anche gli editori guadagnano con la cronaca delle disgrazie, anche i giornalisti. E come si fa a distinguere giuridicamente la cronaca legittima dallo sciacallaggio? E perché il guadagno sulla disgrazia è moralmente ingiusto per gli uni e non per gli altri? Sul piano morale ci si muove sempre su un terreno un po’ pericolante.
    Le chiacchiere da bar, a mio avviso, nel bar devono rimanere. Sono affermazioni che tutti siamo portati a fare prima o poi, ma trasferirle sul piano giuridico diventa abbastanza pericoloso.
    • Di (---.---.---.244) 1 luglio 2013 13:50

      Se leggi la data dell’articolo ti accorgi che knox-sollecito non erano ancora stati assolti, anzi erano stati CONDANNATI. Ma comunque condannati o assolti, il clamore mediatico ed i contratti milionari ci sarebbero stati comunque...

  • Di (---.---.---.133) 13 luglio 2012 12:24

    Di pancia anch’io mi sento indignato. 

    Ma poi razionalmente penso: nel caso in cui venissi accusato ingiustamente di un omicidio e mi trovassi in un grande tritacarne mediatico-giudiziario come mi comporterei? 
    Non avendo le possibilità economiche per permettermi un buon avvocato e non volendo fare il capro espiatorio di un opinione pubblica assetata di sangue e di qualche inquirente che ha fatto indagini "a cazzo di cane"... non esiterei a vendere interviste e caro prezzo! 
    E sfido chiunque a sostenere il contrario.
    • Di (---.---.---.130) 13 luglio 2012 12:40

      Non è tanto rilevante cosa fa l’interessato. Che schettino si venda le interviste non mi turba e mi pare molto meno grave di ciò che già ha fatto quindi questo problema proprio non sussiste.

      Il problema è il livello morale di chi gliele paga.


    • Di (---.---.---.188) 1 luglio 2013 12:37

      Siamo un paese di forcaioli, si sa. anche perché i "distrattori" di professione ci hanno allevato ad arte per dirottare la rabbia per le malefatte del potere verso altri più facili approdi. Accade così, come è sempre accaduto (vedi il film "Girolimoni" con Manfredi), che si abusi di un fatto di cronaca che occorrerebbe una più civile ed attenta analisi, per farne un caso di pronto linciaggio mediatico. Come non schierarsi contro il mostro "Schettino" assassino di povere vittime innocenti, comandante che abbandona la nave, un facile bersaglio di una satira alla Crozza che lo vede uno sciagurato puttaniere distratto dalle avvenenze della bella moldava, tanto da portare un transatlantico sugli scogli? Per non parlare della radiotelefonata effettuata un’ora dopo l’incidente, che praticamente gettava ’sto fettecchione di napuriello in pasto alla gogna internazionale, in un baleno. Perché è stato tutto così facile? Semplice: allontanare il più alla svelta possibile e in maniera siderale dall’opinione pubblica le responsabilità della Costa Crociere e di tutto un sistema.

      Com’è stato facile per la gente schierarsi contro questo Guaglione che da comandante di pluriennale esperienza s’è dimostrato un efferato delinquente! Chi non si schiererebbe contro questo mostro pensando a quella povera bimba morta affogata? Chi di voi ha alzato un dito verso la propria moglie o i propri figli per dire: "Scusate un attimo, ma è veramente possibile che su quelle decine di migliaia di persone e di tonnellate ci sia un solo responsabile? E se così fosse, non è questo un sistema un po’ antidiluviano e barbaro: Ghigliottinare, giustiziare, appendere a testa in giù, sbudellare....chi fino ad un attimo prima abbiamo adorato, benedetto, amato, onorato,servito,stimato? Quando cresceremo noi popolo di scimmie ferme a Neanderthal che emettono versacci di consenso solo al capo tribù del? Quando impareremo a svegliarci di soprassalto mentre gli altri dormono e toccare timidamente il monolite della nostra indipendente intelligenza, del nostro pensiero libero, della nostra coscienza? Quante migliaia d’anni dobbiamo ancora aspettare per trasformarci da bestie che siamo in quegli esseri superiori che crediamo di essere: "simili" a Dio ?
  • Di (---.---.---.2) 13 luglio 2012 13:22

    Il caso di Schettino e la Knox sono molto diversi.Nel primo si tratta di sicura colpevolezza, solo da determinare nella sua entita’ in un processo,nel secondo invece, si e’ trattato di una condanna in primo grado su prove praticamente inesistenti e che ha tolto ad una giovane donna 4 anni preziosissimi della sua vita, oltre a ridurre sul lastrico la sua famiglia cha ha dovuto indebitarsi enormemente per tirarla fuori dall’inferno in cui era finita.

  • Di (---.---.---.138) 13 luglio 2012 13:34

    In Italia, piu sei gramo, piu vai bene!

  • Di (---.---.---.35) 13 luglio 2012 13:56

    Il titolo dice: sei assassino, diventerai ricco grazie ai Media. Secondo me è fuorviante, si dimentica che nessun giornale o TV pagherebbe per queste interviste se nessuno comprasse quel giornale o guardasse quella trasmissione, quindi l’assassino o presunto tale si arricchisce a causa dei lettori-telespettatori. Siano noi persone comuni che ingrassiamo questa gente. Ci nutriamo del dolore altrui. Prova ne sono le interminabili trasmissioni pseudo inchieste su ogni fatto eclatante di cronaca, su ogni delitto, su ogni sciagura.
    La colpa è nostra, basta cambiar canale o spegnere la TV e non acquistare certi libri o giornali.
    mauro

    • Di (---.---.---.18) 13 luglio 2012 16:10

      Non è vero che è colpa nostra. I soldi, giornali e TV, li prendono dai soldi pubblici. Ad esempio, i giornali stampano il doppio dei giornali di quelli che vendono solo perché la legge prevede finanziamenti sui giornali "stampati" e non quelli acquistati... Per le TV è uguale. Inoltre danno queste notizie perché fin dai tempi del "panem et circenses" si sa che alla gente piace il sangue...

      CI tengo a precisare che non compro giornali ne accendo la tv. Le notizie le prendo tutte dal web.
      Di fatto, pur non facendolo io e molti altri, si nota come i soldi gli arrivino sempre e comunque.
  • Di illupodeicieli (---.---.---.198) 13 luglio 2012 14:09

    Concordo sul fatto che il mercato è alimentato dalla richiesta: se poi si seguono queste inchieste tv, ci si accorge, a parte l’incazzo e l’ansia che ti assalgono "perchè questi scimuniti non vengono mai al dunque" e girano e rigirano 20 volte senza mai arrivare al sodo (tipo quel tale che parlerà ma "dopo la pubblicità), si tratta spesso solo di supposizioni. Che poi ci siano innocentisti o meno, è nella logica: rimane giusto poter esprimere la propria opinione senza ,per questo, finire dietro le sbarre o censurati o multati come accade invece nel caso uno volesse approfondire le circostanze dell’olocausto e contare i morti. Da dire che alcuni di questi assasini o presunti tali (che sono innocenti fino alla condanna definitiva) sono stati e sono trattati in guanti bianchi. Da perseguitato dalla giustizia in quanto fallito dico che loro, sì, possono guadagnare denaro vendendo interviste o scrivendo libri: chi viene condannato per fallimento niente di niente. Informatevi anche su indennizzi vari e somme e agevolazioni varie (per fare impresa) cui hanno diritto diversi ex carcerati. Per alcuni,a quanto ne so, è bastato fare anche un solo giorno di carcere per avere diritto a usufruire di tutte le agevolazioni e incentivi possibili per il suo reinserimento.Se invece,come il sottoscritto, sei condannato per bancarotta semplice, te la prendi in quel posto e stai zitto: lui ottiene finanziamenti o altro, io un corno. La morale la lascerei quindi da parte: loro hanno colto la palla al balzo e hanno trovato, alcuni almeno, dei buoni consiglieri e dei fan. Del resto un’accusa d’omicidio è diversa da una di fallimento.

  • Di (---.---.---.98) 13 luglio 2012 14:09

    Caso Schettino Fotocrafia di un paese super "maffioso"

  • Di (---.---.---.68) 13 luglio 2012 15:45

    HO CAPITO QUINDI FUNZIONA SOLO LA DELINQUENZA A LIVELLO DI PRIVATI CONTRO PRIVATI GIUSTO? Perchè se fosse entrato alla banca d’italia questo  Ahmetovic (sembra il nome del figlio di una famiglia di alcolizzati), o fosse entrato in una struttura di equitalia, o fosse entrato a montecitorio, e avesse compiuto una strage di una ventina di persone morte per esempio, dubito che lo avrebbero fatto alloggiare in terrazza in un residence, dubito che gli avrebbero fatto un contratto pubblicitario, dubito che gli avrebbero pagato le interviste presso la televisione spazzatura..


    Quindi la morale è questa: SE UCCIDI IL TUO PROSSIMO SARAI FAMOSO..MA NON DEVE ESSERE UNA PERSONA O UN ORGANISMO DI PIZZO STATALE.,

    Entità sempre vigile
  • Di (---.---.---.245) 15 luglio 2012 07:58

    Non capisco perchè tanto accanimento con il povvero Schettino. Ci sono cose peggiore nel paese.
    che meriterebbero la rabbia diretta a Schettino. Invece, è più facile colpare un uomo solo ed umiliato come il capitano. Difficile è colpire i grandI, quelli chi sfruttano della crisi per arrichirsi.
    Sono codardi quelli che proffitano della debolezza di un uomo per sentirsi meno insignificnti.

  • Di (---.---.---.77) 17 agosto 2012 00:50

    Mi indigna molto sentir chiamare Schettino "assassino". E’ una cosa che mi fa venire un colpo al cuore, in special modo quando lo si paragona ad altre persone come la Amanda Knox. 
    Come mi indigna molto sentirlo chiamare "codardo", "criminale". Ma in effetti, perchè indignarci, (siamo parecchi a indignarci per fortuna), ma non commentiamo nemmeno più, quando sentiamo queste cose scuotiamo soltanto la testa, ormai rassegnati alla vigliaccheria di chi si sente Dio in terra e giudica e giudica prima ancora del giudizio della Magistratura. Del resto in Italia a essere chiamati "assassini" sono i Medici che mentre ti operano fanno uno sbaglio, sono gli infermieri del Pronto Soccorso che non ti guardano in tempo, sono le Maestre che portano in gita i bambini e a uno gli prende una congestione, sono i Cuochi che ti danno da mangiare una cosa a cui tu sei allergico, sono i Comandanti che invece di andare dove dovrebbero andare, vanno contro gli scogli, giusto perchè la loro vita è ormai noiosa, e vogliono assolutamente passare il resto dei loro giorni in galera. Sono i Camionisti che investono qualcuno nella nebbia, sono gli autisti degli autobus che fanno fuori strada. Questi sono gli "assassini".....mica la Amanda Knox, stiamo scherzando??? Chi era con Lei a quella festa, è ancora in galera, ma Lei è innocente povera stella, le abbiamo rubato quattro anni della sua vita. Bene, allora a Voi che condannate i lavoratori che mentre stanno lavorando fanno uno sbaglio, chissà perchè, chissà per come, faccio una domanda semplice semplice. Preferireste essere i genitori di Amanda Knox o quelli di Francesco Schettino ?? Meditate, e poi dopo aver tanto meditato, provate a rispondere in coscienza. Provate a mettervi al posto dei figli o dei genitori di uno e dell’altra e poi decidete quale è l "Assassino " che preferite come figlio. OK??? Un saluto. ù


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