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Scienz@, conoscenz@, festiv@l

Quali sono le stelle della scienza più significative della galassia nazionale e internazionale?

Questo articolo nasce poiché “la conoscenza conferisce potere a coloro che la posseggono e occorre far sì che questo potere appartenga al maggior numero possibile di uomini”. E anche perché oggi, circa il 70 per cento delle “spese destinate alla ricerca se ne vanno per scopi militari” (Carlo Rubbia, Premio Nobel per la Fisica nel 1984, Resto del Carlino, 28-12-2010).

Quindi a chi ama davvero la scienza e la conoscenza segnalo i siti più innovativi e formativi: www.lswn.it (Le Scienze Web News), www.galileonet.it, www.lascienzainrete.it, www.pikaia.eu, www.netwonline.it, www.darwinweb.it, www.applenewton.it (per i più giovani), www.liberweb.it (per bambini e ragazzini), www.je-lks.it (rivista che si occupa di E-Learning), www.edge.org (scienza e società), www.doaj.org (directory of open access journals), www.jstor.org (archivio di riviste), http://bigthink.com (qui ci sono le creazioni delle migliori menti a livello internazionale), www.skeptic.com, www.biomedcentral.com (ricerche biomediche), www.451online.it (rivista generalista molto innovativa con contenuti multimediali), www.oilproject.org (ci sono lezioni gratuite relative alle nuove tecnologie e all’universo Web), www.ilmediario.it (primo portale italiano sull’educazione ai media), http://ulisse.sissa.it (portale della Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati di Trieste), www.zadig.it (salute, scienza, ambiente, formazione), http://oggiscienza.wordpress.com (magazine multimediale del Sissa MediaLab).

Segnalo inoltre il Festival della Scienza di Roma (20-23 gennaio, “Fine del mondo. Istruzioni per l’uso”, www.auditorium.com), il Festival della Rete (http://socialmediaweek.org, Roma, 7-11 febbraio) e la seconda edizione del Forum della Comunicazione Digitale di Milano (mercoledì 16 febbraio, Palazzo Mezzanotte, Piazza Affari, www.forumdigitale.it; i video degli interventi saranno visibili su www.comunika.tv). 

Comunque è meglio ricordare cosa pensava Albert Einstein del suo mestiere: “lo scienziato teorico non è da invidiare… l’esperimento è un giudice inesorabile e poco benevolo del suo lavoro. Non dice mai sì a una teoria: nei casi più favorevoli risponde forse, nella stragrande maggioranza dei casi dice semplicemente no… Probabilmente, ogni teoria un giorno o l’altro subirà il suo no” (Il lato umano. Spunti per un ritratto, 2005). Invece Cartesio affermò: “Non è possibile immaginare nulla di così strano e poco credibile che non sia già stato detto da qualche filosofo”. Perciò, per arrivare a riflettere correttamente e liberamente, la questione fondamentale è questa: “Non si deve accettare per vera nessuna cosa che non sia evidente, e si deve accogliere solo ciò che si presenta alla mente in modo chiaro e distinto” (Discorso sul metodo).

Infine chiudo con alcune riflessioni: la scuola avrà fallito se di una frase ricorderete provenienza e autore; ma avrà fatto il suo dovere se avrete quella vaga bruma della sua paternità (da attribuire probabilmente a Karl Kraus). Inoltre in molti casi “i bambini imparano di più dagli altri bambini che dai maestri” e mischiare i bambini di tutte le provenienze è essenziale (Valdis Kambala, maestra e poetessa lituana). E bisogna aggiungere che nella nostra cultura persiste “un’insufficiente attenzione dell’adulto nei confronti del bambino come individuo diverso da sé, unico, che ha un suo progetto di vita” (Alba Marcoli, E le mamme chi le aiuta?, Oscar Mondadori, 2010, p. 39). Purtroppo alcuni disturbi dell’alimentazione possono nascere anche da questa disattenzione autoritaria, applicata in forma moderna (l’adulto sono io e devo decidere io) o in forma tradizionale (capisco tutto io, comando sempre io, devi mangiare tanto e quando voglio io).

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