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Schiavi…..della nostra follia

 

 Nessuno di noi direbbe mai di essere schiavo, ma siamo sicuri che sia proprio così? Molti dei mali della società occidentale o meglio del mondo in genere, sono diretta conseguenza di atteggiamenti folli, si esattamente folli, che attanagliano il genere umano. Per qualche bizzarro motivo, a me assolutamente ignoto, l’autolesionismo si insinua nell’essere umano e fatto è che siamo l’unica specie al mondo capace sistematicamente di minare la propria sopravvivenza (per fortuna con poco successo) senza il minimo riguardo o scrupolo.

Esemplare la perseveranza con cui si continua nell’abbattimento delle grandi foreste, come quella Amazzonica, veri e proprio polmoni del mondo, e se si possono anche capire gli interessi locali e particolari di chi sfrutta l’unica risorsa a propria disposizione, non è comprensibile perché il resto del mondo non si opponga a questo, magari sopperendo in qualche modo ai mancati introiti locali da deforestazione.

Sembra che la stupidità sia l’Idolo prescelto dal genere umano, e ciò si manifesta sia nell’attitudine a  comportamenti completamente idioti come guidare a 200 Km/h completamente fatti, inalare sostanze capaci di annichilire il cervello e finire in rovina perdendo tutto al gioco (che per sua stessa natura dovrebbe divertire e non portare alla rovina), sia emulando, ammirando ed esaltando i membri della specie umana più stupidi e privi di talento. Non si potrebbe spiegare in alcun modo, se non nella passione degli umani per la stupidità, come possano finire alla ribalta giovani donnette sculettanti prive di ogni forma d’intelletto o al potere, cosa ancora peggiore, uomini di mezza età dal quoziente intellettivo talmente basso da essere utilizzato per tarare lo zero del test e dalla totale assenza di conoscenza.

 La cosa ancora più inquietante è che in gruppo i membri del genere umano manifestano il proprio dissenso per la gestione del potere da parte di inetti privi di qualsivoglia cultura, o per la fama smisurata di donnicciole esclusivamente belle ed irrimediabilmente stupide, però in verità tutti ammirano perversamente e morbosamente costoro. Non credo vi sia altra spiegazione a questa autolesionistica incongruenza,  che quasi sempre porta gravi conseguenze, se non appunto nella presenza in tutti noi di una certa dose  di follia latente che ci spinge inconsciamente ad ammirare i più stupidi ed a porre nelle loro mani le sorti del pianeta. In tal modo la stupidità stessa diviene un valore, forse l’unico vero valore universalmente riconosciuto, e chi più ne è fornito più strada, fama, successo e potere è destinato ad avere. 

Commenti all'articolo

  • Di verygod (---.---.---.17) 10 settembre 2008 11:33
    Glaros - scrittura creat(t)iva

    Nel 1988 a Tunisi, presso i tipi dell’editore Finzi pubblicavo un libello intitolato "Scritti di un’altra follia" di cui è visibile un estratto su www.eprouverture.com/disseminazione/corto.php
    Dopo vent’anni si pone più che mai la questione di quale sia il PD in grado di guidare un maturo socialismo liberale europeo.

    • Di Francesco Rossolini (---.---.---.107) 10 settembre 2008 12:54
      Francesco Rossolini

       Il genere umano ha dato prova di sapersi riprendere disabilitando la stupidità latente solo ed esclusivamente dopo una gran paura, meglio se una guerra catastrofica od una sconvolgente crisi finanziaria, magari come quella del ’29. La Stessa Roma è divenuta la gloriosa Roma Imperiale solo dopo la discesa di Annibale nella penisola Italica, la più grande minaccia mai presentatasi a Roma, tanto grande da far temere in alcune fasi la vittoria di Annibale. Egli ha spaventato Roma a tal punto da farle prendere coscienza di sé e da spingerla a reagire e conquistare il mondo. Non possiamo far altro che aspettare la prossima gran paura che ci desterà da questo stato di ebetismo collettivo.  A quel punto saremo pronti per ricostituire un nuovo ordine, rinsaldare i legami sociali e riportare al reale il sistema finanziario ponendo nel giusto rapporto reddito, spesa e debito.   

  • Di Ash Wallace (---.---.---.231) 15 settembre 2008 01:27
    Ash Wallace

    Nello stesso titolo la totale contraddizione. Schiavi della follia? la follia rende liberi.
    in ogni caso se eliminiamo tutto ciò di cui tu parli eliminiamo forse il brutto ma anche il bello.
    Il tuo articolo non dice niente di chi sa quanto "folle", ma sento odor di moralismo

    P.S: il gioco non serve solo a divertire, serve a mettere alla prova se stessi ad offrire una valvola di sfogo... la sconfitta è parte del gioco e quanto più il rischio è forte tanto più il gioco è probabilmente "profondo"

  • Di verygod (---.---.---.58) 16 settembre 2008 15:28
    Glaros - scrittura creat(t)iva

    A vent’anni dagli "Scritti di un’altra follia", alla Fiera del Libro 2006 di Torino è stato presentato "CortocircuitOne. Storia di un’astrazione fatale", ora anche scaricabile su: www.eprouverture.com/disseminazione/corto.php
     La presa d’atto di quanto "CortocircuitOne" ha cominciato a dire sul luogo di convergenza dei più forti poteri, può rappresentare il primo passo verso la comprensione del tipo di schiavitù che lega al macrosistema costituito da pubblicità, economia, religione & C e che coinvolge tutti quelli che girano attorno a quei territori i quali sono, oggi più che mai, l’incarnazione di un certo verbo. Qualcuno sa ad esempio di cosa esattamente si tratta quando si parla del bossiano dio Po’ ? Eppure, senza conoscere quei meandri, che sono anche quelli dell’eco di un certo foucaultiano pendolo e della sua oscillazione, non è possibile l’esercizio di quel conoscere per deliberare che dovrebbe essere sotteso ad una consapevole scelta politica. In questo ed in altri sensi ancora da scoprire, si dà la sola possibile ’liberazione’. 

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