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Ronde come Contractors in una logica di assedio della cittadinanza

Il decreto legge - legge che istituisce le ronde - fa compiere un passo avanti verso il regime. I Partiti al Governo si creano una loro milizia privata che affiancherà le forze dell’ordine esistenti. Inizialmente le ronde avranno compiti limitati ma, con il passar del tempo, avranno sempre maggiori poteri di intervento. Intanto, in una comunità, il Partito che dispone di un corpo paramilitare acquisisce di colpo un vantaggio ingiusto nei confronti di tutti gli altri partiti e si propone alla popolazione come garante del "suo" ordine, del suo modo di vedere e gestire i rapporti con la cittadinanza e con gli immigrati.

Lo Stato moderno ha il monopolio della violenza e questo lo distingue dalle situazione di anarchia sanguinosa come la Somalia o l’Afghanistan dove il monopolio della violenza non esiste ma esistono vari poteri tribali e territoriali. L’Italia sarà l’unico paese europeo in cui il monopolio della violenza comincia ad essere intaccato e integrato dalla "violenza" espressa da gruppi di contractors che, con il federalismo fiscale, diventeranno polizie regionali dipendenti dalle Regioni ma con uno statuto che proviene dalle esperienze fin qui fatte. Non ho dubbi che la guardia verde padana confluirà tutta nella polizia regionale a parte quanti si sono già imboscati tra le guardie municipali.
 
L’azione di contrasto svolto dall’opposizione parlamentare è stata insufficiente e ambigua dal momento che ronde sono state istituite da comuni di centro-sinistra. Non so se ancora sono in funzione.
 
In ogni caso, ammesso che non si volesse bocciare drasticamente le ronde si sarebbe potuto intervenire in una ottica di riduzione di danno, proponendo la selezione dei rondisti da un elenco aperto alla iscrizione di tutti i cittadini come avviene per la nomina degli scrutatori e dei presidenti dei seggi elettorali.
Questa apertura avrebbe tolto di mezzo il sospetto molto pesante per il quale le ronde saranno emanazione della Lega o del PDL e quindi risponderanno ad una logica di occupazione militare del territorio da parte di queste forze oggi governative.
 
Ma non è accettabile in sè l’idea delle ronde. Spero che il Capo dello Stato richiamandosi alla difesa della Costituzione bocci il progetto. Sarè bene che i cittadini organizzino la resistenza nel territorio,nei quartieri, dappertutto. Impedire alle ronde di andare in giro. L’Italia non ha un livello di criminalità da un lato e di crisi della sicurezza dall’altro da imporre l’intervento stesso dei cittadini. In Sicilia sono state fatte delle ronde dei commercianti per la difesa dei loro esercizi commerciali dalla mafia. Non sono servite a niente. E’ servito e molto la costituzione delle associazioni antiracket e la denunzia degli estortori.

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