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 Home page > Attualità > Ambiente > Riscaldamento globale : «The age of stupid» ?

Riscaldamento globale : «The age of stupid» ?

Crede che politici e leader globali condividano le sue preoccupazioni? Che siano motivati a intervenire?
«No, in realtà no. Stanno imparando ma troppo lentamente. Però possiamo e dobbiamo essere ottimisti. È sbagliato dire che la situazione sia irreversibile». (Fred Pearce, «Confessioni di un ecopeccatore», Edizioni Ambiente, intervistato da Federica Fantozzi, l’Unità, 23/09/2009)

Ci si domanda: c’è un pilota nell’aereo? E se c’è in che stato mentale si trova?
Oramai anche le pietre hanno capito che il riscaldamento globale è in atto ma qualcuno si ostina a non imparare. Mentre negli stati uniti il presidente Barak Obama a riconosciuto l’allarme sull’effetto serra e i cambiamenti climatici e messo in atto una politica per sostenere la green economy dotata di un fondo di un miliardo di dollari (715 milioni di euro) per la realizzazione di progetti di impianti a fonti rinnovabili, il nostro governo, quello del ’fare’, stanzia 14 milioni di euro per comprare biciclette e sostenere il mercato dei motorini. Mentre tutti i governi responsabili hanno riconosciuto che per uscire da questa crisi bisogna inventare modi nuovi per crescere senza distruggere. Noi in Italia rimaniamo con un investimento sicuro: il mattone.
Crisi? qualcuno ha detto crisi?
Durante che la Commissione ambiente del Senato interpella gli esperti in vista della Conferenza di Copenhagen (rinegoziazione del Protocollo di Kyoto), la finanziaria del ministro Giulio Tremonti cancella gli eco incentivi per il solare e l’efficienza energetica. Dopo gli impegni solennemente presi dall’Italia al G8 dell’Aquila e confermati a Pittsburgh, il governo italiano scrive confidenzialmente al presidente della Commissione europea José Barroso per rimettere in causa l’accordo 20-20-20 per la riduzione delle emissioni di Co2. Mentre il nostro paese non ha niente da invidiare per il sole alla Germania, mentre in Baviera la Csu (conservatori) ha lanciato il programma di riconversione totale della produzione di energia per dire no al nucleare no al carbone, noi nel Bel Paese rilanciamo le centrali nucleari e le centrali a biomasse (inceneritori).

 

L’agenzia stampa ANSA del 25 settembre riporta: "Enel: da Usa incentivi per 60 mln; Premiati gli impianti geotermici di Stilwater e Salt Wells in Nevada - L’Enel ha ottenuto incentivi per oltre 60 milioni di dollari dal programma degli Stati Uniti a sostegno delle energie rinnovabili. [..] L’incentivo e’ stato ottenuto nell’ambito dell’American Recovery and Reinvestment Act’s Program per lo sviluppo delle fonti rinnovabili e la creazione di nuovi posti di lavoro nel campo dell’energia pulita".

Legambiente in un comunicati stampa del 24/09/2009 dichiare "Il Governo cancella gli eco incentivi per il solare e l’efficienza energetica". Nella nuova Finanziaria al momento non c’è traccia della copertura necessaria a sostenere l’applicazione della norma, il bonus fiscale del 55% per il solare termico e l’efficienza energetica destinata alle famiglie e alle imprese. “Cancellando il bonus che ha consentito la riduzione dei costi delle bollette e le emissioni di Co2 – ha dichiarato Edoardo Zanchini, responsabile energia dell’associazione – si colpisce concretamente tutto quel settore dell’industria più innovativa condannando il Paese ad un pericoloso passo indietro che ci indebolisce ancora di più di fronte alla sfida dei cambiamenti climatici. Tutto questo è inaccettabile: invitiamo cittadini e associazioni, consumatori e imprese a battersi affinché, come lo scorso anno, il Governo sia costretto a ritirare questa proposta scellerata”.

Ma degli eco incentivi cancellati nella finanziaria il governo di Silvio Berlusconi non ne ha avuto notizia.

Al Festival Internazionale dell’Ambiente a Milano il sottosegretario allo Sviluppo Economico, Stefano Saglia, a margine del convegno ’Greenomics, una speranza per la ripresa economica?’ nella sede di Assolombarda, ha spiegato: "Gli incentivi in Italia sono in alcuni casi piu’ generosi di quelli europei. Il problema non è economico, ma riguarda gli iter autorizzativi complessi e una rete elettrica non efficiente". Per Saglia occorre varare "dopo sei anni di inerzia, le linee guida di un settore in forte crescita. Sarebbe irresponsabile non cogliere l’opportunita’ del messaggio del presidente Obama e non scommettere sulle rinnovabili"

Intanto Bruxelles richiama il governo ai suoi doveri "I tetti sulla assegnazione di quote di Co2 all’Italia "non sono rinegoziabili" (ANSA, 24/09/2009)

Ma il governo veglia, e il ministero dell’Ambiente, Stefania Prestigiacomo, il 18 settembre dal 67° Salone del ciclo di Milano annuncia la soluzione: "contribuire al raggiungimento e al mantenimento dei valori limite di qualità dell’aria, previsti dalla vigente normativa, attraverso la riduzione delle emissioni in atmosfera prodotte dal parco circolante dei ciclomotori e dei motocicli ed attraverso la promozione della diffusione delle biciclette." E precisa: "Si tratta di un mezzo di trasporto che va sostenuto, promosso, incentivato, anche perché è il più ecologico in assoluto e noi abbiamo la sfida imposta dalla Ue di abbattere le polveri sottili, l’inquinamento urbano, le emissioni di Co2".

E a quanto ammonta la lotta alle emissioni di Co2? "14 milioni di euro suddivisi in questo modo: 7,7 milioni per le biciclette, 5,1 per ciclomotori ibridi o elettrici, 1,7 per sanare gli ordini rimasti in sospeso con la precedente misura di incentivazione" (Corriere, 19/09/2009) xxx
Eppure qualcuno ha dei dubbi...

Chi non dubita dell’operato del governo è Silvio Berlusconi: "Tra qualche giorno partirà il Piano Casa e i proprietari di monolocali o bilocali potranno aumentare del 22% il volume delle loro case aggiungendo una, due o tre stanze in più per venire incontro alle esigenze delle famiglie. Questo metterà in circolo nell’economia molte risorse”. (intervento al XI edizione di Atreju, 09/09/2009)


L’apriscatole di ogni problema in quatto lettere C.A.S.A.: si riparte dal mattone da dove si era cominciato. Il mattone che non ha mai tradito il successo dell’imprenditore della Brianza.

Referenze:

Usa, gli incentivi "cash" alle rinnovabili superano il miliardo - Zero Emissioni - 25/09/2009
Comunicato stampa Legambiente - 24/09/2009
Co2, Prestigiacomo: Attendiamo risposta Ue. Non da un portavoce - il Velino - 25/09/2009
Incentivare le rinnovabili per rispettare gli obiettivi 2020 - Edilportale - 18/09/2009
Kyoto Club
14 milioni per le due ruote: I nuovi incentivi dal 25 settembre - Corriere della Sera - 19/09/2009
ADUC, bonus per le biciclette sono soldi buttati via - Iris Press - 23/09/2009
La pagella di Legambiente sull’operato di Governo e Regioni relativo al provvedimento che doveva rilanciare l’edilizia in Italia - Legambiente - 21/07/2009

Documenti:

La Co2 fa bene, i ghiacciai non si sciolgono: mozione Pdl contro gli accordi sul clima
di Natalia Lombardo. l’Unità, 2 aprile 2009

I ghiacciai? «Non si stanno sciogliendo». Cicloni e uragani tropicali? «Non stanno aumentando», né la temperatura media. Anzi, l’aumento di concentrazione dell’anidride carbonica nell’atmosfera, non sarebbe dannoso per l’uomo e l’ambiente, «al contrario maggiori potrebbero essere i benefici». Purtroppo non è una boutade, ma una mozione proposta da vari senatori del Pdl per mettere in discussione l’accordo della Ue per la riduzione di emissioni e persino il trattato di Kyoto. Sarà votata oggi a Palazzo Madama, con il parere favorevole del governo espresso ieri dal solerte sottosegretario Guido Bertolaso. Primi firmatari della mozione i forzisti siciliani D’Alì, Dell’Utri, Nania (An), tra i 34 ci sono anche Possa, Malan, Poli Bortone (vicesindaco di Lecce), Viceconte e Cursi. La mozione copia il manifesto firmato da scienziati e premi Nobel nel quale danno torto a Barak Obama sull’allarme lanciato dal presidente Usa sull’effetto serra e i cambiamenti climatici. Nel mirino della mozione c’è la Commissione europea e l’accordo 20-20-20 per la riduzione delle emissioni di Co2. Accordo che il governo italiano ha combattuto e perché, come ripete la mozione, peserebbe sulla «capacità competitiva» degli stati Ue. Non si tocchi l’industria dell’auto e i petrolieri, quindi, con «eccessive» incentivazioni sulle fonti rinnovabili di energie. Così i 34 invitano il governo a continuare cosi: revisione dell’accordo Ue nel 2010 e battersi per rivedere il Protocollo di Kyoto. (l’Unità - 2 aprile 2009 - pubblicato nell’edizione Nazionale (pagina 17) nella sezione "Cronaca italia")

Il premio «Atreju ’09» a Bertolaso
il Tempo - 11/09/2009

I giovani del Pdl, dopo aver celebrato ieri Federica Pellegrini, hanno consegnato ieri sera il «Premio Atreju ’09» al sottosegretario alla Presidenza del Consiglio e capo della Protezione civile, Guido Bertolaso, «per il suo instancabile ed efficiente prodigarsi per fronteggiare gli eventi più drammatici che hanno colpito la nostra comunità nazionale».
Dopo aver mostrato un video sul terremoto che ha colpito l’Aquila, accompagnato dalle note della canzone di Bob Dylan «Knocking on heavens door», Bertolaso ha preso la parola, ripercorrendo gli attimi tragici di quel 6 aprile: «È come se avessi vissuto in apnea per 72 ore — ha spiegato il capo della Protezione Civile — momenti trascorsi intensamente che non sono riuscito ancora a metabolizzare».

Commenti all'articolo

  • Di Renzo Riva (---.---.---.190) 30 settembre 2009 13:44

    Veda caro/a Resistenza l’articolo del prof. Franco Battaglia invece di aprioristicamente accettare a bocca tutta aperta il boccone che offre Obama Barack e sodali che si trasformeranno in una velenosa polpetta dal costo inenarrabile.

    La CO2 non è la causa bensì la conseguenza del riscaldamento globale.





    Chi provocò il riscaldamento globale GW nelle ere geologiche passate? A cosa fu dovuto il raddoppio della concentrazione di CO2 sulla Terra quando l’Uomo non era presente? Oppure in epoche vicine, 1300 bC, e si ebbe un picco di GW dovuto a che o a chi?

    Mandi

    Renzo Riva
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    http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=...

    Ecco gli Usa apocalittici. Ma quanto inquinano le conferenze sul clima?

    Riprendiamo la chiacchierata da dove la lasciammo l’ultima volta, quando concludemmo che i potenti del mondo potrebbero prendere a modello il presidente del Consiglio italiano, il quale, senza pretendere di salvare l’intero pianeta (e men che meno i pinguini), ha salvato Napoli dai rifiuti e sta salvando L’Aquila dalle ferite del terremoto. Sentimmo il dovere di manifestare l’auspicio e sentiamo il dovere di ribadirlo perché che quei potenti stiano invece sprecando tutte le loro energie per deluderci è più che un sospetto. 
    Ho scritto deluderci ma dovete leggere fregarci; una fregatura che ha grotteschi risvolti che sarebbero comici se non fossero tragici. È da una generazione che migliaia di sfaccendati delegati dai governi di ogni angolo del pianeta si danno convegno, con cadenza annuale, una volta a Rio, un’altra a Bali, un’altra ancora a Vattelappesca, per recitare la stessa litania, una specie di mantra, probabilmente: dobbiamo agire, e subito, e ridurre le emissioni mondiali di CO2. Il primo elemento grottesco è che se questi sfaccendati, parassiti dipinti di verde, se ne stessero tutti a casa, eviterebbero di emettere essi stessi una quota consistente di CO2. Perché, diciamo la verità, anche se noi non siamo di quelli che temono il gas-serra, troviamo insopportabile quando viene emesso inutilmente.
    E che siano inutili queste riunioni planetarie non è un’opinione ma un fatto: il protocollo di Kyoto è un mostro che fu ideato nel 1992, concepito nel 1997 e sbroccolato con forza di legge nel 2003, ma le emissioni di CO2 sono aumentate senza sosta, anche in quei Paesi che quel mostro partorirono. Il che mi conduce al secondo elemento grottesco: la faccia di bronzo degli sfaccendati-parassiti, i quali farneticano rilanciando sul dopo-Kyoto a fronte di un Kyoto che è stato un colossale fallimento - e non poteva essere diversamente, come pronosticammo su queste pagine nel 2001.
    Nel gioco del poker, rilanciare con nulla in mano si chiama bluffare, e colossale bluff è tutta la faccenda del clima. Ma fuori dal poker il bluff è parente stretto della fregatura, che nel caso specifico consiste di quanto segue. Abbindolare tutti noi e, con la forza della legge e in nome della salvezza dei nostri figli (o dei pinguini, se non abbiamo figli), obbligarci a impegnare il denaro delle nostre tasse per l’installazione di impianti eolici e fotovoltaici (Fv), che sono quanto di più dannoso, prima che inutile, ci sia per produrre energia elettrica. Non è un caso, infatti, che essi contribuiscono per lo 0.5% (l’eolico) e per lo 0.001% (il Fv) alla produzione elettrica mondiale; ed è importante rendersi conto che così sarebbe anche se quegli impianti fossero gratis. 
    Ma gratis non sono, ed è qui la fregatura: per esempio, se per un impianto turbogas che produce energia elettrica utile dovremmo impegnare mezzo miliardo, per uno equipollente Fv dovremmo impegnare 60 miliardi e l’energia elettrica che esso produce è inutile.
    Capite bene, allora, com’è che è da una generazione che quegli sfaccendati-parassiti, come api sul miele, ronzano da Rio a Bali a Vattelappesca, senza darsi pace e senza rassegnarsi all’evidenza che il loro problema non ha soluzione.
    • Di Renzo Riva (---.---.---.28) 4 ottobre 2009 09:52

      Oggi si devono dare risposte puntuali e non risposte evasive.
      Continuare poi con considerazioni capziose e fuovianti quando non fossero pure strumentali è da irresponsabili.

      Ricordo a tutti che le piccole-medie imprese, strozzate da i costi impropri fra i quali quelli dell’energia, stanno delocalizzando all’estero oppure nel meridione d’Italia dove c’è illegalità diffusa: leggi lavoro nero, evasasione fiscale e altro e questo dà la misura di cosa potremo attenderci per il futuro.

       

      Irresponsabili di tutto il Mondo unitevi!

      Il futuro senza energia economica ed abbondante riproporrà forme di schiavitù nuove.
      Dico alle “anime belle” che l’abolizione della schiavitù fu possibile quando l’energia muscolare fu sostituita e la rivoluzione industriale la permise con l’energia meccanica ottenuta dalle caldaie a vapore alimentate dal carbone.

      Senza energia economica ed abbondante scordatevi la

      DEMOCRAZIA

      come oggi viene intesa.

       

      COS’È L’ E N E R G I A?
      Energia è la capacità di svolgere lavoro, nello specifico lavoro meccanico. L’energia trasformata in lavoro meccanico si concretizza in beni di consumo e in servizi, in definitiva in benessere. Maggiore è la quantità d’energia fruibile a basso costo, maggiore è la quantità di lavoro meccanico, beni e servizi, grazie ad essa fruibili, in definitiva maggiore è l’opulenza d’una società,
      Come si fa ad avere un’idea a “misura d’uomo” della quantità d’energia che oggi utilizziamo?
      Facciamo riferimento proprio all’uomo, la cui potenza media, sotto sforzo protratto, è di un decimo di cavallo, pari a circa 75 Watt, ovvero la potenza assorbita da una lampadina tradizionale di media potenza.
      Per azionare un moderno ferro da stiro di 1000 Watt (W) si dovrebbe impiegare l’energia di almeno 13 uomini; andare in giro con una vettura di media potenza (70 CV) è come farsi scorazzare da una portantina sorretta da 700 schiavi. Una cosa impensabile persino per il più folle e megalomane degli imperatori romani.

      L’importanza dell’energia in una società moderna
      Fu l’introduzione del cavallo, al traino dei carrelli prima spinti dall’uomo, nelle miniere inglesi di carbone, che, aumentando la produttività per addetto e di conseguenza riducendo i costi del chilogrammo di carbone, rese possibile la prima rivoluzione industriale, consentendo l’impiego e la diffusione delle prime macchine termiche negli opifici.
      Il lavoro meccanico a costi competitivi che si sommava a quello manuale dell’uomo consentiva di accrescere la produzione di beni ed i consumi, di produrre maggiore ricchezza con beneficio di tutti, anche se all’epoca si organizzò un movimento tipo “no global” che si opponeva alla diffusione delle macchine, divenuto famoso con il nome di luddismo.

      RISORSE NATURALI DI COMBUSTIBILI
      Fonte……………………………anni
      Petrolio……………………………40
      Gas………………………………..50
      Carbone…………………………200
      Uranio…………………………..200
      Lignite………………………….300
      Uranio in surgeneratori……20.000
      Uranio e torio in surgeneratori …infinito

      Per quanto concerne le riserve stimate di combustibili fossili, va fatto presente che lo sfruttamento di riserve non convenzionali di combustibili fossili (giacimenti dei fondi oceanici, scisti bituminosi, idrati di metano) potrebbe elevare di diverse centinaia d’anni l’attuale disponibilità dalle riserve convenzionali, anche se va detto che lo sfruttamento dei giacimenti non convenzionali pone problemi severi sia di carattere ambientale che di costi. Quanto all’uranio, questo elemento può estrarsi, ma ad un costo sino a 10 volte quello attuale d’estrazione, da giacimenti convenzionali, anche dall’acqua marina che ne contiene in concentrazioni di circa 3 ppb (parti per miliardo). C’è però da notare che l’impiego di reattori di nuova generazione porterà la durata delle riserve d’uranio a 20.000 anni.

      Le risorse naturali d’Uranio
      Le riserve accertate d’Uranio sono oggi più ricche in potenzialità energetica di quelle petrolifere, benché siano state finora meno investigate. I Giapponesi studiano l’estrazione dall’acqua del mare… cosa possibile e che darebbe accesso a quantità ancora più significative, ma con un prezzo del kg di Uranio molto più elevato dell’attuale.
      In certe regioni si trova Uranio nel minerale in natura fino al 50% di purezza (per esempio Cigar lake in Canada).

      Si dimostra che al raddoppio dei prezzi dei vari combustibili risulterebbe che l’aumento percentuale del prezzo del kWhe (chilowattora elettrico) prodotto è pari a:

      Nucleare………….. 9%
      Carbone…………. 31%
      Gas…………………66%

  • Di gabriele (---.---.---.171) 8 ottobre 2009 22:21

    impara l’italiano

  • Di Renzo Riva (---.---.---.190) 10 ottobre 2009 16:15

    x gabriele

    Se è solo questo che sai dire e niente sul contenuto potevi anche fare a meno di scomodarti.
    Se vuoi renderti utile inviami il testo con le correzioni altrimenti continua nella tuo parassitismo inconcludente.

    Renzo Riva

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  • Di (---.---.---.96) 19 settembre 2012 16:32

    Estratto da un mio libro di prossima pubblicazione in cerca di editore:

    Una cosa è certa che, se l’aumento della temperatura prosegue, la capacità di assorbimento delle piante della CO2 viene fortemente ridotta per la fotorespirazione che limita la fotosintesi mentre l’aumento della CO2 ambientale favorisce la fotosintesi e quindi la produzione di ossigeno e la riduzione della CO2 stessa. E questo è un altro punto a favore dell’azione dell’anidride carbonica che semmai, questa volta sì, viene ostacolata dall’attività umana di criminale disboscamento.

    Si può infine dare ragione agli estremisti accusatori delle attività umane quali causa del riscaldamento del nostro pianeta quando la stessa malattia è stata riscontrata su Marte? Quale attività antropica si svolge sul pianeta Marte ove l’atmosfera è prevalentemente costituita da anidride carbonica tanto da generare piogge di ghiaccio secco? E’ pur vero che la massa di Marte, più piccola di quella della terra, dà luogo ad un’atmosfera rarefatta ma se l’effetto serra fosse così importante come si spiega, con una percentuale del 95% contro il 0,38% della terra, che vi sia sul pianeta rosso un’escursione termica da + 20°C a
     140°C.

    E’ forse la stessa ragione per cui è l’atmosfera gravida di umidità delle foreste pluviali a ridurre l’escursione termica ai tropici e all’equatore e ad ampliarla sui deserti assolati di giorno e freddi di notte.

    E’ questo un altro argomento da sviscerare con passione scientifica e non con pregiudizio ecologico.

    Con questo intento, sperando di apportare un contributo modesto ma disinteressato, senza aumentare ulteriormente la grande confusione che domina sull’argomento, mi accingo ad esprimere il mio punto di vista sulla questione del secolo.

    Si tratta come prima cosa di affrontare alcune curiosità che emergono e non possono rimanere senza una risposta. Quelle foreste carbonifere sommerse da grandi eventi naturali, quegli enormi depositi petroliferi di fauna e flora marina che, nel ventre della terra microrganismi anaerobi, hanno pazientemente trasformato nei millenni in prezioso e maledetto oro nero sono o non sono forze endogene della biosfera? Il CO2 della combustione dei prodotti fossili a quale pianeta appartiene se non al nostro? Se la storia fosse stata diversa, quale diverso destino avrebbe avuto quella foresta se non la decomposizione e l’ossidazione a cielo aperto della cellulosa, della lignina e degli altri componenti organici a darci sempre e nella identica quantità il CO2 di cui nessun chimico meticoloso potrebbe rintracciare, fra tanti miliardi di miliardi... di miliardi, lo stesso atomo di carbonio? Eppure la ragione ci dice che sarebbe andata proprio così e lo stesso atomo di carbonio avrebbe avuto lo stesso destino. La quantità di carbonio, da quando mondo é mondo, non è cambiata nel suo ciclo per mano dell’uomo che ha riportato alla biosfera ciò che dalla biosfera è nato ed alla biosfera appartiene. Da dove proviene allora l’aumento di carbonio organico sul pianeta terra se non dal suo interno, per l’attività geotermica tanto auspicata e le violente esplosioni vulcaniche oppure dalla lenta ed implacabile trasformazione da parte dei microrganismi del substrato abiotico in materia organica? L’uomo avrebbe potuto lasciare sotterrato il carbonio fossile ma comunque gli eventi naturali con il loro svolgersi ineluttabile ci mostrano che il CO2 è destinato ad aumentare sulla terra come succede da sempre. Finché Gaia vivrà.

    Se il carbonio estratto dalle viscere della terra dall’uomo è stato riportato alla biosfera da cui proveniva vi sono tuttavia anche organismi e microrganismi che, compiendo il processo inverso, attraverso un ciclo biogeochimico mineralizzano il CO2 trasformandolo in sedimenti o rocce carbonatiche. Ma questo non basta a coprire l’effetto delle emissioni geotermiche.

    Aumentando il biossido di carbonio e la sua pressione parziale nell’aria cresce il suo assorbimento da parte dell’apparato fogliare delle piante e, per la legge d’Henry, il suo assorbimento sulle superfici degli oceani. L’aumento della CO2 nell’aria umida da luogo alle pioggie acide che ricadono sugli oceani e sulla terra. Le emissioni antropiche aggiungono alla CO2, le anidridi solforose e solforiche che tuttavia possono essere controllate con processi di depurazione dei fumi come la desolforazione. Per le emissioni naturali, fumarole e vulcani, fonti di enormi quantitativi di gas sulfurei non è possibile alcun intervento di depurazione. Nei ghiacciai perenni si ritrovano segni di ricaduta di piogge acide in tempi non sospetti di sensibile azione antropica di inquinamento atmosferico. Bruno Tomasich 

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