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Riforma dell’istruzione in USA: maggiori investimenti e più qualità

 

In USA è in atto una poderosa riforma nel settore dell’istruzione che dovrà migliorare nettamente l’offerta formativa per i giovani studenti.

I punti cardine della riforma sono: maggiori investimenti, più qualità e orario di lezione più lungo.

Verranno premiati ed incentivati i docenti più capaci, che dimostrino di aver innalzato il livello della classe, inoltre verrà allungato l’orario di lezione soprattutto nelle zone più difficili dove spesso i ragazzi dopo la scuola trascorrono il loro tempo sulla strada, soggetti ad ogni rischio e pericolo.

La Scuola in USA si appresta a divenire più austera ma più completa e ricca di strumenti formativi capaci di educare profondamente i giovani, figli del nostro tempo, spesso lasciati a casa dai genitori troppo occupati e in balia di se stessi. Le conseguenze di questo stato di fatto sono spesso molto gravi e portano i ragazzi, abbandonati a se stessi, a comportamenti spesso discutibili ed a volte criminali.

L’iniziativa USA è veramente pregevole e capace di migliorare il sistema nel suo insieme. Gli elementi guida sembrano prendere a modello le scuole dei Paesi Scandinavi, le migliori in assoluto per completezza, preparazione dei docenti e qualità delle conoscenze trasmesse agli studenti. In questi Paesi le risorse destinate all’istruzione vengono sempre al primo posto ed anche in questa fase di crisi non ci sono tagli o riduzioni dei finanziamenti.

L’istruzione è l’elemento cardine alla base dello sviluppo sociale ed economico; maggiori investimenti in tale campo corrispondono ad avere una popolazione più colta e soprattutto futuri ricercatori più capaci. Nei paesi sviluppati la ricerca è alla base dello sviluppo industriale.

Sull’istruzione lesinare, risparmiare e tagliare è pura follia, equivale all’autodistruzione, al declino sociale ed economico ed alla retrocessione a Paese di seconda categoria.

Qualcuno spieghi queste cose anche ai politicanti italiani prima che sia troppo tardi.

Commenti all'articolo

  • Di Damiano Mazzotti (---.---.---.55) 8 settembre 2009 09:50
    Damiano Mazzotti

    spiegare ai politici? a questi politici?! Qui si tratta solo di incalzarli!! E di incazzarsi! Ci vogliono dimostrazioni e manifestazione e ancora dimostrazioni e manifestazioni... e prepensionamenti... i docenti post fascisti erano quasi sempre gli stessi che operavano già durante il fascismo e su quasi 1.000 docenti universitari nel 1939, solo 10 si rifuitarno di giurare fedeltà al fascismo.... Tra questi pochi c’era Piero Calamandrei...
    Forse la metà dei docenti di una certa età è stata formata dagli altri 990 figli d’italiana...
    Non si tratta solo di soldi, ma soprattutto di cervello...

  • Di verdun (---.---.---.185) 8 settembre 2009 10:16

    ...proprio come in itaia!!

  • Di Dino Brancia (---.---.---.152) 8 settembre 2009 11:21
    Per governare il bel paese, questi politici destra e sinistra, hanno bisogno di mantenere i giovani con un livello di cultura molto bassa e approssimativa, la scuola è solo il campo di spartizioni tra politici e sindacati, tutte le riforme che adottano per “migliorare” l’ istruzione va sempre a discapito dell’ insegnamento 
  • Di sganapino (---.---.---.164) 8 settembre 2009 16:48

    Riferendomi all’Italia ricordo che è solo la severità a rendere migliori gli studenti. Se uno studente non sa, non deve essere promosso. Nè si può mandare avanti in particolare per certe materie, in quanto sono le basi per gli anni successivi. In matematica, ad esempio. Ma anche in italiano e nelle lingue. Sin dalle elementari. Meno importante invece, da questo punto di vista la storia o la biologia.

  • Di paolo praolini (---.---.---.49) 8 settembre 2009 20:27

    Occorre dare spazio ai giovani, via gli anziani e ’appesantit’ Rettori universitari e dirigenti scolastici.
    Da qui può iniziare il rinnovamento.

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