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Renzi il simpatico e il futuro della Sinistra: il commento di Giuliano Galletta dal Secolo XIX

 Renzi ovvero il rottamatore dei rottamatori, il nuovo che avanza, colui che è stato in grado di convincere l'elettorato dell'ex Partito Comunista a scegliere per segretario un rampollo democristiano.
Eppure il popolo di sinistra esulta per il trionfo alle primarie del Matteo nazionale: con quella faccia da bravo ragazzo, grande parolaio e tanto simile (mediaticamente parlando) alla buonanima politica di Silvio Berlusconi. Affideremo a lui il futuro politico della nostra Nazione, con le ultime tenui speranze di ripresa economica.
 
In tanti lo osannano: da Confindustria, ai giornalisti dei maggiori quotidiani nazionali, fino a Berlusconi. Insomma, Renzi alle prossime elezioni politiche sarà acclamato a "furor di sistema"; ovviamente il popolo è un optional. L'elettorato si limiterà a rispondere agli input imposti dai media, convincendosi questo giovanotto rappresenti davvero il rinnovamento; e se qualche sua mossa politica ci apparisse poco digeribile, arriverà puntuale una sua barzelletta in fiorentino per mandar già la "pillola" col sorriso sulle labbra. 
 
Gli Italiani si accontenteranno, anche perché le alternative "di sistema" a questo signore non sono certo migliori. Probabilmente sarà l'ultima goccia, dopodiché assisteremo alle fasi finali del disfacimento dello stato sociale. Il sistema politico italiano sopravvivrà, questo conta.
 
Se poi gli italiani saranno costretti a percorrere decine di chilometri per giungere al primo ospedale operativo o dovranno fare a meno dell'insegnante di sostegno per il figlio disabile, poco importa. Oramai l'italiano-medio si è specializzato nel farsi sodomizzare "allegramente" dal sistema politico.
 
 
 
Devo ammettere che, con tutta la buona volontà, non riesco a trovare simpatico Renzi. Non mi piace il suo umorismo vagamente parrocchiale e non sopporto le camicie bianche d’ordinanza. Ciò, naturalmente, ha ben poca importanza, Renzi rappresenta comunque una svolta per il Centro-Sinistra italiano, come direbbero i filosofi una “frattura epistemologica”; dovuta sostanzialmente a due ragioni (simpatia a parte): la giovane età e la capacità di comunicare, rompendo la gabbia del politichese. Se questo talento mediatico sarà sufficiente a fargli vincere le elezioni e a governare il Paese lo vedremo.
 
 

Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.13) 11 dicembre 2013 14:40

    RENZI STA ALLA SINISTRA COME BERLUSCONI E RIINA STANNO ALLA LEGALITA’

  • Di (---.---.---.213) 11 dicembre 2013 20:10

    Parlar chiaro >

    Renzi ama ripetere che lui le cose le dice “sempre in faccia”.
    A volte però si dimentica (?) di dare volto e nome ai supposti “doppiogiochisti”.
    Due episodi.

    Sulla sua, mal digerita, esclusione tra i grandi elettori toscani del Presidente della Repubblica se la cavò insinuando che “è arrivata qualche telefonata da Roma”.
    Quando Prodi fu “impallinato” da 101 franchi tiratori liquidò la cosa con “semplicemente non c’è più”. Sottolineò che lui a Roma non c’era, ma dimenticò (?) di discolpare anche i suoi seguaci.

    Concludendo.
    Da toscano sa che “dire le cose in faccia” significa parlar chiaro, con franchezza e senza omissioni. Un requisito che non sempre è funzionale ad un ruolo politico.
    Non solo.
    Dire le cose in faccia non esclude di per sé ogni sorta di doppiezza.
    Tipo quella di blandire il Consenso Surrogato di chi è sensibile alla affabulazione

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