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Reddito di Cittadinanza come soluzione alla crisi economica?

Il Reddito di Cittadinanza può rappresentare la quadratura risolutiva dell’attuale crisi economica.

"Chi controlla il cibo controlla le persone; chi controlla l’energia può controllare tutti i continenti; chi controlla il denaro può controllare il mondo". Henry Kissinger. "Dire che uno Stato non può perseguire i suoi scopi per mancanza di denaro è come dire che un ingegnere non può costruire strade per mancanza di km. Il più sicuro luogo di deposito è nelle braghe del popolo". Ezra Pound (L'ABC dell'economia, 2009)

Il Reddito di Cittadinanza è adottato in molti stati nordici ed è forse l’unica soluzione rapida per affrontare il problema della sovrapproduzione derivante dal forte aumento della produttività tecnologica e dalla disoccupazione strutturale causata dalla finanza che deruba l’economia.

Personalmente ritengo che siccome viviamo tutti in società molto specializzate, complesse e superaffollate, è giunta l’ora di incentivare tutte le persone inattive a consumare. Un sistema dove possono diventare consumatori solo i lavoratori è palesemente autolimitante e molto irritante. Inoltre il Reddito di Consumo si può rivelare utile per impedire ai più poveri di delinquere per sopravvivere, evitando così spese maggiori nel pagare danni, giudici, avvocati, guardie ecc.

E i giornalisti come tutti gli altri lavoratori non sarebbero più ricattabili, specialmente se precari o impiegati senza essere registrati da nessuna parte (in Italia il lavoro nero è ancora diffusissimo, specialmente al sud). E verrebbe risolto anche il problema dei molti lavori non retribuiti delle donne casalinghe che accudiscono casa, figli e familiari vari (tra cui quelli invecchiati molto male).

D’altra parte il reddito di cittadinanza eliminerebbe pian piano gli imprenditori disonesti che fanno concorrenza sleale tramite il lavoro nero e l’evasione fiscale, permettendo a quelli più onesti di rimanere sul mercato anche nei momenti di crisi. E abbinando la libertà di licenziare al reddito di cittadinanza, si potrebbero licenziare subito i lavoratori meno adatti alle nuove realtà tecnologiche e sarebbe più facile assumere lavoratori giovani più adattabili, attivi, innovativi e produttivi.

Il Reddito di Cittadinanza o un sussidio di disoccupazione allargato a quasi tutte le categorie di persone esiste in quasi tutti i paesi europei tranne nell’antiquata Italia. Quindi, come affermò Keynes molto tempo fa, nei paesi troppo conservatori "la difficoltà non sta nel credere alle nuove idee, ma nel fuggire dalle vecchie". Comunque si possono approfondire molte questioni relative al reddito di cittadinanza nel libro "Tute Bianche. Disoccupazione di Massa e Reddito di cittadinanza" del Prof. Andrea Fumagalli dell’Università di Pavia.

Anche Maurice Allais, premio Nobel per l’Economia nel 1988, considerava fondamentale l’istituzione del Reddito di Cittadinanza. Allais era stato un fisico e vinse il premio Nobel per aver descritto un particolare paradosso della Teoria delle decisioni che contraddice la “Teoria dell’Utilità Attesa”. Il suo saggio più significativo è "La crisi mondiale dei nostri giorni" (1988), dove descrisse le falle del sistema monetario e dove anticipò l’insorgenza dei grandi rischi della globalizzazione estrema senza nessuna cassa di compensazione.

L’economista francese aveva anche questa simpaticissima opinione: "Fondamentalmente la creazione di denaro dal nulla effettuata dal sistema bancario è identica, non esito mai a dirlo per far ben comprendere con cosa si ha a che fare, alla creazione di denaro da parte dei falsari, per questo motivo giustamente condannati dalla legge. Nel concreto essa provoca gli stessi risultati. La differenza è chi ne trae profitto".

Allais era eclettico e indipendente e non si è mai piegato all’ortodossia bancaria e finanziaria fino alla morte, avvenuta il 9 ottobre 2010. Ed è stato censurato da vivo e da morto: i soliti direttori pilotati dalle banche hanno silenziato la morte dell’unico premio Nobel per l’Economia francese.

D’altra parte a parziale supporto delle teorie sul signoraggio, c’è l’esempio di uno Stato americano che gode di ottima salute finanziaria, poiché la banca centrale è sotto il controllo diretto del governatore e di industriali e di agricoltori. Quindi è gestita dai regolatori e dai produttori e non dai parassiti finanziari che pensano solo a maggiorare l’ammontare dei loro stipendi. Non ricordo il nome dello Stato ma ricordo di avere letto l’articolo su questo caso.

Comunque attraverso la sovranità monetaria, cioè la proprietà popolare della moneta, si può eliminare la crescente schiavitù da interessi da pagare ai sistemi bancari privati (Kennedy l’attuò e poco dopo morì). Non esisterebbero i debiti pubblici degli Stati e scomparirebbe la nostra paura di spendere a “Deficit Positivo” (ad esempio le spese in ricerca e sviluppo): "Una superstizione, una religione arcaica per spaventare la gente con dei miti, affinché si comportino in modo accettabile dal sistema civile".(Paul Samuelson, premio Nobel per l’Economia nel 1970).

Un "grande" banchiere del passato scrisse: "Pochi comprenderanno questo sistema, coloro che lo comprendono saranno impegnati nello sfruttarlo e il pubblico forse non comprenderà mai che il sistema è contrario ai loro interessi" (Rothschild, lettera d’affari, 23 giugno 1863). Però il Web ha diffuso la conoscenza in modo esponenziale e sono nate molte associazioni e movimenti di cittadini che vogliono lottare contro la schiavitù “debitalista”.

Ad esempio il Movimento "Occupy Wall Street" è nato grazie alla creatività di Kalle Lasn, un pubblicitario pentito (www.adbusters.it, www.adbusters.org, www.adbusters.org/magazine; http://globalrevolution.tv). Infine riporto la riflessione di un bravo politico e banchiere del passato (guarda caso morì in duello): "Tutte le perplessità, le confusioni, le miserie che affliggono l’America non vengono dai difetti della Costituzione o dalla mancanza di integrità dei cittadini. Bensì dalla loro completa ignoranza della natura e della circolazione del denaro e del credito". (John Adams, 1735-1826).

Appendice Siti che trattano il signoraggio e il reddito di cittadinanza: www.paolobarnard.info (qui c’è il saggio gratuito “Il più grande crimine”); www.simec.org (qui potete approfondire la conoscenza del geniale e defunto Prof. Giacinto Auriti); www.redditodicittadinanza.com; www.signoraggio.com (nell’indice c’è “Il paese dell’utopia”, di Giacinto Auriti);

www.bin-italia.org (Basic Income Network Italia); www.primit.it (l’associazione che promuove un “Programma per la Riforma Monetaria”); http://marcodellaluna.info (Marco Della Luna e Nino Galloni, “La moneta copernicana. I falsi limiti dello sviluppo; i veri fondamenti della sovranità”, www.nexusedizioni.it, 2008).

E per finire, segnalo una chicca a lieto fine, rintracciabile su YouTube, che dimostra l’evoluzione criminale della schiavismo da debiti: "Ecuador dichiara illegale il suo debito estero".

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