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"Il bosco di betulle", un romanzo di Gianluca della Monica

“Provavo un senso di beatitudine, perché sapevo di essere in un luogo importante. La nonna mi aveva raccontato che la betulla è l’albero per eccellenza. Nell’Europa del Nord è il primo albero che fiorisce e per questo si associa alla primavera, alla rinascita e alla gioia di vivere”.

E sono proprio questi alberi a legare inevitabilmente il protagonista Gianni alla terra toscana della nonna, ai suoi vecchi ricordi e alle sue attuali incognite sentimentali. Gianluca della Monica, ha scritto un libro che appassiona. E' riuscito ad unire l’amore di Gianni per la sua fidanzata Anna, e l’affetto nei confronti della nonna Clara.

Nonna che a capitoli alterni, racconta della sua gioventù, dei pericoli e delle sevizie che ha subito dagli ufficiali nazisti durante la Seconda Guerra Mondiale. Quindi il racconto procede a fasi alterne, con flashback agli anni Quaranta con descrizioni a dir poco emozionanti che dimostrano i sentimenti del popolo italiano durante il Nazismo.

Clara, a causa della sua bellezza, fu destinata ai bordelli tedeschi e raccontava a suo nipote come si viveva in quel periodo. Ora la nonna non c’è più, ma è così vivo il ricordo in Gianni che riesce ancora a sentire il suo profumo. Non mancano intrighi sentimentali e pensieri aggrovigliati, conseguenze di un biglietto rivolto a Gianni: "Tra noi non può funzionare. Ti prego, non cercarmi. Addio, Anna”.

Ed è questo biglietto che l’ha portato in Toscana a casa della nonna e che gli ha fatto rincontrare la cugina Federica, sua psicologa e confidente.

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