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Rifiuti: Ultima ora, oltre la Magistratura le dimissioni

Dopo “Oro di Roma” di Report rai tre, niente dovrebbe essere più come prima.

H.10:14 di ieri 24 novembre, con dispaccio all’Ansa, l’assessore regionale Mario di Carlo con delega ai rifiuti comunica la decisione di presentare le dimissioni al presidente Marrazzo.

Accade all’indomani dell’attesissima puntata sui rifiuti romani e il monopolista Manlio Cerroni precedentemente annunciata per il 16, nella settimana che ha visto il sequestro preventivo del gassificatore di Malagrotta su ordine della Procura di Roma.

La discarica più grande d’Europa, dice il presidente regionale di Fare Verde Lazio – Claudia Iacobelli - che all’indomani della trasmissione “Oro di Roma” di Report su Rai Tre, in un comunicato presentato agli uffici stampa laziali chiede a gran voce le dimissioni di Di Carlo, presenta falde inquinate, aria irrespirabile, raccolta differenziata ai minimi termini, monopolio dei privati nella gestione dei rifiuti, uso di "nuove tecnologie" messe al bando nel resto d’Europa, produzione di diossina, mancanza di centraline, piani d’emergenza e controlli inesistenti.

I carabinieri del Nucleo operativo ecologico (Noe) avevano posto il 10 novembre scorso i sigilli al nuovo impianto impianto di gassificatore destinato a ricavare combustibili gassosi dai rifiuti della stessa discarica perché privo dell’indispensabile certificazione di prevenzione incendi e di altri requisiti di legge. Il gip aveva ritenuto "indubbio” ed estremamente inquietante il ’periculum in mora’ desumibile dalla natura dell’attività svolta nell’impianto di gassificazione, dai materiali utilizzati per la combustione e dalla presenza nelle immediate vicinanze di siti pericolosi, in particolare una raffineria e un deposito di gpl.

Manlio Cerroni, imprenditore della "monnezza" da 60 anni, che si dichiara tutore della salute pubblica della capitale, che non teme critiche ai gassificatori costruiti con le mirabolanti tecnologie che egli stesso ha contribuito a inventare e che difende, pare scivolare sulla classica buccia di banana.

Il WWF, costituitosi già parte civile – Avv. Vanessa Ranieri - nel processo a Francesco Rando, gestore di Malagrotta accusato di aver smaltito percolato e fanghi Acea in discarica senza averli sottoposti a preventive analisi, apprezza lo straordinario lavoro svolto nell’area di Malagrotta dalla Magistratura, la prefettura e Noe. Il sequestro del gassificatore aveva risposto alle preoccupazioni degli cittadini e del WWF alla vigilia dell’inaugurazione dell’impianto che già, in barba alla tutela della salute degli abitanti, era andato in funzione in agosto producendo rumore notturno, nuvole nerastre e scorie senza alcun monitoraggio.

Ma il dissequestro viene annunciato da Marrazzo con l’arrivo dell’autorizzazione dei Vigili del fuoco per la prevenzione antincendio, l’impianto è in regola, smentite le “cassandre”: un polverone sollevato ad arte che alla fine si è dissolto nel nulla.

Non del tutto, Report in trasmissione nazionale punta il dito sul gassificatore di Roma che è costato a Manlio Cerroni 350 milioni di euro, la metà recuperati con il contributo dello stato sul Cip6, che smaltirà fino a 500 tonnellate di cdr al giorno e genererà energia per 36 megawatt che verranno venduti sul mercato.

Il più alto potere calorifico, si sa, ce l’hanno plastica e carta, lo conferma Di Carlo nell’intervista di Paolo Mondani e le balle di cdr sono fatte sostanzialmente con quei rifiuti che vanno indifferenziati in una discarica per di più privata, perché continua lo stesso Di Carlo il pane si fa con la farina che c’è….

Affermazioni gravissime nella misura in cui si giustifica l’invio di materiali riciclabili all’incenerimento contro qualsiasi normativa europea. Se a gestire una discarica è poi un privato non c’è nessun interesse a ridurre e riciclare i rifiuti.

L’assessore si difende così: con la mia ingenuità ho contribuito ad alimentare questo clima di sospetti.

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