Quarto, il manganello mediatico del Pd?

Non so che cosa sia successo veramente a Quarto. So che il MOV 5S deve ai suoi elettori e agli italiani assoluta trasparenza sul caso. So che ottantatre casi di indagini, di condanne, di possibile contiguità mafiosa del PD, sono stati avvolti da un silenzio inquietante, mentre un solo caso di possibile contiguità, del MOV5S, ha dato luogo ad un processo politico/mediatico.

So che per muovere delle accuse un partito deve avere la legittimazione politica. E il PD dopo aver candidato De Luca e accettato il sostegno dei suoi alleati amici di Cosentino, e aver salvato tanti delinquenti, è legittimato solo a tacere.

Eppure il PD mette sul banco degli imputati il MOV5S , assesta manganellate mediatiche agli uomini più rappresentativi del movimento, imbratta la loro faccia pulita di persone oneste, colpendoli in ciò che li distingue dagli altri politici. Mentre stampa e Tv avvolgono e sommergono, il Movimento con un turbinio incessante di accuse e di critiche. 

E a conclusione del processo mettono in bella evidenza i risultati ottenuti, i dati di un sondaggio che danno in calo il MOV5S. Il gioco è fatto, lo scopo raggiunto, il movimento perde quasi un punto passando dal 27,5 al 26,7 per cento, mentre il 13,2 per cento dei suoi elettori, dichiara di essere indeciso. 

E a niente è valsa l’opera di pulizia fatta dal MOV5S che nel giro di qualche mese ha spazzato via l’aria torbida di sospetti che si era creata sul movimento, chiedendo al sindaco di dimettersi ed espellendolo dal movimento.
E’ questa la nostra libertà,la nostra democrazia? No, questa è una democrazia malata.

In una democrazia sana, il partito di maggioranza, in calo di voti, non può manovrare a suo piacimento stampa e Tv e ribaltare la situazione , distruggendo l’immagine onesta dei suoi avversari.

In una democrazia sana, una forza politica vale per ciò che è e per ciò che fa, e non per come appare.