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Quando la politica può decidere la tua salute.

Insieme una firma per la TUA salute.Difendiamo e informiamo: Il presidio ospedaliero di Giarre che fine farà?

Quando la politica può decidere la tua salute.

Ci sarebbe voluto un presidente nero a capire che negli Stati Uniti c’era bisogno di una riforma sanitaria e quindi necessitavano le condizioni più umane a rendere più accessibile e meno costoso il diritto alla salute. Diritto improrogabile che viene sancito dalla costituzione. Uno di quelli iin cui occorre ricordarsi il connubbio diritto-dovere.

Il dovere viene fuori quando le comunità si fermano di fronte alla presunta impotenza di poter intervenire di fronte a ciò che gli viene negato, per motivi sconosciuti a chi sta fuori dall’élite. L’élite che siede nella stanza dei bottoni e può decidere se oggi dovrai vivere, se domani potrai partorire, e se ieri potevi fare una radiografia. E’ quanto accade al presidio ospedaliero del distretto sanitario di Giarre e l’ospedale è il neonato (si fa per dire) “San Giovanni di Dio e S’Isidoro” . Come ogni favola a lieto fine, dopo il vissero felici e contenti, non sappiamo mai cosa ci sia. Sappiamo solo che quando si iniziò con il "C’era una volta..." erano gli anni ’60 e ci sono voluti quasi quarant’anni per completare l’ospedale e l’inaugurazione dell’anno 2001 del nuovo presidio ospedaliero è stato un evento più unico che raro. La gioia di tutti coloro che aspettavano un nuovo presidio ospedaliero per la zona Jonica con attorno dieci comuni nel distretto sanitario, e tirando le somme sfioriamo i 100.000 abitanti, e in estate duplicano con l’avvento di turisti e villeggianti.


Erano gli anni successivi alla chiusura del presidio "San Rocco" sito a Linguaglossa e lo smembramento dell’ospedale di Randazzo e ancora non esisteva il nuovo presidio di Acireale, quindi l’evento era importante ed eccitante nell’avere una nuova struttura, attesa per anni, ora opera compiuta, nella Giarre delle incompiute. Possiamo assicurare che la memoria dell’uomo è facile nel dimenticare l’impatto positivo dell’ospedale di Giarre nei primi anni del suo operato, ma ha memoria lunga nel ricordarsi la sfilza di negatività che gira attorno all’edificio. Non è casuale il susseguirsi di direttori sanitari spesso poco attenti, di personale spesso poco qualificato e la non curanza di alcuni reparti e di alcune strutture, lasciate pian piano deteriorarsi e accasciarsi su se stesse, sino ad allarmarne la chiusura e l’imminente degrado da capolinea. Se ciò non risulta casuale non vogliamo mica parlare delle promesse della politica e dell’impatto politico sulle decisioni in corso negli anni.

Tornando al nocciolo della questione, il quale è pieno di polpa attorno spesso avariata, l’Ospedale di Giarre rientra nei tagli e nei ridimensionamenti della sanità siciliana. Senza mettere in dubbio l’operato di nessuno e senza voler criticare oltre il dovuto necessario bisogno di un presidio ospedaliero nel nostro territorio, per la prima volta si sono moltiplicati i patriotti del presidio ospedaliero. Dall’unione e dalla condivisione degli stessi bisogni e delle stesse idee gruppi di associazioni di cittadini, di gruppi ricreativi, di pensiero e di categoria hanno messo da parte ogni colore e sono scesi in campo indossando il camice bianco. L’unione di queste associazioni ha dato vita alla nostra "Rete di Associazioni" che da mesi coopera e opera nel bene dell’ospedale di Giarre e del suo ritorno alla normalità ma soprattuto ci preme sottolineare di avere un dignitoso punto di riferimento ospedaliero dove non vi siano difficoltà a gestire codici bianchi e non. Il riordino e l’allargamento del pronto soccorso per renderlo realmente d’eccellenza e non una vergogna al diritto alla salute, dove per qualsiasi necessità si rischia l’incompetenza o l’inadeguatezza della struttura e della pianta organica del personale.

"La rete delle associazioni" in seguito alla sensibilizzazione dell’informazione e dei mezzi di comunicazione virtuali quali facebook ha creato un gruppo "Un lenzuolo bianco per l’ospedale di Giarre" e un sito internet. Il tutto è mirato ad una capillare informazione dei problemi e una voltura a migliorarli e risolverli: solo con la sensibilizzazione di tutti e il contributo di tutti riavremo il nostro diritto-dovere alla salute. Attualmente è in corso una petizione, gestita sempre dall’associazione, che invierà agli organi politici della Regione Sicilia quanti più possibili adesione a tutela dell’Ospedale e del NOSTRO diritto e dovere alla salute.

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