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Evento Arcigay a Giarre: "L’amministrazione molla!"

Evento Arcigay a Giarre: "L'amministrazione molla!"

L’evento pubblico tenutosi mercoledì al palazzo della cultura nella Sala Romeo, con l’organizzazione dell’Arcigay e la collaborazione del comune di Giarre, è in ricordo ai "Fatti di Giarre". A trent’anni di distanza vengono ricordati i due giovani amanti "Giorgio e Toni", trovati morti nel 1980, dopo 15 giorni dalla loro scomparsa, tenendosi per mano sotto un albero nelle campagne di zona Jungo, dove ora non esiste nemmeno il ricordo della campagna.

I "fatti di Giarre" di trent’anni fa hanno creato scalpore nella stampa locale e in quella nazionale, favorendo la nascita di Arcigay in Sicilia e destando non poche polemiche e disagi. Una lotta continua quella della rivendicazione dei pari diritti e delle pari opportunità da parte del movimento Arcigay, che spesso si trova in una situazione sociale disagiata e di intolleranza. Si scorda così facilmente che gli omosessuali, i gay, le lesbiche, i bisessuali, i trans, prima di essere degli individui che compiono una scelta sessuale diversa, sono delle persone, dei cittadini, degli esseri umani con uguali diritti, doveri e dignità.

Durante la serata hanno preso partecipazione il sindaco di Giarre Sodano e l’assessore alla cultura Cantarella. La moderazione della serata è toccata ad Agata Ruscida e la presenza del presidente nazionale di Arcigay, originario di Giarre, Paolo Patanè. I "fatti di Giarre" sono narrati dall’attore Agatino Zumbo e durante la serata prenderanno parte e testimonieranno con le loro esperienze inerenti a questo e altri casi Saro Pettinato, Eliana Rasera, Pietro Montana e Luciano Mirone, tutti organizzatori della manifestazione del 1980 a Giarre. A quella manifestazione, ricordiamo, aderirono in 10, e se trent’anni dopo riusciamo ad essere in molti di più, significa che l’opinione pubblica è cambiata e che anche la presenza di etorosessuali è un atto di rispetto e di stima.


Durante la serata le parole sono forti, i toni significativi e le emozioni naturali. Ironia della sorte, in quegli anni il sindaco di Giarre era il padre dell’assessore Cantarella. Cantarella ricorda il padre (DC) come uno che guardava avanti nel rispetto di ciò che poteva essere l’omosessualità. L’aneddoto che racconta il figlio parla di un incontro al Salone degli Specchi, ufficioso, dopo la morte dei due ragazzi, con una parte della comunità gay di quegli anni. Il sindaco Sodano, con fare confuso, espone il suo rispetto per gli omosessuali e il diritto di integrazione e rispetto sociale.

Un forte invito viene da Saro Pettinato, il quale propone al Sindaco di adottare la delibera "conquistata" a Bagheria, dove è stato stilata dal comune una lista delle unioni di fatto omosessuali. Una forte e decisa lotta all’omofobia e un ricordo a Giorgio e Toni, con la narrazione del giornalista di Repubblica Luciano Mirrone di come i fatti si sono svolti e di quali dubbi e perplessità rimangono ancora dopo 30 anni. Il racconto fa parte del "Diario del mese" del secolo gay (maggiori info le trovate qui, e qui).

Alla fine dell’incontro, con invito esplicito alle autorità presenti, si è poi scesi in Piazza Macherione, per una fiaccolata simbolica in ricordo di Giorgio e Toni e in ricordo della costituzione di Arcigay Sicilia. Purtroppo, la presenza del sindaco Sodano e dell’assessore Cantarella, è subito venuta a mancare. Forse la paura, il disagio di poter sfilare in una fiaccolata pacifica li ha messi in imbarazzo, lasciando loro il piacere di predicare bene, ma razzolare ancora male.

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