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Qualità della vita, Aosta in vetta

 

È stata pubblicata la tradizionale classifica della qualità della vita nelle città italiane stilata dall’autorevole quotidiano economico Il Sole 24ORE.

Come di consueto ai primi posti svettano città di medie dimensioni del centro nord. Prima assoluta quest’anno è risultata Aosta, mentre la regione Marche eccelle poiché ha tutte le sue province classificate tra le prime trenta posizioni con Macerata quattordicesima ex aequo con Bologna.

Tutti gli ultimi posti sono appannaggio di città del sud con Caltanisetta centotreesima in coda e Napoli novantasettesima. Non meglio Palermo centunesima in compagnia di Agrigento.

Insomma sembra che la celebre inchiesta di Franchetti e Sonnino del 1877 sia in parte ancora attuale e che la “Questione Meridionale” non sia stata per nulla superata.

Certamente le condizioni generali di vita sono aumentate e migliorate in assoluto in tutta Italia, ma il sud rimane ancora molto lontano dal centro nord per parametri come il PIL medio procapite, la sicurezza e il tasso di disoccupazione.

Molto dovrà essere fatto in termini infrastrutturali per migliorare la condizione del Mezzogiorno e a tal proposito un piano energetico basato sul solare potrebbe al contempo limitare la dipendenza dall’esterno che schiaccia l’Italia e giovare alla posizione “appannata” del Sud. Infatti, la maggior parte degli investimenti in centrali solari termodinamiche dovrebbero essere fatti proprio nelle regioni a maggiore irraggiamento solare.

La classifica completa è consultabile a questa pagina: Qualità della Vita

 

Articolo tratto dall’Inchiesta del Sole24 Ore pubblicata lunedì 29 dicembre 2008. 

Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.68) 1 gennaio 2009 11:20

    Mi sembra una classifica drogata, in cui si fa partecipare alla gara le ferrari con le 500.
    Un parametro che non è scritto, ma che è fondamentale, è il rapporto tra il gettito fiscale complessivo della provincia ed i trasferimenti erariali; è noto infatti che nelle regioni e provincie autonome, i trasferimenti erariali dallo stato centrale alla regione/provincia autonoma sono molto più alti del gettito erariale, cioè dei soldi che dalla regione/provincia autonoma finiscono allo stato centrale.
    Qualsiasi argomento esaminato dovrebbe essere filtrato con questo parametro, perchè è facile fare ordine pubblico, servizi e ambiente, e tenore di vita con soldi altrui.
    Qui non è in discussione se queste regioni/provincie meritino ancora questo status, peraltro nato in situazioni territoriali completamente diverse, ma solo di confrontare soggetti omogenei, e non le mele con le pere: altrimenti meglio sarebbe istituire una graduatoria separata per soggetti "agevolati".
    Quello che non si spiega è perchè alcune regioni autonome del sud, benchè ricevano flussi di denaro importanti per trasferimenti erariali, occupino nonostante questo in modo stabile gli ultimi posti della graduatoria, ma questo è tutto un altro discorso.
    Auguri a tutti.

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