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Puppato, Serracchiani, Civati, Barca: un poker vincente contro il tris Renzi, D’Alema, Epifani

Il dibattito precongressuale che impegna il PD rischia di essere indirizzato sempre più verso uno scontro sulle regole e, di conseguenza, sviato dal confronto sulla sostanza delle posizioni in campo. A rendere questa impronta marcata oltre misura contribuisce in maniera determinante il giovane “divo” Renzi il quale adotta tecniche comunicative mutuate, non da oggi, dalle metodiche in uso nel mondo dello spettacolo, per far passare il proprio messaggio alla platea indistinta degli elettori, oltre le sensibilità di un partito che voglia riferirsi a contenuti di sinistra.

D’Alema, per la sua parte, ondeggia tra l’appoggio al giovane divo e qualche scappellotto assestatogli di tanto in tanto con la calma, la freddezza e la faccia tosta che da sempre lo contraddistinguono, nella totale incapacità di visione politica, comprovata senza ombra di dubbio in innumerevoli occasioni. Ci si ricorda quando definì “una costola della sinistra” la Lega Nord, partito xenofobo, corrotto e razzista per eccellenza? Oppure, i suoi comportamenti da Presidente della bicamerale, remissivi nei confronti di Berlusconi tanto da ricevere ancor oggi gli apprezzamenti del cavaliere? O ancora, per venire alla cronaca, la sua dichiarazione di qualche giorno fa, che recita all’incirca così: “Renzi è buono per vincere le elezioni, non per guidare il partito”. Come dire: “Renzi può dragare voti a destra nelle elezioni politiche, dunque ben venga. Il partito, invece, va gestito diversamente.” Eccolo ancora in pieno esercizio l’artigiano del pensiero opportunista, tanto incapace d’intendere quanto assolutamente capace di volere, quintessenza del doroteismo di sinistra.

Che dire, poi, di Epifani? La persona è degna della massima stima, soprattutto perché sopporta di interpretare con una certa dignità il ruolo di ombra di Bersani. Ma le ombre, come noto, variano al variare della posizione del sole; e quando il sole cala, l’ombra prima si allunga, poi scompare del tutto. Il destino è scritto!

Il PD, per sua fortuna, non è ancora il PDL, ben definito quest'ultimo da Schifani come un partito acefalo nell’ipotesi in cui venisse a mancare Berlusconi, e neppure somiglia all’altro partito-azienda di Grillo-Casaleggio che tante cose giuste dice, ma non una giusta ne fa. Il PD ha una base, forse sempre più delusa, ma ancora disposta a dare battaglia sui seri temi del lavoro, della dignità della persona, della solidarietà sociale, dell’ambiente, della redistribuzione della ricchezza, di una economia non dominata da manager ipocriti e truffaldini che spostano le aziende in zone nelle quali lavoro e schiavitù sono sinonimi, o di altri alla Marchionne, arroganti tanto da pretendere di dettare temi e tempi ai governi, quelli deboli e accondiscendenti, s’intende, con la “pelosa”, forse anche “penosa” benedizione del Fassino di turno.

Ebbene, il PD è anche il partito della tosta Puppato, dell’acerba Serracchiani, del deciso Civati, del navigato Barca. Tutti loro, come ogni umano su questa terra, avranno pregi e difetti, ma insieme potrebbero rappresentare il poker vincente. Qualcuno sosterrà: costoro non sono “assi” quali i D’Alema, i Renzi, gli Epifani. Si può ribattere: è vero, non saranno degli “assi”, forse solo dei “sette”, ma un poker di sette batte il tris d’assi. I quattro debbono solo volerlo e, col tempo, potrebbero trasformarsi persino in un poker d’assi.

Se ciò non trovasse riscontro al prossimo congresso, non rimarrebbe che un’alternativa: un nuovo partito della sinistra, concreto e coerente, che si collochi tra la pseudo-sinistra dorotea del PD Lettian-D’Alemian-Bersaniano, benedetto dallo stanco quanto confuso Napolitano, e la sinistra tanto paroliera quanto inconcludente del SEL vendoliano.

 

 

Foto: Imagoeconomica

 

 

Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.165) 25 luglio 2013 18:00

    http://www.youtube.com/watch?v=tSmV...

    prima di ragionare dei partiti lo si dovrebbe dell’italia quindi la serracchiani non c’entra un cazzo per una che parla così!!!!!

    • Di enzo sanna (---.---.---.99) 25 luglio 2013 19:04
      enzo sanna

      Visto il video, pienamente d’accordo con la Serracchiani contro l’ipocrita qualunquismo del suo interlocutore, gonfio di luoghi comuni fin troppo scontati, ma senza la minima concretezza nelle materie di cui disquisisce. Ecco la ragione per la quale ci ritroviamo il Movimento 5 stelle. Bella la protesta, ma quando certa gente viene stretta sulle proposte si scioglie come ghiaccio al sole... avrei voluto usare qualche immagine più colorita, come da insegnamenti del guru Grillo, ma preferisco soprassedere.

  • Di (---.---.---.111) 15 settembre 2013 20:35

    PUPPATO. Conchita de Gregorio pensa che sia una bellissima donna di quasi sessant’ anni. Zanonato la chiama massaia trevigiana, Rotondi puppona buffona. Tutti e tre esagerano. Puppato l’ anno scorso, alle primarie del PD, si e’ offerta come Premier donna, una specie di Angela Merkel di Crocetta del Montello, poi come la Ministra di cui il Veneto aveva bisogno ed infine come Sottosegretaria al Lavoro, a condizione che Brunetta non fosse il suo capo. Poco c’ e’ mancato che non si riproponesse come Segretaria, proprio quello che a questo partito mancava. Puppato dopo questi tonfi non sa piu’ cosa fare, dire o scrivere. Puppato si spaccia per ambientalista e difensore dei diritti delle donne, ma queste affermazioni sono in contraddizione con quello che in realta’ combina. Puppato quando ha amministrato Montebelluna ha nominato come assessore ai lavori pubblici un agente immobiliare e lei stessa ha ricoperto il ruolo sia di sindaco che di assessore all’ urbanistica, cementificando la citta’, rovinando il Quartiere di Mercato vecchio, costruendo nonostante il parere contrario degli abitanti espresso in un referendum ed abbruttendo il centro con un arredo urbano osceno. In Regione Veneto a votato a favore di una legge a favore dell’ aborto che svuota la 194 e non si e’ opposta ad una centrale a carbone in pieno delta del Po. Puppato e’ un caso eclatante di " ipocrisia" politica a scopi carrieristici. Che credibilita’ puo’ avere un simile personaggio?

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